A ventun anni dalla fucilazione del primo Comando militare CLM

A ventun anni dalla fucilazione del primo Comando militare CLM Domani la solenne commemorazione A ventun anni dalla fucilazione del primo Comando militare CLM Un discorso del sindaco al Martinetto rievocherà il sacrificio del gen. Perotti e dei suoi compagni - Disposizioni del Provveditore per la rievocazione del 25 aprile in tutte le scuole: «La cerimonia sarà svolta con nobile solennità» Alle 11,30 di domattina, al Martinetto, il sindaco professor Grosso commemorerà il sacrificio del primo Comando Militare del Cln piemontese: Interverranno le altre autorità cittadine, delegazioni partigiane, una rappresentanza delle forze armate. Saranno deposto corone d'alloro sul cippo che ricorda quella tragica alba di 21 anni fa. Dice la motivazione della medaglia d'oro concessa a Torino: «17 impiccati, S71 fucilati, 1S mila arrestati, SO mila deportati, 132 Caduti, fili feriti in falli d'arme sono il sublime contributo dì sangue o di martirio, sacro patrimonio alle generazioni future, che ha infiorato la dura e radiosa via della redenzione e della libertà ». Gli otto che si commemorano domani, nel quadro delle manifestazioni del ventesimo anniversario della Resistenza, hanno aperto la lunga schiera di quelli che « camminarono sulla linea dell'onore ». Un generale, Giuseppe Perotti: un tenente. Franco Balbis; un operaio. Quinto Bevilacqua; un Impiegato. Giulio Blglleri: un professore universitario. Paolo Braccini: un sottotenente di complemento, Erlch Giachino; un tipografo. Eugenio Giambone: un professionista, Massimo Montano. Diverse fedi religiose e politiche: diversa formazione culturale: esponenti di tutte le classi sociali. Ma con un solo idealo: la lotta per la libertà: e la consapevole, comune certezza dell'utilità del loro sacrificio. Ogni anno, pel commemorare questo gruppo di Caduti, noi ricordiamo tutti quelli che sono morti dopo di loro. ,A Palazzo di Giustizia, dove il Tribunale speciale fascista pronunziò la sentenza di morte, una lapide dice: « Viua l'Italia - risuonò in quest'aula - dal petto di quei condannati - con i quali cadendo l'Italia risorgeva ». * * A conclusione delle iniziative prese quest'anno nelle scuole per celebrare il ventesimo anniversario della Resistenza. 11 ministro on. Gui ha disposto che « particolare rilievo sia dato al glorioso anniversario del 25 aprile ». Il provveditore agli studi, prof. Lama, ha indirizzato un messaggio a presidi, direttori, ispettori dì Torino e provincia: « Nell'ora finale di lezione del 2I> aprile — dice — negli istituti che dispongono dì locali idonei sarà riunita tutta la scolaresca, con l'intervento del corpo insegnante per ascoltare il discorso commemorativo ». Se manca un locale sufficientemente capace, la commemorazione sarà tenuta, nel corso delle normali lezioni, dai professori di storia nelle medie e dai maestri nelle elementari. La lettera del prof. Lama cosi pro-segue: « Tale cerimonia, che sarà svolta con nobile solennità, costituirà il fondamento della manifestazione conclusiva in cui saranno impegnati tutti gli alunni delle medie, consistente nello svolgimento di un tema in classe sul significato storico e morale della Resistenza, considerata come epilogo del processo risorgimentale e come premessa indispensabile per l'instaurazione del nuovo ordinamento democratico ». Il tema, unico in tutte le classi, sarà svolto il 26 aprile. « Cou queste manifestazioni — conclude il Provveditore — la nostra scuola non solo ricorde¬ rà degnamente gli eroi della Resistenza, ma saprà anche realizzare uno dei suol compiti formativi, nel rimeditare l'esperienza, storica della Resistenza, per tradurla in ammnestramento di vita. ».

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