Quasi 19 mila miliardi nel 1964 la spesa per i consumi in Italia

Quasi 19 mila miliardi nel 1964 la spesa per i consumi in Italia Con un aumento etiettivo dei 2,4 % sul 1963 Quasi 19 mila miliardi nel 1964 la spesa per i consumi in Italia In seguito alle misure anti-congiunturali, la spesa è diminuita in alcuni settori, in altri si è registrato uno sviluppo minore degli anni precedenti - Il peso dell'alimentazione è sceso dal 46,3 al 45,7 del totale - In complesso, il bilancio familiare si avvicina a quello dei paesi più progrediti (Nostro servizio particolare) Roma, 21 aprile. Nel 196.', la spesa complessiva per co?isumi privati ha sfiorato, secondo i calcoli ufficiali, la cifra di 19 mila miliardi, con un aumento relativamente moderato rispetto agli anni precedenti. L'aumento in termini mo?tetari risulta infatti pari al 7,8 per cento, ma si riduce — tenendo conto del rincaro medio dei prezzi (+5,3) — all'assai più modesta misura del 2,.'/ per cento in termini reali. Le cause di questo rallentamento nello sviluppo dei consumi sono ben note: provvedimenti fiscali riguardanti la motorizzazione privata (tassa d'acquisto sulle autovetture e sulle imbarcazioni da diporto, aumento dell'imposta sulla benzina); regolamentazione delle vendite rateali per gran parte dei beni durevoli; più contenuta espansione dei redditi delle famiglie a causa delle riduzioni d'orario e dei licenziamenti di molti lavoratori; conseguente maggiore propensione al risparmio anche delle famiglie non colpite direttamente dalla recessione, allo scopo di poter fronteggiare eventuali situazioni d'emergenza. ' Aiouni di questi provvedimenti, adottati a fine febbraio, sono stati già abrogati a metà novembre; se fossero stati in vigore per tutto l'anno, il consuntivo dei settori interessati per il 1964 sarebbe certamente ancora più sfavorevole. La spesa per l'aoquisto di mezzi di trasporto privati (autovetture, motocicli e scooters) è diminuita déll'8,1 per cento (+ ISA per cento nel 1963); la spesa di beni durevoli per la casa (televisori, elettrodomestici, mobilio, ecc.) ò cresciuta solo del !,,1 per cento ( + 27,3 per cento nel 1963), esclusivamente grazie al non diminuito acquisto di apparecchi tv. E' invece aumentata an¬ cora fortemente la spesa per l'esercizio di mezzi di trasporti privati (+30,3), ma per effetto soprattutto del precedente «boom» del parco circolante, giunto al culmine fra il luglio 1963 e il marzo 1961,. Hanno anche influito sui maggiori costi d'esercizio il rincaro della benzina e quello delle tariffe assicurative. In complesso, si sono attenuate nel 196), le impen- nate settoriali che avevano \ niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiniiiiiiiiniiiiiiiiiiiiii caratterizzato lo sviluppo dei consumi nel triennio precedente. Alcuni degli incrementi più rilevanti sono per giunta dovuti a variazioni di prezzo superiori alla media: così dicasi per le comunicazioni (+13fi per cento), in seguito alla revisione delle tariffe telefoniche; così può dirsi anche per le spese igieniche e sanitarie (+19,1 per cento), sulle quali ha molto giocato il rincaro delle prestazioni personali (di medici, parrucchieri, barbieri, ecc.), e per le spese turistiche degli italiani (+9,8), cresciute assai più in termini di prezzi degli alberghi e dei pubblici esercizi che in termini reali. In complesso, siamo in presenza di un'effettiva dilatazione dei consumi che tende ad avvicinare il bilancio della famiglia italiana a auello dei Paesi oon tenore di vita, più elevato. Rientra in Questo quadro l'aumento della spesa per riscaldamento ed energia elettrica, quello — già citato — per l'igiene e la salute, quello per le altre spese ricreative (dovuto in buona parte al crescente numero d'abbonati alla Rai-tv). Vi rientra anche il minor peso dell'alimentazione sul bilancio complessivo (dal 1,6,3 per cento del 1963 siamo scesi al 1,5,7 del 1961,) e, all'interno stesso dei consumi alimentari, la maggiore propensione per cibi pregiati come ortofrutticoli e grassi: nonostante il forte aumento dei prezzi, la domanda di carne è calata appena dello 0,7 per cento. Non rientra, invece, nello scìiema di consumo dei Paesi più civili la flessione, sia pur piccola, nella domanda di libri e giornali (—1,7 per cento), che non pub neppure essere attribuita all'aumento dei prezzi, non avendo attesto mediamente superato il !,,.', per cento. Che l'espansione della televisione possa avvenire a danno di forme di attività culturale e ricreativa più meditate, è uno del dubbi più molesti che il consuntivo 1961, pone ai sociologhi italiani per i prossimi mesi. Arturo Barone \ Spese per consumi privati ne! 1964 in Italia Categorle Miliardl Varlazionl % nel 1963 in dl consuml di lire quanUta, prezzl spesa Allmentl e bavanda . 9.134 +1,5 +5,4 + 7,1 Pane e pasta . . (1.340) + 0,4- + 6,3 + 6,7 Carnl (2.067) — 0.7 + 10,4 + 9,6 Lattlclni e uova . (1.078) + 1,4 + 7,3 + 8,8 Olll e grassl ... ( 632) + 3,9 — 4,1 — 0,3 Ortofruttlcoll . . . (1.93B) + 5,3 + 0,4 ' + 5,8 Bevande alcoollche (1.126) — 1.5 +9,0 + 7,3 Abltazlone .... 1.519 + 3,2 + 5,9 + 9,2 Energla alettrlca e combustiblli ... 547 + 8,6 + 3,0 + 11,9 Beni duravoll per la Beni non durevoll a servizi di uso do- Igiene e sanita . . . 1.115 +7,6 +10,7 +19,1 Acquisto di mezzl . prlvatl .... ( 491) —11,2 + 3,6 ' — 8,1 Eserclzlo dl mezzl privatl .... ( 916) + 20,8 + 7,9 + 30,3 Servizi pubbllcl . . ( 452) + 1,9 + 3,0 + 4,9 Comunlcazionl ... 231 — 4,9 + 19,1 + 13,2 Alberghl ad eserclzi Spese cultural! e ricreative .... 939 + 3,6 + 4,4 + 8,2 Libri e giornali . . ( 308) — 1,7 + 4,4 + 2.7 Spettacoli .... ( 334) + 2,6 + 6,0 + 8,8 Altre spese ... ( 297) + 10,7 : + 2,8 + 13,8 Spese varla .... 318 + 2,7 | + 6,0 + 8,9 Totale generala (1) 18.918 + 2.4 + 5,3 + 7,8 (1) Al netto dello duplicazioni. Fonte: Rotazione generalo sulla situazione economica del Paese.

Persone citate: Arturo Barone, Categorle Miliardl

Luoghi citati: Italia, Roma