Psi e psdi respingono l'invito dei comunisti

Psi e psdi respingono l'invito dei comunisti iVon c'è alternativa al centro-sinistra Psi e psdi respingono l'invito dei comunisti Longo aveva proposto di fermare una nuova maggioranza - De Martino e Orlando rispondono che l'impossibilità di un dialogo dipende dal totalitarismo del pei (Nostro servizio particolare) Roma, 17 aprile. Dopo i socialisti, anche i socialdemocratici (con un articolo dell'on. Orlandi) rispondono oggi negativamente al segretario del pei Longo che ha prospettato la liquidazione del centro-sinistra come la premessa necessaria alla formazione di una nuova maggioranza nella quale le forze di sinistra (comprese quelle comuniste) si muovano unitariamente. « Un rcntro-sinistra che presenti di nuovo solo la partecipazione dei comunisti — hanno replicato i socialisti — non è certo quel che si possa cliiamare una alternativa o una nuova maggioranza ». 11 centro-sinistra « ha una dimensione ben definita, quella che gli viene dall'agire sulle cose, mentre i comunisti non sanno operare neppure per sgombrare il passo da quelle insufficienze e contraddizioni profonde che li allontanano dal terreno della democrazia ». <La incomunicabilità tra le forze della sinistra — dichiarano oggi i socialdemocratici — non può essere imputata al psi o al psdi: va imputata alla natura totalitaria del partito comunista». Il problema attuale, secondo l'on. Orlandi, non è quello di trovare una comunicabilità con i comunisti, ma tra le forze della sinistra democratica, sul piano sindacale e politico, su base nazionale e locale. C'è, in questo senso, una indicazione del segretario socialista on. De Martino di formare liste elettorali unificate fra psi, psiup e psdi, ma essa non sembra opportuna ai socialdemocratici. <A parte il fatto che il psiup fa una politica totalmente diversa dagli altri due partiti — ha detto oggi l'on. Preti — e c/te pertanto una lista unica con quel partito sarebbe un controsenso politico, c'è anche da tener conto che le liste unite fra più partiti sono assai difficili da realizzare e creano quasi sempre il problema del furbi e delle uittime ». Secondo Preti, sarebbe meno diffìcile realizzare entro il 1966 l'unità socialista con la t-orwergenza tra i due partiti ed altre forze affini. Tale convergenza dovrebbe essere realizzata subito dopo i con gressi del psi e del psdi che avranno luogo nel prossimo autunno. « A mio avviso — conclude Preti — quelli che nella base del psi odiavano i socialdemocratici se ne sono usciti al novanta per cento. Ora la polemica contro il psdi viene fatta solo da elementi intellettuali a cui non credo si possa attribuire largo seguito». f. d. 1. PDnGatPzenapslagnpllfmFpscvaDltpUu

Persone citate: De Martino, Longo, Orlandi, Preti, Secondo Preti

Luoghi citati: Roma