Rapinano la banca dopo aver chiuso impiegati e clienti in uno stanzino
Rapinano la banca dopo aver chiuso impiegati e clienti in uno stanzino Rapinano la banca dopo aver chiuso impiegati e clienti in uno stanzino A Settimo Milanese - Il «colpo» contro la Banca Popolare di Milano - I due banditi, armati, si sono impossessati di due milioni e sono fuggiti con un'auto impiegati e i due clienti in uno stanzino si sono impadroniti di due mlllonl: poi sono ,u««itl' . 11 «colpo» è stato compiu to °Bgi poco prima di mezzo" S'orno alla cascina Olona, fra- ztone di Settimo Milanese, nel- „ agenzia della «Banca Popò !are dl M'Iano», che si trova un antlc0 V*^™ a> nume ro 10 dì, v,ia Gramsci in cui come 81 le^e su una lapide (Dal nostro corrispondente) Milano, 6 aprile. Due giovani banditi armati hanno assaltato una banca e dopo aver rinchiuso 1 quattro soggiornò nel 1859 l'impera¬ •miiiiiiiiiilliiliiiiiilliiimiiniimiim mi tore Luigi Napoleone l'indoma-1 ni della battaglia di Magenta. La strada è poco frequentata; 1 carabinieri più vicini si trovano a Settimo Milanese. I rapinatori sono giunti a Cascina Olona su una «Flavia coupé» azzurra, targata Milano 929740 (che è poi risultata rubata al signor Alberto Bianchi, abitante a Milano in via Console Marcello 18) e hanno percorso lentamente le vie del paesino passando più di una volta davanti alla Banca. Alle 11,45 la porta si è spalancata e sono comparsi due uomini sui 25-30 anni: uno por¬ tava soprabito grigio di foggia militare, cappello scuro e occhiali neri; sul viso aveva un fazzoletto bianco trattenuto da due cerotti; l'altro, più piccoloindossava un impermeabile color nocciola e aveva sottobraccio un involto. Di qui ha estratto una grossa pistola a tamburo, vecchia e arrugginita; l'altro lo ha imitato con una «Smith and Wesson» tirata fuori dalla tasca del soprabito«Fermi tutti, se no ve spacco er core », ha urlato il bandito che era entrato per primo con accento romanesco. In quel momento nell'agenzia smii iimmimiiiiiiiiiiiiiiiii i trovavano sei persone. Il direttore dott. Eugenio Cucchi di 36 anni e tre impiegati: il cassiere Genesio Galeazzi di 36 anni da Magenta: Emilio Mettica di 33 anch'egli da Magenta e Sergio Pittoni di 28 che abita a Milano in viale Lanzoni 4, e due clienti, gli industriali Rodolfo Grossi e Alberto Villa, che stavano scontando alcuni effetti bancari. All'intimazione di alzare le mani tutti hanno obbedito. I rapinatori ne hanno approfittato per dare altri ordini e portare rapidamente a termine il colpo. Si è capito subito, però, che si trattava di banditi alle prime armi: tremavano e la loro voce tradiva l'emozione. Il direttore, gli impiegati e i clienti sono stati fatti entrare in uno stanzino senza luce e rinchiusi a chiave. Poi i banditi si sono impadroniti del denaro che si trovava alla cassa, sul banco e nei cassetti (oltre due milioni, in tutto) risparmiando la cassaforte dov'erano custoditi altri 10 milioni in contanti. Subito dopo i due banditi hanno guadagnato l'uscita, ri salendo a bordo della « Flavia coupé » che attendeva a mo tore acceso, e sono partiti a tutta velocità. E' stato accertato che, durante la rapina, al volante non era rimasto nes suno, mancava cioè il terzo uomo, come nella famosa «ban da del lunedi». E' stato lo stesso direttore a dare l'allarme; le auto della polizia sono partite a sirene spiegate per Settimo Milanese che si trova a 12 chilometri da Milano. Sono stati anche disposti immediatamente posti di blocco, ma fino a stasera purtroppo, senza esito. Sul luogo della rapina sono intervenuti immediatamente funzionari della Squadra Mo bile e i carabinieri di Milano Le indagini sono state aperte e si sono fatte via via incal zanti. Sono stati interrogati tutti i testimoni, e tra questi anche il macellaio Enrico Mac cagni, che ha il negozio ac canto alla banca, e che già al le 9,30 aveva notato due sco nosciuti, con la « Flavia coti pó », aggirarsi attorno all'agenzia della Banca Popolare L'auto dei banditi è stata ri trovata stasera a 150 metri dal a n a , ; a a . n sii casello d' Po'0 g. m. ctlrnrndcldtrdmlvpnfvmmillimi i i miimmiiiiiiiimiiiiiii trdc3MgcLiAscmrttccplnetlidlsttmhsc L'ingresso dell'agenzia bancaria subito dopo la rapina presso Milano (Tel. A. P.)
Persone citate: Alberto Bianchi, Alberto Villa, Emilio Mettica, Eugenio Cucchi, Genesio Galeazzi, Gramsci, Luigi Napoleone, Sergio Pittoni
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