Preoccupati gli operai di Ovada per la crisi dei settori produttivi

Preoccupati gli operai di Ovada per la crisi dei settori produttivi Preoccupati gli operai di Ovada per la crisi dei settori produttivi In quasi tutti gli stabilimenti tessili e metalmeccanici si lavora ad orario ridotto La chiusura della Filatura-tintoria Milanese lascerà un centinaio di dipendenti senza lavoro e con poche speranze di essere assorbiti in altre attività (Nostro servizio particolare) ]Ovada, 22 aprile. (g.t.) La notizia della prossima chiusura dello stabilimento della Filatura-tintoria Milanese ha creato notevole impressione e preoccupazione fra gli operai di Ovada dove la crisi nel più importanti settori produttivi, il metalmeccanico e il tessile ai va accentuando. ! La Filatura-tintoria Milane-Ise è una moderna industria Iche aveva iniziato la sua at-ittvità ad Ovada sei anni fa, I assorbendo oltre un centinaio di dipendenti. Nell'aprile dello scorso anno lo stabilimento, di proprietà del Bignori Bodini e Suban fu sul punto di chiudere, poi la situazione parve migliorare e venne concessa dal Tribunale dì Milano l'amministrazione controllata. Il lavoro riprese, sia pure a ritmo ridotto, per conto terzi ma si sperava che nuove coni messe portassero la situazione!alla normalità, ridando sicu-lrezza agli operai; invece ieri | sera ai novantotto dipendenti è giunta la lettera di licenziamento e con il 30 aprile lo stabilimento dovrà chiudere definitivamente i battenti. Soltanto un intervento esterno potrebbe mutare la situazione, ma l'eventualità appare molto improbabile. Il licenziarli. . ) dei lavoratori della Filatura-tintoria Milanose giunge in un momento di crisi dell'intero settore tessile ovadese — sono occupati in tale settore circa cinquecen to dipendenti — e nessuna pro¬ babilità vi è per gli operai licenziati di essere assorbiti presso altri stabilimenti. Praticamente ferma è l'attività alla «Ritorcitura ovadese » dove piccoli turni di operai lavorano soltanto qualche giorno della settimana. Al Cotonificio Valle Stura che aveva superato negli ultimi mesi un periodo di crisi, il lavoro è ora limitato a quattro giorni lasettimana e al Valle d'Orba la situazione è ancora più critica, Anche nel settore metalmec¬ canico, che occupa oltre due mila dipendenti, le preoccupa zioni non sono poche. Allo stabilimento Ormig, uno dei maggiori della città, le maestran ze lavorano soltanto tre giorni la settimana; situazione migliore ma certamente non ro sea alla Carle & Montanari dove il lavoro è ridotto a cinque giorni settimanali. Orar ridotti, operai sospesi e in cas sa d'integrazione alla Fimp alle Officine Meccaniche Mecof così come in altre aziende mi nori, Del settore l'unico stabi limento dove il lavoro prose gue a ritmo regolare ò la Mor teo, industria a partecipazione statale. In crisi pure l'edilizia con molti disoccupati. Situazione invece buona nel settore dei mobilifici e nel biscottifici, ma senza possibilità di assorbì mento di manodopera prove niente da altri settori. I sin dacati hanno interessato alla situazione le autorità cittadine e provinciali, chiedendo solle citi Interventi. f, m.

Persone citate: Bodini, Carle, Suban

Luoghi citati: Milano, Ovada