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Scivola accanto ad una sega e la lama gli spacca circolare il cranio Finalmente aveva trovato un lavoro ed è morto in modo ractapriaiante Scivola accanto ad una sega e la lama gli spacca circolare il cranio Nel cortile di una villetta di Rosta - Lo sventurato stava portando un tronco verso il cavalletto - Cade, fa per raddrizzarsi e, sotto gli occhi del compagno atterrito, appoggia la nuca ai denti dell'apparecchio in movimento - La morte è stata immediata Nel cortile di una villetta di Rosta, un uomo è morto ieri mattina alle 9 in circostanze raccapriccianti, col capo tagliato da una sega circolare. Si chiamava Miche Rosa, 44 anni, nato a Ischitella di Foggia e Immigrato in Piemonte nel 1954. Senza figli, abitava con la moglie Maria Vittoria Agricola di 47 anni, a Grugliasco in via Leone Tron 23. Era da tempo disoccupato e per campare andava in giro nelle cascine e nelle case offrendosi per qualsiasi lavoro, anche dì domenica. « Da quando aveva perso il posto alle Fornaci Cirio di Rivoli per la crisi dell'edilizia — ha raccontato la moglie — avevamo consumato tutti i risparmi. Stamattina era angosciato ed è uscito senza colazione ». Il Rosa si era presentato la settimana scorsa al proprietario di una villetta di Rosta, Terziano Gogliani, di 41 anni, in strada dei Meinardi, e gli aveva chiesto se avesse qualche lavoro da dargli. Aveva spiegato le sue condizioni, il Gogliani si era commosso. La villetta, in cima a un poggio, è di costruzione recente. Il terreno del cortile davanti all'ingresso è in parte da spianare. « Potrei sistermarlo io — aveva proposto 11 Rosa — in due o tre giorni, purché mi si dia una pala e un piccone ». In un angolo del recinto erano accatastati 1 tronchi degli alberi abbattuti per far poBto alla costruzione. L'uomo aveva intravvlato la possibilità di una occupazione un poco più duratura. « Spianato il terreno, potrei occuparmi della legna... ». Ma per questo il Gogliani aveva già provveduto. Sarebbe venuto un suo conoscente di Rosta, Michele Combetto, di 41 anni, che possiede un trattore cui è applicata una sega circolare. Avrebbe fatto il lavoro di domenica, perché durante la settimana è occupato come operaio alla Fiat. « Ma anche di festa io potrei aiutarlo » insisteva il Rosa. Il Gogliani aveva accettato. Per tutta la settimana ha lavorato di buona lena a splanare il cortile. Ieri mattina è giunto alle 9 all'appuntamento con il Combetto. Sistemato il trattore nel cortile, hanno collegato il motore alla sega che è fissata fra le grosse ruote posteriori. Il Rosa non era molto pratico, ma non c'era nulla di complicato. Bastava portare i tronchi sull'apposito cavalletto e spingerli contro la lama dentata in movimento. Il Rosa nel portare 1 tronchi volgeva le spalle alla macchina, cioè camminava all'indietro. E ad un tratto è caduto. « Non so se sia scivolato — ha raccontato il Combetto — o se abbia avuto un capogiro. Io ho dato uno strat- tone al tronco perché non gli finisse sulle gambe ■. 11 Rosa piombato sul fianco destro, dietro le ruote ùel trattore*. A questo punto non era ancora successo nulla: la lama della sega era protetta dalle sbarre metalliche del cavalletto mobile. Ma nel gesto istintivo di rialzarsi, facendo forza di scatto sul braccio destro, il Rosa ha dimenticato il pericolo che gli incombeva sul capo. Con la spalla ha spinto avanti il cavalletto, dal basso, e mentre il compagno atterrito gli gridava « Fermo ! », ha appoggiato decisamente la nuca sui denti della sega in movimento. E' stato un attimo. La lama gli ha spaccato il cranio fino al cervello. E' ricaduto senza un gemito e non s'è più mosso. Lo hanno subito soccorso, un'ambulanza della Croce Rossa lo ht portato all'ospedale di Rivoli. Ma era. morto all'istante. Per l'inchiesta è intervenuto il maresciallo Corradino del carabinieri di Rivoli. L'inchiesta sul luogo in cui è accaduto l'infortunio La vittima, Michele Rosa, 44 anni, era senza lavoro da molte settimane