Sciolokov denuncia le tendenze "liberali,, degli scrittori sovietici

Sciolokov denuncia le tendenze "liberali,, degli scrittori sovietici Sciolokov denuncia le tendenze "liberali,, degli scrittori sovietici L'autore de « Il placido Don » ha tenuto il discorso inaugurale al congresso dei romanzieri e critici, presenti Mikoyan e Breznev - «A chi di voi è ancora incline agli idilli con il liberismo. dobbiamo dire chiaramente: studiate da vicino le nostre colossali esperienze realiste» (Dal nostro corrispondente) Mosca, 3 marzo. Mikhail Sciolokov, l'autore de Il placido Don, ha denunciato oggi l'esistenza di « correnti liberali » fra gli scrittori sovietici ed ha esortato i suoi colleghi ad una « franca discussione » guidata peraltro da principi di intransigenza ideologica. Occasione per questi rilievi, che sono indice di fermenti e contrasti nel mondo delle lettere, è stato il discorso inaugurale del congresso degli scrittori che ha cominciato oggi i suoi lavori fra le mura del Cremlino. Alla riunione inaugurale, tenutasi nel Palazzo dei Congressi, un moderno edificio in vetro, erano presenti un migliaio di scrittori e di critici (è stato notato, fra gli altri, Evtuscenko, il poeta ribelle) nonché alte personalità dello Stato, fra cui Mikoyan e Breznev. L'ingresso era libero a tutti e grande pertanto è stato il concorso del pubblico; 1 giovani, come spesso accade in manifestazioni del genere, era no la maggioranza, «Inauguro questo congresso — ha detto Sciolokov — con un sentimento di gioia ma anche di emozione perché so che l'attenzione di milioni di persone nel nostro Paese e all'estero è rivolta verso di noi... I problemi della intellighenzia sono stati certamente esagerati ma se essi esistessero veramente la loro chiave sarebbe molto semplice. La soluzione sta nell'essere sempre militi leali del partito leninista, nel vivere la vita del popolo, nel sentire le sue gioie e i suoi bisogni... ». Sciolokov è il classico del realismo socialista ed ha Gempre sostenuto, nelle polemiche fra scrittori, posizioni di sconvolgente semplicità: «I mali della nostra letteratura — è solito ripetere — dipendono dal fatto che molti scrittori vivono in città invece che in campagna ». Ciò nonostante il discorso di Sciolokov ha un po' deluso quanti si aspettavano riscontri immediati ai nuovi fermenti letterari. «Nella nostra letteratura e nella nostra ideologia — ha continuato — vi sono principi che non ammettono deviazioni né indulgenze: neanche quando si tratta dei nostri più cari amici... Se fra di noi ci sono ancora persone inclini ai flirts con il liberismo 0 alle concessioni nella lotta ideologica: ebbene, a questa gente bisogna dire in faccia la nostra opinione. Troppo grande è la responsabilità affidataci perché si possano evadere franche discussioni... Cai vuo le chiarimenti sul realismo socialista studi da vicino le no stre colossali esperienze. La storia della letteratura è stata scritta appunto dal reali smo socialista. Di questa nostra ricchezza andiamo orgo gliosi. Abbiamo da opporre veramente qualcosa al clamoroso ma sterile astrattismo » Domani gli scrittori sovietici discuteranno i loro problemi a porte chiuse. Ed certo che il dibattito non si esaurirà nelle enunciazioni dottrinarle, valide tutt'al più per 1 discorsi ufficiali, alla presenza del pubblico. I . tendenze « liberali > denunciate da Sciolokov non sembrano fenomeno marginale. Né tutti gli scrittori sovietici paiono rassegnati ad escludere tentativi di innovazione. Il coraggioso articolo scritto da Alexander Tvardovski, direttore di Novi Mir, per i 40 anni della rivista, è ancora al centro di discussioni. E' un segno certo che Tvardovski abbia potuto lamentare pubblicamente « le falsificazioni e le deformazioni della verità in letteratura che sono — così ha scritto — la triste eredità degli anni passati »; e ancora che egli abbia potuto auspicare la ricerca di «mezzi nuovi di espressione non ancora legalizzati dalla teoria, im prevedibili, che sfuggono alla pianificazione ». m. Ci

Persone citate: Alexander Tvardovski, Breznev, Evtuscenko, Mikhail Sciolokov, Mikoyan

Luoghi citati: Mosca