Un'unione monetaria proposta per il Mec di Sandro Doglio

Un'unione monetaria proposta per il Mec Dichiarazioni del vice-presidente della Comunità a Strasburgo Un'unione monetaria proposta per il Mec II francese Marjolin afferma che l'attuale sistema internazionale «ha difetti universalmente riconosciuti », ma esclude un ritorno immediato al tallone aureo - Auspica una limitazione degli investimenti americani in Europa, per «evitare gli eccessi» - Quattro punti per rafforzare l'unità monetaria della Comunità: «fino al giorno in cui le riserve nazionali potranno essere considerate parti di una riserva unica» (Nostro servizio particolare) Strasburgo, 23 marzo. < Da qualche anno a questa parte il sistema monetario internazionale non funziona più in modo che si possa considerare soddisfacente »: con questo esordio, il vice presi- msnnmtcl'dente del Mec, il francese,sInpIltavMarjolin, ha affrontato oggi di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo, il vasto problema della politica monetaria della Comunità. Il discorso di Marjolin era stato annunciato da tempo e c'era perciò — nell'aula gremita in ogni settore — una vivissima attesa: il vice presidente del Mec non ha deluso gli ascoltatori. Senza risparmiare le critiche, ne alle recenti dichiarazioni del generale De Gaulle, né alla precaria situazione della bilancia dei pagamenti americana (<le discussioni si svolgerebbero in una atmosfera meno tesa se la bilancia degli Stati Uniti non presentasse da sette anni un forte disavanzo »), Marjolin ha rilevato che il sistema monetario internazionale è attualmente caratterizzato da < un gran disordine ». E ha imputato a questo caos — provocato o al meno reso possibile da una sovrabbondanza di dollari — una certa responsabilità nell'inflazione che ha colpito e colpisce ancora 1 Paesi della Comunità europea. Per Marjolin — nel cui discorso non si può non vedere una presa di posizione ufficiale del Mec — la soluzione a! complesso problema non può essere rappresentata dal ritorno immediato al sistema del < tallone oro », come vorrebbe qualcuno, né dalla modifica delle riserve in valuta estera delle Banche centrali. Il vice presidente della commissione di Bruxelles, al contrario, ha dichiarato che proprio la Comunità — rafforzando i legami monetari fra i sei Paesi, creando un'autentica unione monetaria, giungendo al punto di far considerare le riserve dei singoli Paesi come parti di un'unica riserva europea — può svolgere un ruolo di importanza fondamentale nel ristabilire la situazione. Il presidente Johnson, ha detto Marjolin, ha fatto una analisi lucida e coraggiosa della situazione, confermando la risoluta volontà degli Stati Uniti di porre fine al disavanzo della bilancia dei pagamenti. Citando ancora Johnson — nella cui politica Marjolin ha detto che il Mec ha € grande fiducia» — il vice presidente della commissione ha lanciato una freccia contro gli investimenti americani in Europa: < Riteniamo che una limitazione degli investimenti diretti americani nei paesi industrializzati contribuirebbe al risanamento generale», e ha auspicato che ì paesi del Mec adottino una linea di condotta comune, non per chiudere totalmente i mercati europei a tali investimenti, ma per «euttare gli eccessi ». Il deficit della bilancia americana e il contemporaneo forte incremento delle esportazioni di capitali privati statunitensi, sono dunque, secondo il vice presidente del Mec, i motivi principali per cui l'attuale regime monetario internazionale ha < difetti universalmente riconosciuti »: la creazione arbitraria di liquidità internazionale ha « raggiunto un limite che sarebbe pericoloso superare ». I rimedi proposti dal Mec a questa situazione, Marjolin li ha appena accennati: <La pos sibilità di azione della Comu nità sul piano mondiale verrebbe notevolmente ampliata se si rafforzasse la sua unità monetaria. E' nostro compito rendere impossibili e inutili mutamenti di cambio tra le varie monete nazionali dei paesi della Comunità ». A questo proposito, Marjolin ha annunciato che la commissione di Bruxelles si è già messa al lavoro per raggiungere questi traguardi, condensando in quattro punti la linea di azione del Mec: 1) intensificare 11 coordinamento delle politiche economiche e finanziarie dei paesi membri della Comunità europea; 2) unificare completamente la Comunità per quanto concerne 1 movimenti di capitali; 3) armonizzare sempre di più gli strumenti della politica monetaria; 4) rafforzare la solidarietà dei paesi membri in materia di riserve di liquidità internazionali, e rafforzare la loro cooperazione nelle operazioni monetarie internazioni, fino al giorno in cui le riserve nazionali potranno essere considerate come parti di una riserva unica. <Jl movimento verso l'Unione monetaria del Mec — ha concluso Marjolin — è essenziale per la Comunità stessa. neueIl ma anche per l'avvenire del sistema monetario internazionale: quando la coesione monetaria in seno al Mercato comune avrà raggiunto un grado tale da fare apparire il Mec come un'unità, la ricerca dell'equilibrio internazionale ri¬ sulterà semplificata dal minor numero di centri di decisione e dalle possibilità offerte da una direzione comune, tra eguali ». Sandro Doglio

Persone citate: De Gaulle, Johnson

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Stati Uniti, Strasburgo