L'algerina ternata nella casa del delitto racconta ai giudici come uccise l'amante di Antonio Antonucci

L'algerina ternata nella casa del delitto racconta ai giudici come uccise l'amante Sopralluogo della Corte in un alloggetto di Sanremo L'algerina ternata nella casa del delitto racconta ai giudici come uccise l'amante Confusi particolari sulle conclusioni della tragica lotta - Una compagna di cella dell'imputata afferma che aveva continuamente degli incubi urlando "Lascia stare il coltello" - Favorevole alla donna la perizia necroscopica - Oggi le richieste del P. M. (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 8 aprile 'L'esame testimoniale. nel processo a carico dell'algerina Hafsa Hamid imputata dì omioidlo volontario per avere ucciso con una coltellata al cuore il suo amico Fernando Laszarin, si è chiuso nel pomeriggio di oggi con un sopralluogo della corte nella casa del delitto. Sappiamo già che si tratta di un appartamentino in via Galilei ni, moderno, composto di una camera matrimoniale, cucina, bagno. Arriva per prima la Hamid che è colta da una crisi di pianto. Dice: « Era così bello, qui... » e ricorda accoratamente il suo arrivo a Sanremo, quando, sprovvista com'era di quattrini, trascorse la, prima notte con la sua bambina nata da poco sotto l'arco di un ponte. Va detto che le era stato offerto di vivere per un certo tempo in un istituto, insieme con la taccola ma lei aveva risposto che aveva orrore di «restare chiusa». Il presidente della corte, dr. Pttravagno, la interroga per prima. L'appartamentino, occupato oggi dalla signora Fisa \hbati con sua figlia, è rimasto inalterato nella sua struttura ma c'è (inalche modifica nell'ammobiliamento. Ad esempio, nella cucina, su una parete vi è un attaccapanni. Un tavolinetto, sempre. In carina, leggermente più arando di quello che c'era allora. Il resto conta poco. L'essenziale è la cucina Essa misura. .1 metri e SO di lunghezza e 2 metri e trentasei nel suo punto più largo. E' pfess'a poco in questi due metri e .16 che si svolse il dramma. Riassumiamolo nrlla fase finale. Il Lazzarin entra in casa verso le tre del 3 aprile t084. Ha già prima litigato con la sua amica, poi sembra che abbia litigato con nemici politici, dimodoché è assai nervoso. Ha portato delle paste e una bottiglia di vino. « Sembra » che tiri fuori di tasca un coltello. Quel coltello. Un altro t Non si sa di preciso. « Sembra » che con questo coltello egli minacci, per lo meno a parole, la Hamid ohe, dopo avere dato uno schiaffo alle paste si precipita nella camera da letto dove giocano ai dadi la sua amica Anna Fichi, il marito di lei Mario Tardloli e. l'amante, di lei Bruno Costamagna. E' furibonda Dice, press'a poco: < Ma guardate un po' che questo scalmanato mi minaccia con il coltello anche a casa mia. Vado dalla polizia... » e, vesti tasi, fa per uscire. Suda por ta, l'amico la ferma dicendo x Vieni qui che devo parlarti... ». Presidente — La prese per un hrarcio? rfclsdcrdèacvcrpratgchddImputata — Non ricordo. / due. si siedono al tavolo\|che è appoggiato ad una pa-\ rete, con le spalle rivolte alla finestra. L'amico parla. Di che cosaf E' geloso. E sottolinea la sua gelosia prendendola a schiaffi. Lei si alza e retrocede sino alla parete che è oggi con l'attaccapanni. Si alza pure lui e. le va addosso e brandendo il coltello, dice: < Questa è la volta che ti ammazzo!». Presidente — Il coltello lo aveva nella mano sinistra? Imputata — Si. Sappiamo già che lei reagì con un calcio al petto o al ventre, in seguito al quale il coltello volb via e andò a finire sul tavolo che si trovava però alle spalle dell'aggressore. Il presidente non trova affatto naturale questa traiettoria e vorrebbe che la Hamid gliela spiegasse. Lei risponde che non ha veduto nulla, ma ha soltanto sentito il rumore della caduta. Si. scusa, quindi di non saper meglio illustrare il fatto perché parla male, l'italiano. Presidente — Lei lo parla benissimo per chiarezza di lingua, grammatica e sintassi; magari tutti gli italiani lo parlassero come lei. Inferocito dal calcio, il La zarin, con la destra prende la \Hamid per i capelli e con l'ai \tra, a taglio, la percuote sul collo. Come mai lei non grida aiuto? Per non avere un comportamento da femminuccia. Lei è «un militare». Si dibatte però e un certo momento, del quale lei non sa, spiegare la progressione, si trova con le spalle all'altezza del coltello, sempre nella terribile posizione di presa per i capelli dall'uomo chino su di lei e che continua a picchiarla. Le sembra che, a un tratto, egli allunghi la mano per impadronirsi del coltello, ma lei annaspando dietro di sé lo « incontra » prima di lui, sene impadronisce e tira il colpo con tutta la sua forza. In sostanza, il sopralluogo non ha portato nessun chiarimento al processo. Il Lazzarin per impadronirsi del col fello avrebbe dovuto scavai rare il corpo di lei con (a mano sinistra, sia pei'ché mancino, sia perché l'altra era occupata a tirarle i capelli. Egli era alto un metro e. SO contro un metro e 80. La minaccia poteva considerarsi ^imminente e grave» da giustificare una reazione così violentai Udremo domani le conclusioni del P.M. dott. Antonino Salzo, dopo la parte civile. In mattinata sono stati '/.diti gli ultimi testi su circostanze più o meno secondarie. Com'era il carattere del Lazzarin, com'era quello di lei. La rondetenuta Caterina Anfossi ha raccontato che per parecchie notti la Hamid era colta da incubi e gridava: «Nando, butta vìa il coltello, non mi uccidere ». Di .giorno ripeteva con aria allucinata: «Ho v'o¬ liuto bene a quest'uomo, stsedfslssi\ so quello che » successo ». La prof. Lia Petroselli delia. «Priteziove della, giovane» ha detto che la. Hamid sembrava propensa a cambiar vita ma si fece vedere una sola volta e poi più. Importante, la deposizione del prof. Giacomo Roverio che fece l'autopsia del Lazzarin. Il corpo della vittima non presentava lividi di colluttaziov. Un'escoriazione alle spalle di li em. per li era dovuta olla sua caduta dopo il colpo. Questo fu inferto dal basso verso l'alto con l'impugnatura dalla parte, rovesciata del palmo della mano. E fu un colpo «netto, preciso, deciso» un vero e proprio « colpo di ouerra». Per la sua traiettoria, anche se non avesse raggiunto \il cuore, sarebbe stato mortale. I Antonio Antonucci L'algerina Hafsa Hamid sta piangendo durante il sopralluogo nella casa del delitto a Sanremo (Telefoto)

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