Faruk, un personaggio che non suscitava simpatia

Faruk, un personaggio che non suscitava simpatia Faruk, un personaggio che non suscitava simpatia U nome « Faruk » significa ir egiziano « colui che sa distinguere rettamente fra il bene e il male»: c possiamo ben dire che raramente, come nel caso dell'ex sovrano dell'Egitto, un nome corrispose così poco alla intrinseca personalità di chi lo portava. Ih realtà, il meno clic si possa dire dell'ex re egiziano è che non si pose mai problemi di natura etica. Fin da ragazzo, visse da epicureo, alla giornata, incurante degli altri, preoccupandosi solo di soddisfare subito i suoi piaceri, di qualunque natura fossero. Al Cairo si raccontano di Faruk, del tempo in cui egli regnava da despota, episodi che appaiono del tutto inverosimili a una mentalità occidentale. Per esempio, a quanto affermano laggiù, Faruk faceva rapire e portare in qualche suo domicilio — sia pure per una notte sola o per pochi giorni — donne che aveva adocchiato di sfuggita, talora appe na adolescenti e figlie di persone altolocate, talaltra la giovane sposa di qualche suo nemico oppure anche, indifferentemente di qualche suo fedele funzionario, Che una rivoluzione dovesse spazzarlo via dal trono, era inevitabile. Chi visiti quella che fu la sua reggia al Cairo, gli appartamenti privati, ma soprat tutto ì numerosi bagni colmi di fasto e di lascivia, si rende subito conto clic Faruk era rima sto come mentalità al tempo dei Faraoni, gli erano del tutto estranee lo ansie e le aspirazioni dei popoli di colore. Sicché quando fu detronizzato, partì senza Lisciarsi dietro alcun rimpianto popolare. Ora aveva 45 anni, e ne dimo strava di più. Obeso c calvo con gli occhiali rotondi c affumicati, con la guardia del corpo che lo seguiva quasi dap pcrtutto, Faruk era diventato un personaggio senza più rilievo qui a Roma, specialmente fra i quartieri Parioli e i caffè di via Ve ncto. Almeno apparentemente, si presentava come un signore pie no di noia e taciturno, anche quando stava in compagnia di donne bionde e vistose o transitava a bordo di grandi e lussuose vetture. Si sarebbe detto che la famosa vitalità dei suoi sensi si fosse affievolita, stesse ormai per spegnersi. Faruk era nato al Cairo l'u febbraio 1910, c due anni dopo l'Egitto consegui il riconoscimento ufficiale della sua indipendenza. Appena ragazzo, egli fu mandato a studiare in Inghilterra. Aveva sedici anni quando gli morì il padre, re Fuad 1, e Faruk salì sul trono, assistito da un consiglio di reggenza. A diciotto anni sposò Farida, la so rclla delio Scià di Persia, dalla quale ebbe tre figlie. Allora Faruk era un bellissimo ragazzo: slanciato, lineamenti arditi e regolari, occhi azzurri. E regnava con poteri assoluti. A un certo momento, gii bastò poco per mettere a tacere l'ardente partito wafdista c per dimettere i ministri dell'opposizione. Durante la guerra, Faruk fomentò segretamente l'ostilità popolare contro l'Inghilterra. Un giorno tuttavia, mentre le armate di Romulei erano penetrate ben addentro nell'Egitto, l'ambasciatore inglese si annunciò a Palazzo Reale con un nutrito seguito di carri armati e impose a Faruk la nomina a Primo .Ministro di Nahas Pascià, il capo del AVafd. Furono giornate intense, la pubblica umiliazione del giovane sovrano 10 rese ancor più popolare fra i suoi sudditi. Finita la guerra, 11 re licenziò nuovamente Nahas Pascià, ripudiò Farida e sposò la diciassettenne Narriman, che era fidanzata a un funzionario della Corte; e dal matrimonio nacque l'erede al trono, Fuad. Erano anni di grande turbolenza nel mondo arabo, periodicamente percorso da fiamme di nazionalismo, insofferente di cancellare t vecchi vincoli coloniali, e amareggiato dalla guerra perduta in malo modo contro