Chiudono a Moncalieri le fonderie Limone

Chiudono a Moncalieri le fonderie Limone Chiudono a Moncalieri le fonderie Limone Nello stabilimento erano occupate 262 persone Lo stabilimento « Fonderie Limone », in via Pastrengo 88 a Moncalieri, è stato posto in liquidazione. Ieri i 19 impiegati hanno ricevuto una raccomandata a mano con la comunicazione della decisione adottata dal titolari dell'azienda e del conseguente licenziamento. La stessa raccomandata, spedita ieri per posta, riceveranno stamane i 243 operai. I titolari dell'azienda — Alfredo Limone, figlio del fondatore comm. Giuseppe di recente scomparso, ed il rag. Ettore Barabiuo con il figlio Piero — hanno preso il provvedimento dopo avere costatato che non è più possibile sanare le continue, gravi perdite dì bilancio. Le Fonderie Limone erano state fondate, nel 1924 dal comm. Giuseppe Limone, che possedeva un'officina di tipo artigiano in via Saluzzo, a Torino. Anche le Fonderie nei primi tempi avevano avuto carattere artigiano, ma ben presto s'erano sviluppate. Nei periodi più floridi avevano dato lavoro a 500 operai. Alterne erano state le vicende dell'azienda; ma l'ini¬ zio del declino sì può far risalire all'8 novembre del 1962, giorno in cui lo stabilimento venne allagato dalle acque del Sangone. I dipendenti riuscirono a rimetterlo in attività, dopo soli 15 giorni, ma intanto parecchi clienti, che avevano urgenza di ritirare ì prodotti, temendo che la fabbrica restasse chiusa per molto tempo, si erano rivolti ad altre fonderie. Da allora il declino fu progressivo e venne aggravato — afferma il direttore dott. Zaccaria — dalla situazione sfavorevole creatasi in tutto il settore metalmeccanico e siderurgico. I dipendenti si ridussero a 262; per qualche tempo il loro orario di lavoro venne addirittura dimezzato. La concorrenza ha dato il colpo finale alla società: 1 suoi prezzi non sono stati più competitivi. Nel mese di febbraio il bilancio si è chiuso con un passivo di 13 milioni. I titolari, nell'impossibilità di proseguire l'attività, hanno garantito il pagamento ai fornitori ed ai dipendenU di tutte le loro competenze (oltre duecento milioni di lire). Ritengono di poter chiudere in pareggio.

Persone citate: Alfredo Limone, Giuseppe Limone

Luoghi citati: Limone, Moncalieri, Torino