«Ho ammirato Jayne Mansfield solo al cinema» dice l'ex ministro Stranss accusato dallo «Spiegel»

«Ho ammirato Jayne Mansfield solo al cinema» dice l'ex ministro Stranss accusato dallo «Spiegel» Tutta la (ite l'in a ili a si appassiona alle piccanti «rivelazioni» L'attrice, secondo la rivista, venne «pregata» da una società americana di tenere compagnia all'uomo politico tedesco durante un viaggio negli Stati Uniti - Strauss querela il direttore del settimanale e chiede 15 milioni di lire per danni morali: «E' un tentativo di diffamazione politica» dichiara - Lo Spiegel rinnova le accuse e afferma: «Abbiamo i documenti» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 8 aprile. L'ex ministro della Difesa tedesco, Franz Josef Strauss, è stato accusato dalla rivista Spiegel di avere avuto nel '60 un « party intimo » con l'attrice americana Jayne Mansfield in una villa di Beverly Hills, in California. L'uomo politico ha dato ordine al suo avvocato, Guenter Ossmann, di smentire le « rivelazioni ». « Il signor Strauss ammira molto la signora Mansfield — ha detto oggi durante una conferenza stampa a Monaco di Baviera l'avvocato Ossmann — ma non ha mai avuto il piacere e l'onore di venirle presentato. Egli la conosce soltanto attraverso fotografie e film». Le affermazione dell'editore- direttore del settimanale Spiegel, Augstcin, secondo le quali Jayne Mansfield sarebbe stata « ingaggiata» dalla fabbrica americana di aerei tLockheed» per tenere compagnia all'allora ministro della Difesa della Repubblica federale, sono state definite dall'avvocato, a nome di Strauss, una « pura invenzione » e un « tentativo di diffamazione politica ». Le accuse sarebbero dirette ad impedire che Strauss, presideìite del partito cristiano-sociale bavarese, venga rieletto durante l'assemblea generale di sabato prossimo. Il partito cristiano-sociale si è schierato decisamente dalla parte di Strauss. In una dichiarazione viene detto che le «in sinuazioni dell'editore di Spie minciò con le accuse di inettitudine lanciate dallo Spiegel al ministro della Difesa di Adenauer. Questi rispose accusando lo Spiegel di violazione di segreti militari e di alto tradivi! nto, ordinando la perquisitone dei locali del settimanale, ii sequestro di documenti e l'arresto di alcuni membri della redazione, tra e - citi lo stesso Augstein. Lo scandalo fu clamoroso, e Strauss fu estromesso dal governo. La causa per violazione di segreti di Stato è ancora in fase istruttoria. Lo Spiegel cominciò da allora ad attaccare regolarmente Strauss, nella vita pubblica e in quella privata, raccogliendo materiale ed accusandolo di corruzione. Strauss sporse querela per diffamazione: la causa si discute in questi atomi a Monaco di Baviera. Nel tentativo di porre fine una volta per sempre alla lite tra i due nemici mortali, la quale nuoce al buon nome della Germania, il presidente della Corte di Monaco ha proposto un compromesso. Strauss si è dichiarato pronto ad accettare, alla condizione che Augstein si impegni a rimangiarsi le accuse e a rendere pubblica la sua rinuncia nel prossimo numero dello Spiegel. In cambio, il deputato avrebbe rinunciato alla richiesta di danni per 15 milioni di lire e si sarebbe anche assunto le spese processuali. Augstein ha respinto il compromesso, ha risposto con un secco « no » ed è passato al contrattacco, presentando un dossier segreto di 7J pagine dattilosoritte che rivelerebbe attività illecite di Strauss quando era ministro della Difesa. Tra le diverse accuse che gli si muovono, quella citata di avere avuto un «party intimo» con la Mansfield, «lesivo per il buon nome del governo fede rale », di avere richiesto più volte, in trasferta all'estero compagnia femminile, di avere intascato ogni mese privata mente, come ministro, 5 mila marchi (circa 800 mila lire) che non gli competevano, di avere cercato di comperare una villa ad Ascona, in Svizzera, per circa 2lt0 milioni. Le accuse sono state oggi controbattute dall'avvocato di Strauss, il quale ha chiesto che Jayne Mansfield venga convocata a Monaco « per difendere la propria onorabilità», e ha citato le testimonianze di persone le quali — secondo lo i Spiegel» — avrebbero procurato compagnia femminile a Strauss. Una di costoro, l'albergatore austriaco Jahn, proprietario di un ristorante al <Waldorf Astoria» di New York, che, secondo lo « Spiegel » avrebbe mandato una donnina allegra nell'appartamento di Strauss una notte del 1059, ha dimostrato di essersi recato negli Stati Uniti per la prima volta quattro anni più tardi, nel 1963. Un altro, il presidente degli industriali bavaresi, Rodenstock, ha negato di avere sovvenzionato mensilmente con 120 mila lire l'ex ministro della difesa. La causa continua, ma nessuno è in grado di prevedere come potrà terminare. I due avversari sono documentati e non sembrano disposti, al punto in cui sono giunti, a cedere t. S. L'attrice americana Jayne Mansfield citata dal settimanale « Der Spiegel» (Telef.) gel sono una maleodorante bu già». Anche l'opinione pubbli ca bavarese — come si è visto ieri nell'aula dove viene di scussa la causa per diffamazione intentata da Strauss ad Augstein — è a favore del deputalo cristiano-sociale, Strauss e il suo avvocato sono stati più volte applauditi. An che diversi testimoni, più meno coinvolti dalle accuse d Augstein, hanno segnato con le loro deposizioni, punti a favore del querelante. Strauss ed Augstein sono in lite da anni. La vertenza co- «Ho ammirato Jayne Mansfield solo al cinema» dice l'ex ministro Stranss accusato dallo «Spiegel» L'ex-ministro tedesco della Difesa, Josef Strauss (Tel.)