Per sette ore aerei americani attaccano oltre il 17° parallelo di Igor Man

Per sette ore aerei americani attaccano oltre il 17° parallelo Per sette ore aerei americani attaccano oltre il 17° parallelo Colpiti convogli ed obbiettivi militari lungo un tratto di 200 chilometri • Scarsa reazione della contraerea; nessun «Mig» si è levato in volo - Conclusa la sanguinosa battaglia presso Saigon: forti perdite tra i guerriglieri, che si ritirano nella giungla - Sarà fucilato uno dei terroristi che attentò all'ambasciata degli Stati Uniti n i (Dal nostro inviato speciale) Saigon, 7 aprile. I Dalle 9 del mattino fino alle i e mezzo del pomeriggio la aviazione americana ha attaccato senza tregua nel Nord Vietnam la camionale numero 1, dal 17° parallelo all'altezza di Vinh, sul 18", lungo un tratto di 200 chilometri. Il portavoce della Marina ha det-to ai giornalisti che si è trattato di una «ricognizione armata > condotta da trentacinque fra jets ed aerei a turbina, decollati dalla Goral Sea, con la scorta di una ventina di caccia. Gli apparecchi hanno colpito la rotabile in ondate successive, lanciando razzi, spezzoni e napalm: sono stati attaccati obiettivi militari al margini dell'arteria, nonché convogli in movimento. Non eccessiva la reazione contraerea, nessun Mig avvistato; tutti gli apparecchi impiegati nella missione hanno fatto ritorno. Sul Nord Vietnam continuano le incursioni ed i bombardamenti su obiettivi più prossimi ad Hanoi, nel Sud vengono segnalati movimenti di considerevoli reparti nemici nella regione intorno a Kontum (Vietnam centrale); nel delta del Meltong la battaglia, durata tre giorni, di Chuong Thien si è conclusa, essendo il nemico riuscito a sganciarsi. Si è combattuto aspramente con l'impiego di un elevato numero di soldati, di mezzi lluviali, di aerei ed elicotteri In una zona tutta canali e paludi Il bilancio delle perdite è considerevole da una parte e dall'altra: i guerriglieri hanno lasciato sul terreno 276 morti e due cannoni, sei mitragliatrici, dodici mitragliatori, due mortai, tre bazooka e numerose armi Individuali, i prigio nieri sono trentatré, tra cui alcuni graduati e, pare, un commissario politico. Da parte governativa si lamentano venti morti, tra cui sei americani novantaquattro feriti, tra cui quattro americani, uno Skyraider abbattuto, due elicotteri distrutti, due mezzi da sbarco gravemente danneggiati. Reparti nemici sono segna lati a venti miglia da Cantho centro principale della regione del Delta, dove immediatamente sono state dirottate le trup pe tenute di riserva per Chuong Thien. La battaglia testé conclusasi e la presenza segnalata In diversi posti dreparti guerriglieri starebbe a smentire l'allontanamento deilo unità comuniste dal Delta Comunque sia, una cosa è chiara: il nemico fino a questo momento non cerca l'iniziativa, ma la subisce. Dove invece la mantiene, e potrebbe anche intensificarla, come si teme, è nella tattica di disturbo, che comprende il terrorismo: un po' da tutte le province vengono segnalati at ti di sabotaggio ed attentati dinamitardi. Nei più importanti centri abitati, la polizia è mobilitata alla caccia dei commandos delle squadre suicide. A Danang durante la notte sono state arrestate 149 persone nel corso di un rastrellamento eseguito casa per casa. E' stato il terrorista Le Dan, catturato giorni fa, che ha messo la polizia sull'avviso: i dinamitardi dovevano far saltare un hotel occupato in massima parte da americani. Al contrario di Le Dan, la cui esecuzione è stata rinviata avendo egli deciso di parlare il terrorista Tran Van Hai uno dei due protagonisti dell'attentato all'ambasciata americana in Saigon, non apre bocca. Presto sarà processato e fucilato nello stesso giorno. Il suo letto nell'infermeria è circondato notte e giorno da poliziotti, per evitare che i suoi compagni lo sopprimano; un ribelle riuscito ad introdursi nell'ospedale la sera stessa dell'esplosione fu fermato in extremis. Igor Man

Persone citate: Tran Van

Luoghi citati: Cantho, Hanoi, Kontum, Nord Vietnam, Saigon, Stati Uniti, Vietnam