Morto a 89 anni Gaston Dominici che in accusato della strage di Lurs di Loris Mannucci

Morto a 89 anni Gaston Dominici che in accusato della strage di Lurs Il «(patriarca» detta iìrand9 Terre si à spenta in aspedale a Diane Morto a 89 anni Gaston Dominici che in accusato della strage di Lurs Nell'agosto del 1952 in un prato della famiglia Dominici vennero trovati i cadaveri dell'ex ministro britannico Jack Drummond, di sua moglie e della figlia tredicenne - Erano stati uccisi a fucilate accanto alla tenda da campeggio - Nel 1954 Gaston (che in un primo tempo aveva confessato e poi ritrattato) fu condannato a morte - Ma nel 1961 ottenne la grazia Dal nostro cor rispondente Parigi, lunedì mattina. Gaston Dominici, l'ex « patriarca« della « Grand' terre » condannato a morte dalla Corte d'Assise di Digne il 28 novembre 1954 per la strage compiuta su un prato di Lurs, nella notte fra il' i e il 5 agosto 1952, si è spento ieri sera a 89 anni all'ospedale di Digne, dove era stato ricoverato tre settimane fa per una congestione polmonare. Nella strage di Lurs morirono l'inglese Jack Drummond, che era stato ministro durante la guerra, sua moglie Ann e la figlia Elisabetta di 13 anni. La causa del triplice assassinio è rimasta misteriosa, malgrado la condanna contro Gaston Dominici, che del resto venne graziato e poi rimesso in libertà dopo sette anni di detenzione nelle prigioni delle Batimettes, a Marsiglia. La strage della famiglia Drummond provocò impressione notevole non soltanto in Francia, ina in tutto il mondo. I Drummond erano in vacanza in Francia e per far piacere alla figlia, Sir Jack aveva piantato la tenda su un prato vicino al fiume Durance. La mattina del 5 agosto, furono trovati tutti e tre cadaveri. La carabina che fu utilizzata per la strage venne ripescata pochi giorni dopo nel fiume, dov'era stata gettata. IJon fu mai possibile stabilire a chi avesse appartenuto. I Dominici, naturalmente, furono interrogati per primi, e immediatamente sospettati. A loro apparteneva il prato sul quale i Drummond erano stati assassinati, e la sera prima, alla « Grand' terre > sì era svolta una riunione di contadini che era finita dopo mezzanotte. Ma ognuno sostenne di non saper nulla, di non aver visto nulla, né udito le fucilate. Dopo quindici mesi di in¬ dagini difficilissime, in varie direzioni, il commissario di polizia di Marsiglia ottenne la confessione di Gaston Dominici durante una conversazione avvenuta su un tono quasi amichevole. Il vecchio capraio affermò di avere agito da solo. Voleva, in realta, sviare i sospetti caduti su uno dei suoi figli e sul nipote diciottenne? La causa di quella confessione non è stata mai chiarita, tanto più che Gaston Dominici, poi, ritrattò. A loro volta però i figli Gustave e Clovis accusarono il padre, ma poi anche Gustave ritrattò, affermando di avere profferito l'accusa in seguito a pressioni fatte dalla polizia. Clovis, invece, mantenne le sue dichiarazioni. E' morto l'anno scorso, maledetto da tutti gli altri membri della famiglia. Il processo di Gaston Dominici durò tre settimane, e la sentenza non convinse nessu no. L'imputato continuava a dirsi innocente, e nell'istruttoria erano evidenti molte lacune. L'indomani della sentenza, il condannato a morte chiese di parlare con un magistrato e denunciò il figlio Gustave ed il nipote Roger Perrin, di diciotto anni. Il ministro della Giustizia ordinò allora una seconda inchiesta, che venne af- fidata al noto commissario Chenevier, il quale giunse alla conclusione che Gaston Dominici, ammesso fosse colpevole, non poteva comunque aver agito da solo. I suoi complici erano almeno due. Ma i magistrati di Digne conclusero la faccenda con un <non luogo a procedere ». Intanto, in carcere, il vecchio Dominici perdeva a poco a poco le facoltà mentali e la memoria. Rimesso in libertà condizionale nel 1961 e confinato nel villaggio di Montfort, presso la figlia, venne ammesso nell'asilo di Digne due anni e mezzo fa. Gustave Dominici, nel frattempo, aveva venduto la «Grand' terre > e si era messo a fare il muratore a Peyruis. Anche gli altri membri della famiglia sulla quale il vecchio Gaston Dominici regnava da despota si sono sparsi per la regione. Il vecchio capraio, una volta ritornato libero, si ristabilì rapidamente e ogni tanto chiedeva la revisione del processo, probabilmente senza farsi illusioni. Morendo non ha fatto, pare, alcuna rivelazione. Se aveva un segreto l'ha portato con sé nella tomba. La strage di Lurs fu probabilmente il risultato di un battibecco fra contadini avvinazzati che uscivano da una riu nione ed un signore ohe non riusciva a spiegare, nel loro dialetto, perché aveva piantato la tenda sul prato senza chiedere il permesso del proprietario. La « Grand' terre ». ricomperata da un falegname di Avignone, sarà trasformata in campeggio. I turisti potranno dormire, pagando, dove 1 Drummond vennero massacrati. . Loris Mannucci l e i è r o a camcnps

Luoghi citati: Avignone, Francia, Marsiglia, Parigi