Burruni a Roma contro Kingpetch

Burruni a Roma contro Kingpetch Stasera per il tiloio mondiale dei pesi mosca Burruni a Roma contro Kingpetch Il pugile sardo tenterà di cogliere la più grande occasione della sua carriera - Malgrado il valore del thailandese, il prò. nostico gli è favorevole - Il "match" è previsto in 15 riprese (Dal nostro inviato speciale) Roma, 22 aprile. Nell'albo d'oro dei pugili italiani che sono, o sono stati, campioni del mondo, il nome del sardo Salvatore Burruni potrebbe aggiungersi domani sera a quelli di Camera, D'Agata, Loi e Mazzinghi. Il trentaduenne atleta di Alghero tenterà infatti di cogliere domani, sul ring del Palazzo dello Sport romano, la più grande occasione della sua carriera, affrontando il thailandese Pone Kingpetch, che metta in palio il trofeo mondiale dei pesi mosca. A questo confronto che Burruni, da anni indiscutibilmente il miglior pepo mosca europeo, ormai meritava, si è giunti attraverso discussioni e polemiche durate quasi due anni. Il ventinovenne Pone Kingpetch. diventato campione del mondo nel 1960 battendo l'anziano argentino Pascual Perez, ha usufruito per quasi cinque stagioni della corona mondiale come di un patrimonio privato, mettendola in gioco soltanto contro avversari di comodo o assicurandosi comunque la possibilità di una rivincita a casa sua, a Bangkok. Stavolta il « dittatore » thailandese è stato invece costretto a rispettare le regole e ad accettare di rischiare il suo titolo contro quello che tutte le graduatorie internazionali indicavano come il suo più degno avversario, appunto Salvatore Burruni. Per sbloccare la situazione, per indurre Kingpetch al confronto con Burruni, si sono mosse le più alte autorità pugilistiche mondiali, e gli organizzatori romani, che si sono accinti alla « pazzesca > impresa di portare il thailandese al Palazzo dello Sport, si sono rassegnati a pagare la più alta borsa che sia mai stata assegnata ad un pugile per un combattimento in Italia: cinquantamila dollari. Sono oltre 31 milioni di lire, un prezzo esorbitante, che non si tradurrà in un passivo per 1 pro-I motori soltanto se il Palazzo dello Sport darà domani sera, con un «tutto esaurito» (a prezzi praticamente raddoppiati rispetto alle riunioni normali), un incasso-record di 75 milioni di lire. Dal punto di vista organizzativa, quindi, l'allestimento del campionato mondiale Burruni-Kingpeteh è un atto di notevole audacia. Per quanto nessuno osi mettere in discussione il valore di Kingpetch, bisogna dire che negli ambienti pugilistici nazionali non si nasconde una grande fiducia in Burruni. Il piccolo fuoriclasse di Alghero si è preparato a questo com battimento con il massimo scrupolo: ha rinunciato al ti tolo europeo per dedicarsi con assoluta dedizione agli allena menti, ha lavorato per tre mesi nella sua Sardegna portandosi all'* optimum » della forma senza sostenere sacrifici eccessivi per rientrare nei limiti di peso della categoria, è giunto a Roma conservando una notevole fiducia nei suoi mezzi, pur denunciando un certo comprensibile nervosismo per l'enorme responsabilità che pesa sulle sue spalle. Burruni, d'accordo, non ri schia niente nel confronto di domani sera, per male che gli vada resterà sempre il secondo peso mosca del mondo. Egli sa però che, a trentadue anni e con un fisico cui riuscirà sempre più difficile comprimersi nell'angusto limite dei kg. 50,800, non ci sarà per lui un'altra occasione di diventa re campione del mondo Il sardo, comunque, può de tronizzare Kingpetch, ha anzi le armi necessarie per piegare il rivale anche in modo eia moroso. Il thailandese ha una statura eccezionale per un uomo della sua categoria: è alto quasi 1,70, secco, con un al lungo di braccia decisamente superiore a quello dell'italiano. Questa differenza dì statu ra, unita ad una notevole abi lità tecnica e ad una perfetta padronanza di ogni colpo, po tranne infastidire seriamente Burruni, almeno nelle prime riprese. L'ex campione d'Euro pa però ha nel ritmo, nell'ag gressività, nella resistenza fi sica, le armi che possono per mettergli di annullare progres sivamente lo svantaggio del l'allungo, di accorciare le di stanze e dì demolire ripresa per ripresa l'antagonista con un preciso e continuo lavoro al corpo. Negli altri incontri della riu nione, il campione d'Europa dei pesi welters Fortunato Manca incontrerà 11 negro Cur tis Cokes, settimo nelle gra duatorie mondiali, mentre gli ex azzurri di Tokio Ros e Arcar! verranno presentati rispettivamente contro Bacchini e Stampi e la semifinale per il titolo italiano dei pesi superleggeri fra Bianchi e Caruso completerà il cartellone. Gianni Pìgnata ORocaO(Sin BrdoA Programma-orario Ore 21.15 - Massimi: Bepi Ros (Mareno di Piave) c. Giancarlo Bacchili! (Padova) in 6 t. Ore 21,45 - Gallo: McGowan (Scozia) c. Benhy Lee (Ghana) in 10 t. Ore 22,30 - Superleggeri: Bruno Arcari (Genova) c. Nedo Stampi (Firenze) in 6 t. Ore 23 - Superleggeri: Romano Bianchi (Roma) c. Fran co Caruso (Catania) in 8 t. Ore 23,40 - Mosca: Campionato del mondo: Pone Kingpetch (Hui Hui, Thailandia, detento re) c. Salvatore Burruni <A1 ghero, Italia, sfidante) in 15 t Ore 24,45 - Welters: Fortuna to Manca (Monserrato) e. Cur tis Cokes (Texas) in 10 t. Kingpetch difficile avversario Burruni