la neonata, piccola Israele. Eppure, re Faruk, tutto preso come era nella trama di sottili intrighi di corte e ancora più dalla brama mai esausta di piaceri, poco si curava di quei nuovi fermenti, nemmeno presentiva che i popoli africani volevano uscire fuori da un sonno millenario e farsi un proprio avvenire. Nel luglio del '5; gli eventi precipitarono sotto la spinta dei t.viovani ufficiali». Li capeggiava il colonnello Naghib, un uomo sinceramente onesto e che aveva combattuto da valoroso contro Israele riportando tre ferite. Egli faceva colpa alla monarchia di aver mandato l'esercito a combattere in condizioni pessime: a causa della corruzio ne, armamenti ed equipaggiamenti si erano rivelati un vero disastro nel corso di tutta la campagna I « giovani ufficiali » vedevano dappertutto la cancre nmfnttòl'gj teestdtablamgctrtggrisprsrMddastrpggoutas o e u i i o i ì n i i e i o oi e na della corruzione in un regi¬ me dispotico, e chiedevano profondi rivolgimenti alla corte, nel (Jovcrno, in tutta la struttura statale. Il 25 luglio l'esèrcito si rivoltò, assunse il controllo dell'Egitto, impose al re un nuovo governo. Faruk forse ebbe l'irij tenzionc di resistere, tuttavia esitò. Due giorni dopo lo costrinsero ad abdicare in favore del tìglio Fuad e partì alla volta dell'Italia. Sbarcò a Capri, per nulla turbato; c da allora cominciò quella sua esistenza fatta principalmente di donne bionde, di viaggi turistici, giochi d'azzardo nei casinò italiani e francesi, controversie giudiziarie con fornitori non pagati. Era un buongustaio, amava i vini rari, e ingrassava. Quando la moglie Narriman lo lasciò per andare a sposarsi in Egitto con un semplice funzionario statale, neppure allora Faruk stette ad agitarsi Si unì quietamente con una ragazza napoletana, Irma Capece Mimatolo, col regolare consenso dei genitori di lei, trattandosi di una giovinetta di diciassette anni. Intanto, sempre più, col passare degli anni, Faruk si dimenticava della sua condizione di re in esilio. Per esempio, se nei primi tempi aveva preso una grande villa sui Colli Albani pagando un fitto di trenta milioni ogni due anni, e viveva là con una piccola corte, in seguito tuttavia si era alloggiato in un appartamentino ai Monti Parioli, aveva affittato un altro piccolo appartamento lì vicino per la signorina Capece Minutolo. Tendeva ad appesantirsi e a imborghesirsi ogni anno di più. Per esempio, molte sere saliva nella casa della sua amica napoletana, vi trascorreva un paio di ore giocando a carte piccole somme, chiacchierando, guar dando la televisione. E gli era venuta una vera passione per la musica leggera; al punto che durante i festival di Sanremo non si staccava dal televisore e re gistrava su un nastro tutte le canzoni presentate. Poi di tanto in tanto riascoltava per ore d fila le registrazioni, commenta va le canzoni n le metteva confronto fra di loro con competenza di un esperto. Parallekuuentc di lui, di questo personaggio che per deeen ni aveva riempito di scandali e di pettegolezzi le cronache mondane di tutto il mondo, ora si parlava sempre di meno. Da re egli era stato un sovrano fuori della corrente della storia, come uomo di mondo Faruk a quarantacinque anni era diventato più clic altro un ricordo sbiadito. Per questo non si può proprio dire che qui a Roma, nella città adottiva di Faruk, stasera sia vivo il rimpianto per la sua immatura morte. La gente ricorda i suoi trascorsi, dice « doveva essere quella la sua fine ». In un ristorante, con un donna bionda accanto, dopo una cena consumata all'una di notte a base di ostriche, capretto al forno, un greve dolce alla crema. Nicola Aclelri Una delle più recenti fotografie dell'ex-re Faruk in automobile accanto ad Irma Capece Minutolo (Telefoto)