Due giovani operai uccisi da una frana mentre scavano la fognatura di Collegno

Due giovani operai uccisi da una frana mentre scavano la fognatura di Collegno Erano giunti dal Meridione appena una settimana fa Due giovani operai uccisi da una frana mentre scavano la fognatura di Collegno 28 e 17 anni - Stavano lavorando in uno scavo poco profondo e sono stati travolti da una frana di 4 metri cubi di terriccio - Il ragazzo rimane con la testa fuori, ma non riesce a respirare perché ha il petto schiacciato -1 compagni scavano con le mani per liberarli - Morti sulle ambulanze che li trasportano all'ospedale Due giovani operai sono stati uccisi da una frana mentre costruivano la fognatura di Collegno. Sono Giovanni Franchini, 17 anni, di Rutigliano (Bari), e Antonio Spagnuolo, 28 anni, di Lauria (Potenza), dipendenti dell'impresa dell'ing. Pia, via Pianezza 301. Avevano passato l'inverno a casa — il ragazzo con i genitori, lo Spagnuolo con la moglie e il figlio di 5 anni — aspettando che l'impresa torinese li richiamasse. Mesi d'ansia, in un alternarsi di speranza e di sfiducia, sempre spiando l'arrivo del postino. Finalmente, per tutti e due era arrivata la lettera dell'impresa. Erano giunti a Torino il giorno di San Giuseppe: lo Spa gnuolo era venuto con il ni-[dpote Nicola Delaci di 18 anni.'no l a e a e a i - Abitavano nelle baracche della ditta: una branda, tutta la loro roba nella valigia chiusa con il lucchetto, le fotografie della famiglia attaccato alla parete. Lunedi avevano incominciato a lavorare alla fognatura di Collegno. Vi sono cantieri in città, che scavano il cunicolo a dieci metri sotto il suolo; altri cantieri sono in aperta campagna, verso la Dora dove si getterà la fognatura In questo tratto lavoravano il Franchini e lo Spagnuolo. Qui un escavatore apre una trincea profonda circa due metri, che subito viene armata per evitare il franamento del terreno, poi gli operai scendono per gettare il fondo della condotta. Ieri pomeriggio vi erano una decina di uo mini: uno all'escavatrice, due alla bitumiera, gli altri occu pati attorno allo scavo. Verso le 17 lo Spagnuolo e il Franchini si calano nella trincea, che è armata con delle assi alle pareti tenute da puntelli di ferro. Le assi non toccano il fondo dello scavo, ma terminano venti centimetri prima. I due operai sono chinati per la gettata di cemento, quando quei venti cen; timetri non armati franano. Diranno dopo i compagni: « C'era una falla di sabbia ». Alle spalle dello Spagnuolo e del Franchini viene giù un po' dì terra, e i due non se ne accorgono. Lo smottamento continua, il mucchio di terriccio aumenta: è alto un palmo, mez zo metro. Ora gli operai avvertono il pericolo, scattano in piedi per fuggire, ma è tardi Attraverso quel varco frana la parete, blocca i due giovani, li seppellisce. Sono in tutto quattro metri cubi di terra. Accorrono 1 compagni, chia mano gente dai cantieri vicini. Il Franchini è rimasto con la testa fuori. Vuole gridare, ma la voce non gli esce. Non può nemmeno respirare perché il terriccio gli stringe il petto come una morsa. Venti trenta mani scavano freneticamente attorno al collo del ragazzo, che boccheggia e ha gli occhi sbarrati dal terrore Quando riescono a liberarlo ha perso i sensi, lo caricano su un'auto che parte per l'ospe pnsdddgtcago dale di Rivoli. Poi la macchina incrocia l'ambulanza dei pompieri e il Franchini vi viene trasbordato. Corsa a sirena spiegata, ma il ragazzo muore durante il viaggio. Il referto dell'ospedale dice: «Giunto cadavere per asfissia acuta». Prigioniero della frana per quattro o cinque minuti ma con il capo libero, non era riuscito a inspirare un filo d'aria che gli avrebbe salvato la vita. Dissepolto il Franchini, gli operai lavorano furiosamente per salvare lo Spagnuolo. Arrivano a scoprirgli il capo, gli tolgono la terra che gli riempie la bocca: egli respira avi¬ damente e piange. Giungono i pompieri — due squadre con l'ing. Fiorentini — e i vigili Guglielmetto e Bossolo scendono nello scavo, senza preoccuparsi del pericolo di una nuova frana, e liberano lo Spagnuolo. L'ambulanza lo porta al Maria Vittoria. Ma anche per lui è troppo tardi. II referto dice: «Giunto cadavere» senza indicare la causa della morte, che sarà accertata oggi dall'autopsia. Probabilmente il giovane è morto per schiacciamento del torace. E' incominciata l'inchiesta per l'accertamento delle eventuali responsabilità. Giovanni Franchini e Antonio Spagnuolo. I due operai, mentre lavoravano nella trincea, sono stati sepolti da 4 metri cubi terra

Luoghi citati: Bari, Collegno, Potenza, Rivoli, Torino