Rissa in teatro a Roma per un audace spettacolo

Rissa in teatro a Roma per un audace spettacolo Rissa in teatro a Roma per un audace spettacolo La compagnia del "Living Theater" di New York voleva dare un esempio di recita "aperta" - Schiaffi e occhiali rotti fra il pubblico (Nostro servizio particolare) Roma, 12 marzo. Il <Living Theater» di New York ha dato questa sera il suo primo spettacolo romano, su invito del Teatro Club. Sipario aperto, per il pubblico che arrivava all'Eliseo; gli attori del « Living Theater » erano già sul palcoscenico, occupati nei giochi magici, o riti — come essi 11 chiamano — che gli permettono di entrare in comunione sia con il teatro sia con la gente. Passeggiavano per il palcoscenico, alcuni a piedi scalzi, altri erano seduti, accovacciati in posizione yoga, c'era chi palpava amorosamente il velluto del sipario, ragazze bionde erano sdraiate sul boccascena. «Living Theater» vuol dire € teatro vivente >, ed 11 gruppo, guidato da Julian Beck e Judith Malina (regista ed attrice, marito e moglie), ha l'idea che 11 teatro deve esse re un fatto vitale; che il pubblico deve parteciparvi, come a una festa. Lo spettacolo di questa sera ha per titolo Mysterìes and Smaller pieces, è, come dice Julian Beck, uno « spettacolo aperto ». Dove tut to può accadere. L'hanno già rappresentato a Parigi e a Bruxelles, e all'una di notte, raccontano, avevano duecento persone del pubblico in palco scenico, e ognuno faceva le cose che aveva voslia. d) fare Al principio, il pubblico romano era piuttosto intimidito, O forse è troppo pigro per Inventarsi, da solo, uno spettacolo. Sul palcoscenico, gli attori eseguivano la marcia dei marines. Dopo, Julian Beck ha detto una poesia, «Il poema della banconota da un dollaro », di Harriman, e ha cantato gli « Street songs », una sorta di decalogo dei « santi » del Greenwich Village: ferma la guerra, libera il prigionie io, nutri l'affamato ecc. Un ottimo musicista di « free jazz» l'olandese Piet Kuiters suonava li pianoforte ed II sassofono, il negro Barry Schuck cantava, da basso, Steven Ben Israel era alla batteria. V'è stata una libera interpretazione di una danza indiana, il «raga», si sono bruciati bastoncini di Incenso, infine la seconda parte dello spettacolo è culminata nelle sequenze de «La peste» e «La piramide ». Angosciosamente, gli attori hanno simulato 11 diffondersi della peste, sono scesl tra 11 pubblico, abbattendosi, tra le poltrone, come morti. Poi i finti cadaveri sono stati raccolti e disposti in piramide sul palcoscenico, e dalla piramide, percorsa da un lume rosso, come fuoco, s'è levato il suono del sassofono di Piet Kuiters. Alla fine, anche una parte del pubblico romano s'era scatenato, al ritmo del «free jazz», invadendo il palcoscenico. Lo spettacolo è terminato in modo burrascoso. Una violenta rissa 6 scoppiata nel teatro tra gli spettatori che applaudivano gli attori del « Living » e gli altri che gridavano « Basta! Vogliamo indietro i soldi, spiegacelo tu, chiamate le guardie! ». Sono volati schiaffi e pugni e si è rotto qualche paio di occhiali. a. c.

Luoghi citati: Bruxelles, Greenwich Village, New York, Parigi, Roma