Professore aggredito a randellate da due giovani nascosti in cortile

Professore aggredito a randellate da due giovani nascosti in cortile Miisterioso episodio questa notte in via Palmieri Professore aggredito a randellate da due giovani nascosti in cortile Aveva appena parcheggiato l'auto • Gli sconosciuti, senza far parola, lo picchiano selvaggiamente e fuggono - Il ferito li insegue per un tratto, poi cade esausto - Non è grave Il professor Francesco Vl-? gitano, di 55 anni, insegnantedi educazione fisica all'Istituto Sociale ed all'Istituto Richelmy, è stato aggredito ieri sera da due sconosciuti nel cortile della sua abitazione in via Palmieri 55. Lo hanno colpito a sangue alla testa, forse con una sbarra di ferro, poi sono fuggiti. Si tratta verosimilmente di ladri, sorpresi involontariamente dal professore mentre stavano per attuare un furto. L'episodio è accaduto alle 23. Il prof. Vigliano è rincasato con la sua macchina e l'ha posteggiata in garage nel cortile dell'edificio, al fondo di una discesa. Chiusa l'autorimessa si è avviato per andare all'ascensore e salire nell'alloggio. Ma mentre camminava ha viBto nell'ombra, in un angolo, due figure. « Erano due giovani — ha raccontato poi — che stavano addossati al muro in atteggiamento assai sospetto. Mi sono fermato un istante, poi sono andato verso di loro. Ho chiesto chi erano e che cosa facevano 11 ». Ma I due sconosciuti non gli hanno dato risposta. Senza profferir parola gli sono piombati addosso. Il professore, ch'è un uomo agile e prestante, ha cercato di scansare l'assalto e di difendersi, ma è stato sopraffatto. Mentre lottava con il primo che gli era venuto addosso, l'altro gli è passato alle spalle e lo ha colpito a randellate. Dalla natura delle lesioni si suppone che fosse armato con una sbarra di ferro. « Ho provato un terribile dolore alla testa — ha dichiarato all'ospedale — ma ho cercato di resistere. Barcollavo stordito, sentivo il sangue colarmi dalla fronte, però Bono rimasto in piedi. I due sono fuggiti; e allora gridando mi sono gettato alle loro calcagna ». Nella strada gli aggressori hanno svoltato verso corso Ferrucci. Poco più avanti, nella stessa via, al numero 59, un altro automobilista — Ettore Pepino di 55 anni — stava posteggiando la Bua macchina. Ha visto non due ma tre giovani che correvano inseguiti dal Vigliano. Evidentemente al primi due si era aggiunto quello che doveva far da palo. Il Pepino non ha capito immediatamente di che si trattasse. Poi il prof. Vigliano è crollato a terra esausto ed egli è corso in suo aiuto. Ha visto che sanguinava, lo ha fatto salire sulla vettura e gli ha chiesto che cosa era successo. Con l'auto si sono gettati alla caccia degli aggressori, ma ormai erano lontani e non sono più riusciti a rintracciarli. Forse avevano un'auto lasciata non lontano. Il Pepino ha portato il ferito al Maria Vittoria dove è stato medicato e giudicato guaribile in quindici giorni per due ferite lacero-contuse abbastanza ampie alla sommità del capo. Del brutale episodio è stato informalo poco dopo il commissariato San Donato. Sul posto è accorso il brigadiere D'Amico con una pattuglia. Una battuta nella zo¬ na non ha dato alcun esito. E' stato interrogato a lungo il professore. Non s'è trovata alcuna prova che avvalori V ipotesi che gli aggressori avessero teso di proposito un agguato a lui. Il Vigliano non ha nemici, non si può pensare ad una vendetta. Si ritiene invece che i giovani si fossero introdotti nel cortile con il proposito di compiere un furto e che abbiano reagito con la violenza, perché il professore li aveva sorpresi. + Alla Pro cultura femminile, via Cernala 11, oggi alle 17, diapositive a colori di Cesare Norzi su « Edifici romanicogotici in Piemonte ». + La Famlja Turinelsa si riunisce oggi alle 20,30, per la assemblea annuale, nella « Sala dei 500 » dell'Unione Industriale. Il prof. Francesco Vigliano

Persone citate: Cesare Norzi, D'amico, Francesco Vigliano, Vigliano

Luoghi citati: Bono, Piemonte