Il tribunale ordina allo Stato Civile di mutare il nome d'un uomo in donna
Il tribunale ordina allo Stato Civile di mutare il nome d'un uomo in donna Il tribunale ordina allo Stato Civile di mutare il nome d'un uomo in donna Le vicende d'un giovane di 26 anni registrato come Carlo all'anagrafe del nostro Comune - «Ma negli anni dell'infanzia l'errore divenne evidente» - Riformato alla leva e costretto ad indossare abiti femminili - La perizia medica e la decisione del magistrato Un giovane di 26 anni ha mutato sesso: il Tribunale di Torino, presieduto dal dott. Germano, ha sancito il cambiamento ordinando le opportune modifiche anagrafiche. Il bimbo era stato denunciato il 13 agosto 1938 al nostro Municipio con i nomi di Carlo Angelo Fernando Maria Folli.', nato da Achille Follis e da Lucia Ronco. Ma, a mano a mano che cresceva, si cominciarono a manifestare delle tendenze femminili: prediligeva le bambole, era di carattere mite e dolce, si trovava a disagio nei giochi rumorosi e violenti dei coetanei. Le prime vere difficoltà si manifestarono dopo i dieci anni. Il piccolo Carlo era stato mandato in un convitto retto da religiosi, che non potevano non notare il preoccupante atteggiamento del ragazzo: si appartava, era silenzioso e chiuso, non fraternizzava con i compagni di scuola. Fu necessario allontanarlo. Durante l'adolescenza, i caratteri femminili si manifestarono con evidenza. Per Carlo cominciò un duro calvario. Racconta: «Mi sentivo una ragazza e mi trovavo a mio agio solo nelle occupazioni femminili. Gli abiti da uomo non mi andavano bene e. cosi vestito, rischiavo occhiate ironiche e commenti beffardi per strada. Fui costretta a trasgredire la legge: per l'anagrafe ero un uomo, ma cominciai a portare abiti femminili. Ora nessuno più si meravigliava, ma una norma di polizia lo proibisce esplicitamente e rischiavo di finire in prigione. Sarebbe bastato che un agente mi avesse chiesto la carta di identità, su cui figuravo come Carlo ». I medici militari, alla visita di leva, riformarono immediata- con ammirazione, un passaporto intestato ai nomi di Carlo, Angelo e Fernando. Qualcuno credeva a uno sbaglio, altri a uno scherzo di cattivo genere. Ad ogni posto di frontiera erano necessarie lunghe e imbarazzanti spiegazioni per proseguire U viaggio. Perciò Carlo decise di assumere anche legalmente la propria identità femminile. Due anni fa, in Belgio, si sottopose a un intervento chirurgico. Poi nello scorso luglio, con l'assistenza dell'avv. Paolo Biggio, presentò al Tribunale di Torino un'istanza per la rettifica dell'anagrafe. I giudici ordinarono una perizia, che è stata eseguita dal prof. Timoteo Nobile, della nostra Università. I risultati sono stati espliciti: il perito ha dichiarato che Carlo Angelo Fernando è una donna, e i giudici hanno accolto il suo responso. Lo stesso pubblico ministero dott. Buscaglino, in udienza, ha concluso la sua requisitoria chiedendo la rettifica anagrafica e il difensore, avv. Biggio, si è associato alla richiesta. Il Comune di Torino, data l'evidenza del caso, non si era opposto. I giudici hanno ordinato all'ufficiale di Stato Civile di mutare i nomi in quelli di Carla Angela Fernanda e di apportare all'atto di nascita tutte le altre necessarie modifiche. Una sentenza rimedia ad un'imbarazzante situazione Carla Follis, 26 anni mente la recluta come non idonea. E nella vita Carlo si scelse la più femminile delle professioni: quella dì ballerina. Attualmente, fa parte di una compagnia francese e risiede a Parigi, ma è sempre In giro per il mondo : il 30 marzo scorso è tornata da una « tournée » a Tokio. <t Viaggiando — racconta — i miei guai si moltiplicarono ». Ora era una bella ragazza prosperosa, con i lunghi capelli biondi sulle spalle. I doganieri si vedevano esibire da questa giovane, che spesso guardavano
Persone citate: Achille Follis, Biggio, Carla Angela Fernanda, Carla Follis, Carlo Angelo Fernando, Fernando Maria, Lucia Ronco, Paolo Biggio, Timoteo Nobile
Luoghi citati: Belgio, Comune Di Torino, Parigi, Tokio, Torino
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