Claire indisposta resta in carcere La Corte decide nuove testimonze

Claire indisposta resta in carcere La Corte decide nuove testimonze II processo per il delitto di Vie Veneto Claire indisposta resta in carcere La Corte decide nuove testimonze Si cerca di rintracciare la lettera scritta da Farouk all'amante il giorno prima del delitto dopo una tempestosa telefonata - Il processo rinviato a venerdì (Nostro servizio particolare) Roma, 30 marzo. L'istruttoria dibattimentale del processo per il delitto di via Veneto deve considerarsi prossima alla conclusione o è suscettibile di ulteriori sviluppi? Se si considerano le decisioni prese oggi dalla Corte d'Assise, dopo sei ore di Camera di Consiglio, nella trentasettesima udienza, è facile intuire che i giudici, chiamati a stabilire come il 18 gennaio 1964 fu ucciso Farouk Mohamed Courbagi, sono ancora assillati da perplessità. Potranno ricorrere ad altre testimonianze e ad indagini all'estero, prima di affermare se Claire Ghóbrial e suo marito Youssef Bebawi, imputati di concorso in omicidio premeditato doppiamente aggravato, sono responsabili entrambi del delitto o se fu uno solo dei due ad abbattere il giovane industriale egiziano con quattro colpi di pistola e a sfregiarlo col vetriolo. Con l'ordinanza, determinata da un gruppo di istanze dei difensori dei due accusati, la Corte ha risposto affermativamente ad alcune richieste, ne ha respinto altre, si è riservata di decidere su alcuni punti, come l'interrogatorio della signorina Gisela Hcnke residente ad Amburgo, che per un anno fu governante in casa Bebawi e che, secondo la Ghobrial, ebbe rapporti amorosi con Youssef. A proposito di questa ragazza, che potrebbe chiarire talune zone oscure incombenti sulla vita coniugale della coppia, 1 giudici hanno detto: < Decideremo se la Henke va 0 no esaminata con la procedura della rogatoria dopo che 1 difensori di Bebawi ci avranno mostrato le lettere che Gisela gli scrisse e che si trovano nelle loro mani ». Non è però certo che gli avvocati Giuliano Vassalli e Pietro Lia, siano disposti ad esibire quella corrispondenza. Codesti documenti dovrebbero servire a dimostrare, che Bebawi, divorziato dalla Gho brial col rito islamico, aveva intenzione di sposare la Hen Ice, con la quale ebbe un in contro a. Stoccarda poco primadel delitto, e che pertanto Youssef non fu spinto all'omicidio, come la moglie sostiene, dalla gelosia per l'amante di Claire. Sabato prossimo il commissario di polizia Salvatore Luongo, dirigente della sezione omicidi della <Mobile» di Roma, dovrà presentarsi col cappotto di Farouk, trovato su di una , poltrona nell'ufficio di Courbagi. Una sequenza di indagini sono state attribuite alla signora greca Artemia Patranti, direttrice del carcere femminile < Averoff » dì Atene, dove i coniugi Bebawi furono arrestati due giorni dopo il delitto. La Patranti, che depose come testimone e non fu favorevole a Claire, dovrà fornire alla Corte notizie particolareggiate sull'espresso che l'imputata, in stato di detenzionemandò al dottor Vincenzo Sucato, della « Mobile » di Romasollecitandolo ad andarla a prendere ad Atene perche de siderava essere interrogata da magistrati italiani. Questa lettera porta la data del 28 febbraio 1964, ma il tini bro postale è del 4 marzo. Igiorno 3 marzo si concluse ad Atene il giudizio per l'estradi zione dei Bebawi sollecitata dalla nostra autorità giudiziaria. La differenza fra le due date può far pensare che l'espresso a Sucato sia stato mandato dopo la decisione degiudici greci favorevoli alla estradizione e non preceden temente. La Patranti, oltre a dire se nel carcere « Averoff » la po sta del detenuti viene censurata, è stata invitata a dar ragguagli per iscritto su duna procura che il 30 marzo 1964 a mezzo di un notaio, la Ghobrial fece in favore deproprio padre Mourad. Claireinterrogata su questo atto spiegò che esso servi alla si stimazione di certi beni fa miliari in Egitto. Il Pubblico Ministero sembra invece deparere che l'imputata abbia delegato il padre ad aprire la casella postale numero 125che ella aveva a LosannaIn tale casella dovette finirl'espresso mandato da Farouk Courbagi alla donna il giornprima della morte, subito do po una tempestosa telefonatin cui l'egiziano le disse « noposso sposarti ». La Corte, accogliendo un'atra istanza della difesa d Claire, ha disposto per il aprile la citazione dell'avvo cato Raflx Makxoud, congiun to dei Ghobrial, che, dopo l'ar resto della donna, si recò aAtene insieme al padre di co stei. Sarà interrogato anche il sgnor Rocco Lodlto, portierdell'albergo « Le Dalle », quale non ha mai deposto. Do vrà dire se Seif Courbagi, zdella vittima, insieme all'archtetto Roberto Misitano si reca cercare la Ghobrial nell'abergo lunedi 20 gennaio 196prusndSlCMgqG prima che il cadavere di Farouk venisse scoperto nel suo ufficio. L'udienza pubblica di oggi è stata brevissima. La Ghobrial non si è presentata perché indisposta. L'avvocato Giuseppe Sabatini, suo difensore, ha parlato brevemente chiedendo alla Corte la citazione dell'avvocato Makxoud, le indagini sul soggiorno dei Bebawi ad Atene e quelle sulle telefonate fra Gstaad e Roma. Delle tre istanze solo la prima è stata accolta. Il processo continuerà v nerdì 2 aprile. Arnaldo Gei-aldini

Luoghi citati: Amburgo, Atene, Egitto, Roma, Stoccarda