«Catturato» a Lugano du agenti italiani un amico di Lutring

«Catturato» a Lugano du agenti italiani un amico di Lutring Inchiesta su un contuso episodio «Catturato» a Lugano du agenti italiani un amico di Lutring Il ricercato (un noto contrabbandiere comasco) è stato fermato la scorsa notte da tre poliziotti provenienti da Campione d'Italia - E' stato consegnato alle autorità elvetiche dopo un intervento della polizia del Canton Ticino - L'individuo è stato trattenuto «perché sprovvisto di documenti» Dal nostro corrispondente Lugano, lunedi mattina. La polizia cantonale ticinese ha diramato nella tarda serata di ieri il seguente comunicato: « Questa notte verso le ore una agenti della polizia italiana, comandati di servizio a Campione d'Italia per l'arresto di un ricercato italiano, venuti a conoscenza che la persona ricercata si trovava in un locale pubblico luganese si sono, di loro iniziativa, portati a Lugano nell'intento di convincerlo a seguirli in territorio italiano, asserendo di essere amici di un suo conoscente. L'interessato in un primo tempo ha accondisceso all'invito, ma, appena si è accorto di essere caduto nelle mani di agenti della polizia italiana, ha cercato di reagire. Ma era ormai troppo tardi per abbandonare la macchina sulla quale era salito ». <: La polizia ticinese, a conoscenza dell'accaduto, si è messa immediatamente in contatto con le autorità di polizia italiana le quali, riconosciuto l'errore commesso dai loro agenti (un sottufficiale e due guardie di P. S.) hanno immediatamente predisposto il ripristino della posizione giuridica del ricercato, con la riconsegna dello stesso alla polizia cantonale ticinese. L'individuo è stato trattenuto per accertamenti perché sprovvisto di documenti ». Si è appreso che fino a tarda ora di ieri domenica, a Lugano nei locali della polizia si trovavano il comandante della polizia cantcnale dott. Le pri e il direttore del diparti mento giustizia e polizia on. Angelo Pellegrini. Successivamente a questo comunicato ufficiale della po lizia cantonale è risultato che l'individuo protagonista di questa confusa vicenda è Giù seppe Mantovani, di 34 anni, domiciliato a Como. Egli è notissimo negli ambienti del contrabbando, che hanno qui a Lugano la loro centrale, per il traffico di sigarette, naturalmente clandestino, con l'Italia. La motivazione con la quale le autorità ticinesi hanno spiegato ora il suo fermo dimostra che si vuole adottare una posizione di attesa. Si dice infatti che il Mantovani è trattenuto semplicemente perche « sprovvisto di documenti ». In realtà appare ben più plausibile l'ipotesi che la polizia del Canton Ticino, superato l'incidente provocato dallo sconfinamento degli agenti italiani, intenda collaborare con le nostre autorità in merito alle ricerche del noto bandito Luciano Lutring che si suppone abbia in Svizzera e in Francia delle, basi di appoggio. Non è dato sapere con esattezza quali rapporti siano intercorsi in passato tra il Mantovani e il fuorilegge, ben noto come assaltatore di banche; in realtà essi avrebbero sempre « operato » in campi diversi ma vi è ragione di sospettare che siano stati legati da relazioni di amicizia. In ogni caso la polizia italiana in base ad informazioni, naturalmente riservate, avrebbe ritenuto che dalle confidenze del contrabbandiere era possibile risalire al rapinatore. Il caso accaduto la scorsa notte è passato sostanzialmen te inosservato a gran parte della popolazione (tranne gli avventori del locale in cui è avvenuto l'episodio) e potrebbe considerarsi coneluso sul piano pratico con la «restituzione » del Mantovani alle autorità svizzere; è probabile tuttavia che abbia una ripercussione in sede diplomatica e che le autorità del Canton Ticino o quelle della Confe¬ derazione chiedano provvedimenti disciplinari nei confronti dei tre agenti italiani (uno di essi pare fosse un sottufficiale) colpevoli dello sconfinamento. In merito al quale va rilevato che tra Campione ed il settore di Lugano i controlli di frontiera e doganali sono il più delle volte puramente formali poiché il comune italiano è <zona franca» e si trova completamente circondato da territorio svizzero. Come già si è detto la vicenda nel suo insieme è alquanto confusa e si ricava la impressione che da entrambi le parti — sia italiana che svizzera — s'intenda circoscrivere la portata dell'incidente. Tra i molti particolari che non si è potuto accertare vi è quello relativo alla provenienza degli agenti protagonisti dell'episodio: essi potrebbero dipendere dalla questura di Como, la più vicina a Lugano, ma non è da escludere fossero giunti in missione da Milano dove com'è noto vi è ti « quartier generale » dell'inchiesta sul bandito Lutring. r, z. ■«affi*3Bk*^ys' Sì

Persone citate: Angelo Pellegrini, Luciano Lutring, Lutring, Mantovani