«Passeggiate romane» di Stendhal

«Passeggiate romane» di Stendhal «Passeggiate romane» di Stendhal Ohe cosa c'ò in Stendhal che non sia stendhalianot Nemmeno, o tanto meno, quelle Promenades dans Rome, che pubblicate a Parigi nel 1SS9 a suggello di decennali esperienze romane, erano state concepite, e in effetto servirono grazie all'accuratezza dell'informazione in cui lo aveva aiutato il cugino Romain Colomb.come vera e propria « guida » per t turisti intelligenti che passavano le Alpi Fra i tanti documenti dell'amore di Stendhal per l'Italia posta a specchio del suo ideale di vita energica, questo centrato su Roma o più veramente sui romani, nei quali pareva a lui di trovare conciliati, con rara tempera, «11 rispetto per la verità e la durevolezza delle passioni», ò certo il più famoso e diretto, ma non per ciò il meno soggettivo e fantastico. Se ne ha conferma rileggendolo nella versione procurata dalle Edizioni Babuino di Roma — Passeggiate romane, a cura di Giovanni Marchi —, un bel volume che anche si guarda volentieri per le illustrazioni coeve che l'adornano. Una facoltà di Stendhal è di farsi sempre riscoprire nella sua perenne freschezza. Scomparsa o quasi la Roma ch'egli tanto amava, le connotazioni di quell'amore possono ancora inorgoglire il lettore italiano che le legga nella sua lingua. I. p. Stendhal durante il soggiorno a Civitavecchia

Persone citate: Romain Colomb, Rome

Luoghi citati: Civitavecchia, Italia, Parigi, Roma