Si cerca di stabilire come l'uomo può agire senza peso nello spazio

Si cerca di stabilire come l'uomo può agire senza peso nello spazio li9obiettivo dei prossimi esperimenti astronautici Si cerca di stabilire come l'uomo può agire senza peso nello spazio iiciiiw, lunedi mattina. Il sensazionale < exploit > del colonnello sovietico Alexei Leonov ha posto in ombra, agli occhi del mondo, lo scopo centrale dell'impresa della «Voskhod», che è anche lo scopo della serie di lanci di capsule « Gemini », il primo dei quali avrà luogo domani da Cape Kennedy: e cioè l'ulteriore studio del comportamento fisiologico dell'uomo in assenza di peso, e il collaudo in orbita degli accorgimenti escogitati per rendere sicura l'esistenza dei cosmonauti, per mantenérne intatta in ogni momento la facoltà di intendere e di volere, per assicurare lóro la maggior libertà di movimenti possibile. I" voli orbitali prolungati fino a due.settimane, che gli americani si accingono a effettuare, permetteranno, si spera, di risolvere-una volta per tutte i problemi fondamentali della medicina spaziale derivanti da un fattore centrale e ineliminabile: l'assenza di peso. Dai risultati di questi esperimenti in serie gli americani contano di poter definitivamente accertare se l'esplorazione interplanetaria potrà essere fatta mediante cosmonavi con equipaggio umano, oppure affidata a veicoli automatici provvisti di soli strumenti. Di quanto è stato fatto o si farà in campo sovietico, sappiamo poco: t però sicuro che i risultati ai quali perverranno gli scienziati tanto russi quanto americani sa¬ ranno sostanzialmente i medesimi, perche le « componenti » del problema sono fisse ed immutabili: assenza di peso fuori dell'atmosfera terrestre, struttura bio-psicofisiologica dell'uomo. Naturalmente, quando un uomo arriverà sulla Luna, e a maggior ragione su pianeti come Venere o Marte, riacquisterà un peso, più o meno differente da quello « terrestre >; ma prima di arrivarvi dovrà per l'appunto vivere giorni, settimane, mesi in condizione di imponderabilità. Potrà superare la severissima prova? Qui sta il problema. Ed è appunto per rispondere a questo interrogativo che russi e americani concentrano attualmente i loro sforzi. Per ciò che riguarda i dieci voli orbitali, di durata crescente, previsti nell'ambito del programma «Gemini», a partire da domani pomeriggio, gli scienziati della Nasa hanno predisposto una serie di esperimenti medici di grande importanza, e precisamente: 1) Controllo della circolazione sanguigna durante l voli: i cosmonauti saranno provvisti di « polsini » che si gonfleranno ogni mezz'ora/ praticando loro in tal modo, una specie di massaggio che,' servirà a neutralizzare la conseguenze del ristagno np,l flusso sanguigno provocato dalla prolungata assenza di peso. 2) Controllo dei battiti del cuore mediante un microfono speciale che lì registrerà miiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiii in chiave sonora raffrontandoli ai corrispondenti impulsi elettrici forniti da elettrocardiogrammi, in modo da rivelare eventuali deterioramenti del muscolo cardiaco. 3) Analisi ormoniche (prima, durante e dopo i voli) di campioni d'urina, per controllare le reazioni fisiologiche di un organismo umano alla permanenza prolungata nel vuoto dello spazio. 4) Radiografie, prima e dopo i voli, del tallone e del dito mignolo della mano destra di ogni cosmonauta, al fine di stabilire la perdita di minerali nelle ossa per effetto dell'assenza di peso. 5) Analisi di tutte le scorie organiche, durante un periodo di dieta calcica, allo scopo di accertare la velocità e l'entità del processo di decalcificazione delle ossa, sempre in assenza di peso. 6) Registrazione continuata delle onde cerebrali per misurare la profondità del sonno dei cosmonauti durante i voli orbitali. 7) Collaudo della loro funzionalità oculare mediante Occhiali « ermetici », allo scopo di accertare la capacità di orientamento al buio in uno stato prolungato di imponderabilità. 8) Collaudo della resistenza alla fatica fisica mediante apparecchi per esercìzi ginnastici da usare durante i voli. Oltre questi sistemi ed accorgimenti, sono attualmente allo studio nei laboratori della Nasa un sistema per l'eliminazione dell'anidride carbonica dalle capsule spaziali con produzione di ossigeno; i'uio di microorganismi per trasformRre l'urina dei cosmonauti in acqua potabile; un arocedimento per trasformarli in ossigeno il vapor d'-icqua emesso dall'equi-aggio. una cellula per trasf' .mare idrogeno e ossiger, pressati nelle capsule durante i voli i energia elettrica e in ai ja per la ricostituzione degli alimenti disidratati mediante refrigerazione; infine un sistema, ormai quasi « a punto », per rendere più sicura la manovra degli appuntamenti e degli attracchi nello spazio, consistente nella < traduzione » in segnali elettrici dei movimenti degli occhi dei cosmonauti i quali fisseranno il veicolo-bersaglio al quale la loro capsula dovrà accostarsi per l'attracco in orbita. Giberto Severi

Persone citate: Alexei Leonov, Cape, Kennedy