Il pugile Burruni a Torino narra come ha vinto il titolo mondiale

Il pugile Burruni a Torino narra come ha vinto il titolo mondiale Giunto ieri sera in aereo con il suo procuratore Il pugile Burruni a Torino narra come ha vinto il titolo mondiale Sardo, trentaduenne, è il quinto italiano che conquista la massima affermazione (dopo Carriera, D'Agata, Loi e Mazzinghi) - «Per l'incontro con Kingpetch, mi sono allenato tre mesi» Rilevanti offerte al neo-campione - Oggi, alle corse di Vinovo, Burruni premia i vincitori La piovane moglie, I famigliari, i numerosissimi parenti • gli amici — tutta Alghero, praticamente — hanno atteso invano il ritorno in Sardegna di Salvatore Burruni, il pugile che venerdì notte ha conquistato il titolo mondiale dei posi mosca, battendo nettamente ai punti il thailandese Pone Kingpetch. Ieri il neo campione è stato festeggiato a Roma, con ricevimento in Campidoglio e consegna di un premio consistente nella riproduzione della Lupa capitolina, consegnatagli dal sindaco Amerigo Petrucci alla presenza di numerosissime autorità sportive. In serata, Burruni ha lasciato la Capitale ed insieme con il procuratore Umberto Branchini è partito in aereo per Torino. Qui, all'aeroporto di Caselle, è stato accolto da una piccola folla di sportivi: appassionali di boxe che l'avevano applaudito ed ammirato nello sue ripetute esibizioni al Palazzo dello Sport, tifosi che non potevano mancare al festeggiamenti al neo campione, numerosi sardi che vivono e lavorano nella nostra città, giustamente orgogliosi del loro conterraneo, che è il quinto pugile italiano a conquistare un titolo mondiale, dopo Car nera, D'Agata, Loi e Mazzinghi. La vittoria su Kingpetch ha posto l'atleta dl Alghero al centro dell'attenzione nel mon do della boxe, e sin dai giorni precedenti il « match » di Roma alcuni fra gli organizzatori più in vista si erano fatti avanti con offerte sostanziose per quello che tutti pronosticavano futuro campione mondiale. Cinquantamila dollari (oltre 30 milioni di lire) per mettere in palio il titolo a Tokio contro il giapponese Hiroyuki Ebihara, altre somme ragguardevoli per accettare la sfida dello scozzese Me Govan, dell'italo-australìano Rochy Gattellari, dell'argentino Horacio Accavallo. Per Burruni che nella carriera ha guadagnato bene ma non ha mai avuto l'occasione di battersi per « borse > di grande consistenza, e che addirittura ha accettato di af frontare Kingpetch per un solo milione (contro i 30 toccati al thailandese) pur di avere t'op portunità di conquistare il ti tolo mondiale, il momento è importante: si tratta di far fruttare ora i tre mesi di sacrifici che l'hanno portato alla ' miglior condizione fisica in occasione dell'incontro romano Per tale motivo il pugile di Alghero ha rimandato il ritorno a casa: il procuratore Bran chini, uno dei manager più esperti e preparati della boxe mondiale, vuole anche sentire il parere del suo amministrato ne1 momento di scegliere il fu turo avversario. Il fratello di Umberto Branchini, Fausto, è un apprezzato guidatore di trotto e gareggia oggi a Vi novo: anche Burruni si reche rà all'ippodromo, andrà in pi sta a premiare il vincitore del Premio Liberazione, prova di centro della riunione, e rice vera dai dirigenti della So cietà torinese corse cavalli — rappresentati ieri sera all'aero porto dal signor Fagioli — una medaglia d'oro, a ricordo della vittoria romana. Salvatore Burruni ha corri battuto spesso in Piemonte quattro volte a Torino (batten do Alvarez, Neves Martin, Rodriguez e Jimenez) ed una ad Alessandria (vittoria contro René Libeer), nel corso dei nove anni di carriera professionistica. Ad attenderlo a Caselle era anche l'organizzatore Carlo Restelli, alla cui iniziativa si debbono le ultime esibizioni torinesi del pugile sardo. Burruni boxa per la « scuderia > Gbc, e poiché Reatelli cura gli interessi della stessa ditta, c'è da sperare che si riesca ad organizzare presto per il campione del mondo un incontro al nostro Palazzo dello Sport. Per'ora il pugile non fa programmi, vuole gustare in pace li sapore degli applausi, sorridere alle spalle di chi lo considerava « vecchio » — a 32 anni — per un match cosi importante, o almeno fiaccato dalla lunga serie di combatti menti (80, dei quali soltanto tre perduti, uno chiuso alla pari, gli altri vinti) sinora so stenuti. Chi lo riteneva troppo an ziano lo diceva unicamente nel timore di vederlo sconfìtto, perché Burruni non ha neml ci. Per questo non si è mai adombrato nel leggere certe critiche, certi sospetti: «Ho trentadue anni — ha detto ieri sera a Caselle — ma dopo Questa vittoria ne senio dieci di meno. Il match non è stato molto diffìcile, ho cercato di non lasciare mai l'iniziativa al thailandese. I momenti terribili sono venuti dopo, credevo ohe il pubblico mi soffocasse con il suo entusiasmo ». Il neo campione si è preparato ad Alghero, vicino al suoi, nel suo ambiente. Come altri assi del ring ttanche Livio Minelli aveva le stesse abitudini », ricorda il manager Branchini), Burruni non vuole per allenarsi degli altri pugili professionisti, ma si batte con ivctuaue i dilettanti sardi, nei quali rivede se stesso agli Inizi della carriera. « Sono più entusiasti spiega — e mi creano attorno il clima ideale. Io sono un professionista, ma credo di avere conservato lo slancio di un dilettante ». A Roma, Burruni ha sconfitto due avversari, Kingpetch e la bilancia. La categoria dei mosca è la più leggera nelle dieci del pugilato, i regolamenti internazionali pongono come limite massimo chilo grammi 50,800. Col passare del tempo il corpo tende ad in grossarsi, e sotto questo aspet to i 32 anni hanno forse pe sato a Burruni. Tre mesi di allenamento e di privazioni nel cibo (soprattutto nei liquidi) l'hanno ridotto a 50 chili e mezzo di ossa e muscoli, e sul volto tirato spiccano due occhi scuri e mobilissimi. «Poco prima della pesatura ufficiale — racconta — sono salito sulla bilancia, ha segnato 51 chilogrammi. Mi sono spaventato, sono corso a fare una sauna, ho perso ZOO grammi per rientrare nei limiti. Poi, Quando i giudici hanno controllato, ero 50,600. Evidentemente c'era stato un errore nella prima misurazio ne, avevo corso per niente il rischio di indebolirmi con un bagno turco. < Mi ha fatto ridere King petch... E' arrivato di fronte alla giuria portando dei pesi suoi, aveva paura di qualche trucco, e pensare che io non accetterei mai di battere un avversario con l'inganno. Sul ring chi ha più flato e più energia vince; la boxe, almeno per me, è sempre stato uno sport limpido come l'aria. Forse per questo non ho paura di essere arrivato troppo vecchio al titolo mondiale: ad Alghero ci sono i ragazzini pronti ad allenarmi ancora ed a regalarmi un po' della loro giovinezza ». Bruno Perlacea e , e , o o e a l i e ) a Il campione mondiale Burruni festeggiato ieri sera all'arrivo a Caselle (Moisio)