Conclusa la visita di Wilson Cordiale intesa fra i due Paesi di Michele Tito

Conclusa la visita di Wilson Cordiale intesa fra i due Paesi II Premier inglese ha lasciato Conclusa la visita di Wilson Cordiale intesa fra i due Paesi Piena fiducia nell'Onu; comune azione per il disarmo; rafforzamento dell'Alleanza atlantica; prospettata l'opportunità di maggiori scambi commerciali in Europa - Vivace conferenza stampa dell'ospite con fulminanti risposte sul Mec, il Vietnam, la Spagna, i socialisti, De Gaulle (Dal nostro corrispondente) Roma, 29 aprile. Il Premier britannico Wilson ha lasciato Roma in aereo alle 11,40, dopo la pubblicazione del comunicato congiunto italo-inglese, una vivace conferenza stampa e una serie di rapidi contatti all'ultimo minuto. Ogni movimento era calcolato al secondo. Un collegamento radio d'eccezione ha consentito che il corteo del Premier, proveniente dall'Associazione stampa estera, incontrasse esattamente al momento dell'arrivo all'imbocco dell'autostrada per .Fiumicino il corteo della signora Wilson proveniente dall'ambasciata britannica; in virtù dello stesso collegamento il corteo di Moro è giunto all'aeroporto, come era stato stabilito, cinquanta secondi prima degli ospiti. Riuscita perfetta. Wilson era soddisfatto ed ammirato : tra lo stupore dei funzionari del cerimoniale della Farnesina, ha stretto la mano, complimentandosi, al capo dell'ufficio stranieri della polizia. Erano le 11,10. Per i discorsi di congedo erano calcolati dodici minuti, c'è stato così il tempo di fare tutto con calma: «. Possiamo rilassarci », ha detto il Premier. Wilson ha ringraziato per la calda accoglienza avuta, ha confermato il giudizio secondo cui i colloqui sono stati molto proficui, si è detto felice di costatare che l'Italia e l'Inghilterra sono molto vicine nell'affrontare i grossi problemi internazionali e ha inviato un saluto al Presidente della Repubblica. Improvvisava, come sempre. Ha improvvisato, nel rispondere breve e scarno, anche Moro: pur così rapido come è stato, l'incontro italo-inglese ha rafforzato i vincoli di amicizia tra i due paesi; è stata una visita assai costruttiva, cui seguiranno altri contatti. « La ringrazio ancora, signor ministro, per la cordialità e la simpatia con le quali ha trascorso fra noi questi giorni ». Poi il Presidente del Consiglio e il seguito hanno accompagnato gli ospi'.i alla scaletta dell'aereo: c'era una piccola folla che faceva ala al passaggio e che applaudiva: Wilson rispondeva ai saluti guardando l'orologio e affrettava il passo via via che si avvicinava all'aereo. Questi sono stati gli ultimi istanti a Roma dello statista straniero più travolgente che la capitale italiana abbia ospitato di recente. Il comunicato congiunto era stato reso pubblico stamattina presto: gli ultimi tocchi vi erano stati apportati la notte scorsa, mentre le personalità convenute al pranzo offerto all'ambasciata britannica si congedavano. E' molto positivo. Dice, in sostanza, che le due parti riaffermano la loro fede nelle Nazioni Unite e intendono rafforzarne l'influenza, che è stato raggiunto un accordo sulla necessità di iniziative dirette a promuovere il disarmo; che si vuol mantenere e consolidare la coesione dell' Alleanza atlantica e che si spera nella pace nel Sud Vietnam. I due governi stu dieranno insieme agli altri governi interessati i metodi « per lo sviluppo dell'interdipendenza nucleare in seno all' Alleanza, ivi comprese le proposte britanniche per una forza nucleare atlantica ». Per l'Europa il comunicalo riferisce delle posizioni italiane favorevoli alla partecipazione britannica, ma non aggiunge altro. Si accenna agli altri grandi problemi mondiali e si parla dell'* opportunità » di operare per il rafforzamento dei legami tra il Mercato comune e l'Efta allo scopo distvefacatistdrichtofactopnGNtcnbingwtipitvcEv«msgscfnsrm a r , o o è e di ridurre le divisioni esistenti fra di esse: il governo italiano « ha accolto favorevolmente la comunicazione ». Infine, riferimenti alla collaborazione industriale e scientifica fra i due paesi. Il senso del comunicato risulta più chiaro dalle dichiarazioni esplicite e mol to disinvolte che Wilson ha fatto ai giornalisti nella sua conferenza stampa. Il punto delicato è quello dei rapporti fra il Mercato Comune e i paesi associati alla Gran Bretagna nell'Efta. Non esiste, per ora, ha detto il Premier, la possibilità che la Gran Bretagna entri nel Mercato Comune: «Abbiamo bisogno di garantire innanzitutto la libertà de gli scambi con il Common wealth. Ci preoccupa Vattuale divisione dell'Europa in due zone economiche e proprio per questo abbiamo iniziato una serie di trattative bilaterali con l'obiettivo di realizzare ima proficua collaborazione tra Mec ed Efta ». Wilson è stato molto severo sul Mercato Comune « L'attuale divisione determina una distorsione negli scambi e, protraendosi, aggraverà la situazione ». Bisogna impedire che il Mercato Comune adotti nei confronti di terzi tariffe doganali « punitive »: « Bisogna scavare gallerie sotto il muro, tariffario », Per il resto, risposte fui minanti alle molte doman¬ dCrnmi a ¬ de: per la conferenza della Cambogia non bisogna scoraggiarsi, « per le questioni- asiatiche non bisogna mii prendere il no come una risposta definitiva ». « Le intenzioni francesi riguardano tutti, ma per conoscerle bisogna rivolgersi a De Gaulle ». « Non è, impossibile che il psi sia ammesso nell'Internazionale socialista prima dell'unificazione col psdi ». « Se il comunicato parla soltanto di larga coincidenza dì vedute tra Roma e Londra anche per l'appoggio agh Usa nel Vietnam, questo non significa niente di male: altri menti non ci sarebbe biso gno di ministri degli Este ri e di diplomatici. V'erano sfumature, ora c'è identità completa » Una secca replica a un giornalista spagnolo su Gi bilterra; il giornalista spagnolo aveva parlato del colonialismo inglese; Wilson calmo, si è riportato al trattato di Utrecht, più di due secoli fa, e ne ha fatta la storia per aggiungere, improvvisamente brusco : «.E' chiaro che non parliamo di colonialismo con la Spagna ». Un omaggio agli scien ziati italiani con i quali l'Inghilterra vuol collaborare nelle ricerche nucleari e, con uno sguardo all'orologio, un addio disarmante : « Vi ringrazio, signori, per la cortesia avuta dì non pormi domande difficili ». Michele Tito

Persone citate: De Gaulle