Rievocati 163 patrioti fucilati alla «Benedicta» ed a Voltaggio

Rievocati 163 patrioti fucilati alla «Benedicta» ed a Voltaggio L« "settimane! di sangue,, della P»M|na 1944 Rievocati 163 patrioti fucilati alla «Benedicta» ed a Voltaggio La lunga catena di stragi sui monti fra Genova ed Alessandria - Durante il rastrellamento nazifascista 300 giovani vennero catturati e deportati in Germania: ben pochi tornarono a casa - Gli eccidi commemorati ieri con solenne cerimonia (Nostro servizio particolare) , Voltaggio, 19 aprile, tIl lunedì della Pasqua 18441ftsi concludeva a Voltaggio la tragica settimana ili sangue per le formazioni partigiane che operavano nella zona del monte Tobbio, tra le Provincie di Genova e Alessandria: la brigata militare autonoma i dvlVgr< Alessandria >, comandata dal ccapitano Carlo Orlino ( Italo) j de la tersa brigata garibaldina s< Liguria >, agli ordini di' Edmondo Tosi (Ettore). Cen-'ntosessantatrè partigiani cari-iadero sotto il fuoco dei nazi- nfascisti, altri trecento tur ono ddeportati in Germania, da do- Dve ben pochi tornarono a casa, nLe vittime di questa «setti-Idmana di sangue > sono state gsolennemente ricorriate stamane con una cerimonia nel quadro delle manifestazioni per il ventennale della Libri aziono. tdp Il 4 aprile 1944, migliala di tedeschi, appoggiati da reparti fascisti, da bersaglieri, con artiglieria pesante, iniziavano un dieta vasto rastrellamento. Tre co-Jlonne si dirigevano, attraverso Voltaggio, i laghi della Lava- gnina e le Capanne di Marca-Irolo verso 11 colle della Bene 'dove dopo combattimenti avvenne una delle più terribili stragi della storia della Resistenza. Novantasei partigiani no trucidati alla Benedicta: 14 a Masone; 13 a Passo Mezza no; 7 a Isoverde; 17 al Passo del Turchino; 16 a Voltaggio, Di questi ultimi quattro Bra no carabinieri della stazione di Busalla che avevano rag giunto sulle montagne 1 par- tigia.nl, sei ex-militari meridionali e sei giovani liguri e piemontesi. A Voltaggio i sedici parti- 4 giorni dijfuro-! giani vennero fucilali il Sabato Santo, 8 aprile, e la Paquetta, lunedi 10 api-ile: il più giovane era il diciottenne Giacomo Repetto, di Vnltnggin, Il più vecchio il carabiniere Guido Taddei, di 24 anni, da Levante. Una donna del paese, la signora Caterina De Grcgori, fu l'unica testimone della strage: assistette, nascosta dietro il muragliene della ilanda vicina al camposanto, dove ' martiri erano stati condotti, alla confessione e quindi alla fucilazione dei due gruppi di partigiani. i tedeschi minacciarono di distruggere il paese se non si fossero costituiti gli alivi parigiani del luogo sfuggiti alla strage. Ventinove giovani, tra diciannove e i ventini anni, ai quali era stata promessa clemenza, si consegna tono e vennero deportati a Mauthausen e Gusen, da dove non fecero più ritorno. Dei trentacinque giovani di Voltaggio delle classi 1923, 1924 e 1925 trentatré persero la vita nslla lotta per la libertà. Il sacrificio di questi martiri è stato ricordato stamane nel corso della cerimonia di Voltaggio, alla, presenza di autorità civili e militari, di expartigiani, di familiari dei Caduti. Dopo la Messa nella chiesa parrocchiale rio! paese si è formato un corteo che. ha deposto corone sulle lapidi ricordo nell'atrio del Municipio e al cippo eretto dinanzi al camposanto. Qui ha tenuto la commemorazione ufficiale Lelio Speranza, del Corpo Volontari della Libertà di Savona, già comandante di formazioni partigiane autonome delle Langhe. < Ci simno raccolti — ha rietto Speranza — In questi luoghi, in una sincera fraternità di spirito con i caduti che hanno irrorato col loro sangue queste vallate, nella ferma volontà di von tradire il loro sacrificio, di continuare l'opera di cui hanno gettato le basi*. f. m.

Persone citate: Carlo Orlino, Caterina De Grcgori, Giacomo Repetto, Lelio Speranza, Taddei