Proposta una «mobilitazione tecnologica» per facilitare la ripresa dell'economia

Proposta una «mobilitazione tecnologica» per facilitare la ripresa dell'economia CONGIUNTURA E PROCEDIMENTI SCIENTIFICI Proposta una «mobilitazione tecnologica» per facilitare la ripresa dell'economia La cooperazione dei grandi complessi industriali dello Stato potrebbe rendere più largamente utilizzabili preziose conoscenze minori che spesso restano trascurate - Scambi di informazioni tra le aziende ■ Opportunità d'incoraggiare con facilitazioni fiscali l'impiego di capitali nelle ricerche Per contribuire, nella miura che sarà possibile, a ollevare il Paese dalle atuali difficoltà economiche, viene proposta da qualche parte una « mobilitazione ecnologica ». In tempi facili, negli anni del cosiddetto « miracolo », parve inutile in molte aziende apportare ai processi di lavorazione migliorie idonee a rendere più pregevoli, più ricercati, i prodotti: tanto il consumatore assorbiva agevolmente quel che gli veniva presentato. Oggi i tempi sono diventati difficili, e appunto dalle difficoltà deriva l'esigenza, la necessità di migliorare. Naturalmente queste migliorie, che dovrebbero avere benefici effetti sui costi, sulla qualità, sulla competitività delle merci anche nei riguardi dei mercati internazionali, non vogliono né potranno mai rendere superflui i provvedimenti di politica economica, ma potrebbero esserne un utile e durevole complemento. Prima di esporre come si dovrebbe attuare questa « mobilitazione », giova ri cordare che certe idee attingono valore dal grado di accettazione che incontrano: pensate da chi le tiene per sé o per distratti uditori, rimangono velleitarie; fatte arrivare là dove possono diventare operanti, acquistano peso. Questa mobilitazione tecnologica vorrebbe, almeno in un punto importante, la cooperazione dei grandi complessi industriali dello Stato — Tiri l'Eni — e degli organismi di ricerca di Stato come il Cnen. Ebbene, l'idea è ormai allo studio da parte dei capi di alcuni di questi grandi complessi. I quali grandi complessi (veniamo finalmente al punto), per più aspetti in pospone di privilegio rispetto all'industria privata, e avendo la loro ragion d'essere nel perseguimento di finalità di in teresse generale, sarebbero chiamati a dare il loro con tributo al risanamento del la congiuntura, regalando all'industria privata certi elementi di miglioria tecnologica che fossero di loro segreta spettanza. Sulla natura di questi « regali » sarà bene essere chiari: non si tratta di processi di fabbricazione protetti da brevetti; ma di conoscenze, ciascuna delle quali di limitato rilievo economico, utile ma non essenziale ai fini dell'andamento dell'azienda, una trovataun accorgimento; l'insieme di tutte esse, introdotte nelle industrie, può, senza danno di nessuno, portare un benefizio economico considerevole alla collettività. Eda aggiungere che da noi è un po' nella tradizione politica delle aziende tener segreto quel che, per esempio, oltre Oceano si ritiene utile far apertamente conoscere. Chi ha dimestichezza con la stampa tecnica bene è al corrente della liberalità, con cui gli americani diffondono le loro idee, anche minori; la collaborazionegli scambi di informazione tra le imprese, anche concorrenti, è, presso di loroassai aperta. Qui, per venire alle cositaliane, il dottor Luigi Morandi (cui si deve l'idea della « mobilitazione tecnologica») ha portato l'esempio del Cnen, presso i culaboratori studiosi di prim'ordine hanno elaboratnel corso delle loro ricerchnucleari (che restano di loro spettanza) scoperte peloro marginali (per esempio nel campo della metallurgia e dell'elettronica )queste potrebbero essermesse a disposizione dquelle nostre industrie chne sapessero trarre profitto. Senza dubbio l'idea molto ardita e fin sconcertante; ma di questi tempabbiamo bisogno di medicne forti. La mobilitazione tecnologica si dovrebbe articolarin altri punti, cui dobbiamaccontentarci di accennarCi sono industrie di cui ugerebbe tonificare la qualitper renderle idonee a produrre merci di miglior prgio (e certi indici economci ricavabili dai dati dell'importazione e dell'esportazine, i terms of trades pemettono di individuarlipfvplaci ppu per queste lo Stato dovrebbe favorire l'acquisto di bre vetti esteri (senza preoccuparsi del passivo nella bilancia dei pagamenti tecnici). Si propone di « mandare i ricercatori in fabbrica » per studiare, nel vivo della produzione, le possibilità di miglioramenti. Si ricorda ancora una volta al Governo che il miglior modo per incoraggiare la ricerca applicata è di esentare dalle tasse i capitali impiegati nella ricerca stessa; o di considerare questi capitali alla guisa di « tasse pagate » (in questo modo è stato promosso lo sviluppo della ricerca privata negli Stati Uniti): rimedio efficace questo, ma non congiunturale; i benefici corrispondenti cioè non si possono raccogliere che a distanza di tempo. Didimo Il senatore Robert Kennedy fotografato nello Yukon al campo base ai piedi di Monte John Kennedy cosi ribattezzato in memoria dello scomparso Presidente americano. Robert Kennedy sta ecalando la montagna alta oltre 4000 metri (Telefoto. «A. P. »)

Persone citate: John Kennedy, Luigi Morandi, Robert Kennedy

Luoghi citati: Stati Uniti