Un'ora alla tv francese sulla fine del fascismo

Un'ora alla tv francese sulla fine del fascismo Un'ora alla tv francese sulla fine del fascismo Interrogati Edda Ciano, Rachele Mussolini, Nenni, Longo, Amendola, Ignazio Silone, il colonnello Valerio e mons. Bicchierai jstasera di parlare della morte di suo marito e dell'inutile tentativo che ella fece presso 'suo padre per salvarlo. La di chiarazione di Edda è stata | presentata alla tv francese nel !mladr0 d',ma trasmissione di (Nostro servizio particolare! Parigi. 28 aprile. Per la prima volta Edda Ciano Mussolini ha accettato I un'ora intitolata «Qui étesMussolini* » («Chi è lei, iY? ,. Mussolini : »). , _ ha dichia. Lato Edda _ ,,„„ eru mni r,„. scjto „ viegarml Gli ho sem. \pre tenuto testa. Avevo con lui [delle discussioni orribili». « L'ultima volta — le ha detto l'autore del programma, André Gillois — fu il 12 dicembrejl913. quando si trattava di sal\v&re suo marito. Ricorda la'Aine del aiorno Grandi del 25 luglio. Anche ora me lo do- m"'"'° Talvolta gli aweni\menti schiacciano un uomo|Quando mio marito è mortoscena con orrore? » « No — ha risposto Edda — con amore. Erano i due uomini \che amavo di più al mondo. , sceisj mio marito contro mio | padre perché ero convinta che \-,lo>< era un traditore. Non so come abbia potuto votare l'or -1 per me è morto anche mio pa i d , e e ° dre. Ma dopo ilio capito». La vedova di Mussolini, Rachele ha raccontato che glanni più belli della sua vita sono stati quelli tra il matrimo nio e la Marcia su Roma€ Lavoravamo duro tutt'e due e penavamo molto — ha det to —. ma c'erano anche molte soddisfazioni » Sono poi com-jparsi 3ui teleschermi molt personangi ormai usciti dalla cronaca (Giorgìnl, Naldi, il giornalista Luigi Freddi, il generale Cartoni che fu il sottotenente ti: Mussolini al fronte nel 1915, l'antifascista Bruno Bassano, il segretario particolare del dittatore Giovanni Doliin) e alcune personalità come Pietro Nenni, Ignazio Silone, Amendola, Luigi Longo, il colonnello Valerio. Un sacerdote, mons. Bicchierai, che era stato incaricato dal cardinale Sehtister di tenere i contatti con gli alleati, la Resistenza e i fascisti, ha ricordato l'incontro di Mussolini all'Arcivescovado di Milano con alcuni capi del movimento di Liberazione, tra cui il generale Cadorna. « Si strinsero la mano — ha detto — Mussolini sarebbe stato salvo se fosse rimasto !i. Egli preferì invece partire. Credo lo abbia fatto perché la Chiesa non poteva offrire la vita salva anche a Claretta Petacci ». Il tono della trasmissione è stato sereno. «Mussolini — ha concluso il commentatore — era un debole. Egli era sempre del parere, dell'ultima persona con cui aveva parlato. Basta pensare ai suoi atteggiamenti teatrali per rendersi conto del suo carattere. Era un uomo di teatro, un attore, che trovava la sua misura soltanto davanti alle folla che lo acclamava. Per dirla con Pirandello, era un personaggio in cerca di autore La sua sventura fu di incontrare un autore. H'*le;-. che trasformò questo atto, e in

Luoghi citati: Milano, Parigi, Roma