Invitato in Israele un tedesco che salvò migliaia di ebrei

Invitato in Israele un tedesco che salvò migliaia di ebrei Invitato in Israele un tedesco che salvò migliaia di ebrei E' falegname (ha 59 anni) • Testimoniò contro gli aguzzini di Auschwitz: «Erano tutti volontari» - Invalido e senza lavoro, riceve tuttora lettere minatorie di nazisti gli ebrei, lo facevano regolar- stapo » lo catturò e lo trasferi a Dachau. Benché torturato, non rivelò i nomi dei suoi amici e venne chiuso per nove mesi in cella di isolamento, incatenato al suolo, al buio. Quando uscì dalla cella, fu destinato all'ospedale del campo, dove studiando su libri di medicina rubati e sottraendo medicinali e ferri chirurgici, organizzò una infermeria clandestina. Ebbe in cura, tra gli altri, anche l'ex presidente dei socialdemocratici, Schumacher. Più volte fu scoperto e punito dalle SS. Essendo « ariano puro » non poteva venire mandato a morte senza un preciso ordine di Berlino. E questo non arrivava mai perché amici di Woerl, che aiutavano anche Intente sparire. Così Woerl poite continuare a salvare gente 'cancellando nomi dalle liste di vlera Israele. E' l'ex falegname Ludwig Woerl, di 59 anni, che sofferse per undici anni, dal 1934 tino alla fine (Dal nostro corrispondente) Bonn, 28 aprile. Un tedesco, che durante il periodo nazista salvò la vita] a migliaia di ebrei rinchiusi nei campi di concenti-amento, della guerra, nei campi di Dachau e di Auschwitz, rischiando ogni giorno la vita per risparmiare quella dei com- Lagni. L'Istituto storico israeliano Lyad Washem » lo ha invitato per un soggiorno di quattro settimane. Nel 1934 Ludwig Woerl era Un giovanotto di 28 anni. Ve mito a sapere dell'esistenza del campo di concentramentoIgsai cdsdlsreuacPdrdonddi Dachau, partecipò alla di-Instribuzione dì manifestini di itprotesta clandestini. La «Ge-'c deportazione, bruciando elenchi di condannati a morte aiutando altri a fuggire. Nel 1912 fu trasferito ad Auschwitz e anche qui, benché fosse sorvegliato speciale continuò a salvare vite umane. Ano alla line della guerra. Recentemente, citato come te stimone al processo contro gli aguzzini di Auschwitz, ha smantellato la loro difesa, ba sata sugli « ordini superiori » e sullo «stato di necessità»: «Erano tutti uoZontori Lo "stato di necessità" non esisteva. Vi erano ordini, ma chi voleva non obbedire alla lettera, poteva farlo, pure senza ribellarsi ». Per questa testimonianza ricevette decine di lettere minatorie A Monaco il Woerl vive solo, poiché la moglie durante la guerra divorziò e si sposò con un altro. E' invalido, senza lavoro. t. 8.

Persone citate: Ludwig Woerl, Lyad Washem, Schumacher

Luoghi citati: Auschwitz, Berlino, Bonn, Israele, Monaco