Nessuna traccia dopo un mese dell'assassino di Alessandria

Nessuna traccia dopo un mese dell'assassino di Alessandria Nessuna traccia dopo un mese dell'assassino di Alessandria Il duplice crimine di S. Salvatore Monferrato avvenne il 16 marzo Decine di interrogatori, molti sospetti e indizi ma finora l'uccisore è ignoto (Dal nostro inviato speciale) S. Salvatore Monf., 16 aprile. E' trascorso un mese dal duplice delitto di S. Salvatore Monferrato, da quando il 16 marzo — nella cucina di cascina Noceto — furono rinvenuti i cadaveri dell'agricoltore Mario De Giorgìs di 45 anni e della madre Irene Torra di 77, assassinati, e non una sola traccia valida è stata trovata per giungere alla soluzione del * giallo ». Finora ogni tentativo di dare un volto all'uomo che con ferocia, ucciso il De Giorgis, ne massacro la madre, è caduto nel nulla. Secondo gli inquirenti il delitto fu compiuto per vendetta, da un individuo ben deciso a sopprimere le sue vittime, oppure da una persona che era conosciuta a cascina Noceto e non poteva allontanarsi col dubbio di aver lasciato in vita testimoni pericolosi. Se non si tratta di vendetta quale altro movente può aver spinto l'assassino a massacrare i due agricoltori? Si è par¬ lato di rapina, ma l'ipotesi appare quasi certamente da scartare; rimarrebbe l'interesse; la necessità, per l'omicida, di portar via dalla casa delle sue vittime un documento compromettente (si pensa che De Giorgis facesse prestiti) la prova di un debito che egli non poteva saldare: per farlo, il debitore non avrebbe esitato ad uccidere. Vendetta o Interesse sono quindi i due moventi più probabili. Chi avrebbe potuto nutrire rancori verso le vittime, o quanto meno verso il De Giorgis? Chi potrebbe essere il debitore? I sospetti, 1 dubbi degli inquirenti sono molti, alcuni anche fondati; ma mancano le prove. Inutilmente le indagini sono proseguite per un mese: il punto della situazione è stato fatto ancora stamane in un incontro degli Inquirenti col sostituto procuratore della Repubblica dott. Parola; tutte le piste sono state battute, decine di persone sono state interrogate, e r e o , e e i , e r t. o e, gli elementi più sospetti hanno subito minuziosi controlli. Due di costoro, gli operai veneti Aldo ed Alessandro Capuzzo di 40 e 21 anni, padre e figlio, sono stati fermati per otto giorni, hanno anche reso confessione. Alla fine il gio vane ha dovuto essere scarcerato per mancanza di elementi sufficienti a provare la sua responsabilità; il padre è stato ricoverato in manicomio per squilibrio mentale. Potreb be essere un simulatore, potrebbe aver commesso il fatto e cercare ora di trarre in Inganno gli inquirenti simulando la pazzia. Spetterà al perito psichiatra prof. Biase! dare una risposta. Tutto II rimanente delle indagini è stato senza risultati pratici: gli inquirenti — anche per la reticenza e l'omertà di quanti a S. Salvatore sanno qualcosa — sembrano giuntad un punto morto. Forse iferoce assassino di caseinaNoceto rimarrà senza volto, i. m.

Persone citate: Alessandro Capuzzo, De Giorgis, Irene Torra, Mario De Giorgìs, Parola

Luoghi citati: Alessandria