Sintomi della ripresa

Sintomi della ripresa Ne He attività economiche e produttive Sintomi della ripresa Dopo il ritorno della Fiat alle 48 ore settimanali, anche la Lancia pensa di riportare l'orario a 40 ore La Cassa Integrazione: 5 milioni di ore in dicembre, un milione in marzo - Aumentate le richieste di finanziamenti per piccole e medie imprese - Lieve risveglio anche nell'edilizia - Il presidente dell'Unione Industriale: «C'è meno pessimismo» - Dichiarazioni dei dirigenti delle banche e dei sindacalisti La situazione dell'economia mtorinese sta migliorando? Alcuni lievi sintomi di ripresa si sono manifestati nelle ultime settimane: sono diminuite le domande di intervento della Cassa Integrazione; il numero dei disoccupati in marzo ha sognato una lieve flessione; si nota un primo risveglio di iniziative industriali attraverso richieste di finanziamenti per nuove imprese, ampliamento o ammodernamento degli impianti. Il ritorno all'orario di 48 ore settimanali deciso dalla Fiat è stato un elemento di fiducia e dì propulsione. Buone notizie vengono dalla Olivetti che, in marzo, ha registrato « costantì ed importanti miglioramenti nelle vendite sul mercato italiano ed estero ». Un'altra grande azienda, la Lancia, che da circa 10 mesi effettua un orario di 24 ore settimanali, sta esaminando la possibilità di tornare alle 40 ore settimanali. La ripresa dell'industria automobilistica, pur tenendo conto dei fattori stagionali, è un fatto che non viene contestato. Sull'interpretazione degli altri indici c'è invece disparità di vedute. Alcuni osservatori definiscono confortanti i sintomi di ripresa; altri ritengono che si tratti di tenui speranze che devono ancora essere confermate. Il presidente dell'Unione Industriale dott. Gurgo Salice ci ha rilasciato una dichiarazione ispirata ad estrema prudenza: « L'inizio della primavera ha recato i consueti sintomi di ripresa dopo la crisi invernale. Per il momento è però impossìbile dire se si tratta di miglioramenti temporanei oppure duraturi. Un giudizio sicuro potrà essere formulato solo nell'inverno prossimo. Tuttavia si nota un minor pessimismo tra gli operatori economici, in gran parte dovuto al fatto che le banche frappongono meno ostacoli alla concessione di crediti. Anche il "superdecreto" ha giovato, per ora più sul piano psicologico che su quella effettivo; ■ma i due piani so7io collegati ». Il dott. Gurgo Salice ha sottolineato <la lenta ripresa del mercato automobilistico ed i segni di speranza che si manifestano nel settore edile attraverso progetti di opere e richieste di mutui». Ha concluso: « Ora che si tratta di risalire la china congiunturale, l'economia italiana ha bisogno che tutti uniscano gli sforzi nella stessa direzione. Speriamo che il buon senso e la concordia prevalgano: Il maggior benessere raggiunto nell'ultimo decennio è tutt'altro che al limite delle nostre possibilità». La Cassa Integrazione, che in dicembre aveva pagato per Torino e provincia 5 milioni di ore, è scesa a 4 milioni di ore in gennaio, a 2 milioni e mezzo in febbraio, ad un milione e mezzo in marzo. Gli iscritti nelle liste di collocamento, in tutta la provincia, erano 36.200 in gennaio, 36.000 in febbraio, 35.500 in marzo (di cui 17.500 a Torino). Gli « avviamenti al lavoro » sono lievemente aumentati: 2 mila in gennaio, 2500 in febbraio, 3 mila in marzo (restia- ssmpnronmI(sPldttccmfi8'qdmzcl—tpmesBpn VEDERE IN 18" PAGINA : Altre notizie della cronaca mo però a circa la metà ri¬ spetto al marzo dell'anno scorso). <I disoccupati — si afferma — non sono molti anche perche parecchi immigrati tornano ai paesi d'origine. Ma chi resta senza lavoro diffìcilmente oggi trova un posto». Indicazioni positive emergono dalle richieste di finanziamenti per impianti industriali. Il Mediocredito Piemontese (l'Istituto formato da un consorzio di banche, tra cui il S. Paolo, la Cassa di Risparmio, la Banca di Novara, le Casse di Risparmio Piemontesi e altre banche di Torino) prosenta nel suo bilancio le seguenti, cifre: primo trimestre 1964 concessi finanziamenti per 4 miliardi; secondo trimestre '64 finanziamenti per 3 miliardi 840 milioni; terzo trimestre '64, un miliardo 567 milioni; quarto trimestre '64, un miliardo 846 milioni. Nel primo trimestre di quest'anno i finanziamenti concessi dal Mediocredito sono risaliti a 2 miliardi 769 milioni. « E' bene sottolineare — ci è stato dichiarato — che si tratta di finanziamenti a piccole e medie aziende per nuovi impianti o ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti. Non vengono concessi crediti per il normale esercizio ». Operano in questo settore anche l'I.M.I. e sezioni della Banca del Lavoro, del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli. n presidente del S. Paolo prof. Jona ci ha fornito alcune indicazioni: « Si notano dei movimenti sporadici, non generalizzati. Direi die oggi c'è una piccola ripresa di speranza e che la gente appare meno preoccupata. Il mercato delle nostre obbligazioni è migliora to. C'è un'intensificazione di richieste di mutui per l'edilizia ». Sintomi confortanti sono messi in rilievo dal vice-presidente della Cassa di Risparmio dott. Nesi: « C'è una maggior richiesta di finanziamenti a medio termine da parte di piccole e medie aziende. Si può affermare che gli imprenditori ricominciano a pensare agli investimenti perdio si sono resi conto che è necessario migliorare gli impianti». Il segretario della Camera del Lavoro dott. Garavini ni ha detto: <Non ritengo che siano rilevabili veri e propri sintomi di ripresa perché si tende a realizzare un assestamento a più alti livelli di rendimento del lavoro ed a più bassi livelli di occupazione. Cioè aumentano i ritmi di lavoro, diminuisce l'occupazione e si esercita una pressione negativa sulle retribuzioni ». Pur sottolineando gli stessi problemi che assillano il mondo del lavoro, il segretario della Cisl Genisio ha aggiun¬ to: € Sintomi di ripresa si cominciano a intravvedere: aumentano le richieste di mutui per rinnovo di macchinari ed ampliamento degli impianti e ciò non potrà che determinare, sia pure in un secondo tempo, un aumento dell'occupazione. I tentativi di ridimensionare le aziende attraverso riduzioni di personale non hanno più l'aspra gravità dell'anno scorso e del primo periodo di quest'anno ». Il segretario della Uil Ratto è stato esplicito: «71 ritorno della Fiat a I,S ore b un fatto concreto che c andato oltre le più rosee previsioni. Da qualche tempo siamo passati da una situazione estremamente grave a un andamento meno pesante. C'è senza dubbio qualcosa che si muove».

Persone citate: Garavini, Genisio, Gurgo Salice, Nesi

Luoghi citati: Torino