Ieri sera il via alla «Sei giorni» La prima tappa a Post-Terruzzi
Ieri sera il via alla «Sei giorni» La prima tappa a Post-Terruzzi Gaiardoni batte Maspes nel tornea di velocità Ieri sera il via alla «Sei giorni» La prima tappa a Post-Terruzzi Il pubblico è stato un po' meno numeroso degli anni scorsi, ma si è mostrato soddisfatto sia dello spettacolo sportivo sia di quello artistico • Le movimentate batterie dei velocisti e il guizzo finale del campione d'Italia - Nella classifica sono al secondo posto Kemper-Oldenburg Una caduta senza conseguenze di Motta-Van Steenbergen DAL MOSTRO INVIATO Milano, lunedi mattina. E' cominciata ieri sera la «Sei Giorni > ciclistica milanese e a mezzanotte, al termine della prima tappa, è al comando la coppia formata da Terruzzi-Post seguita da Kemper-Oldenburg e da Gillen-Eugen. Gli atleti, dopo un breve intervallo, già hanno iniziato la seconda tappa e sono rimasti in pista, come vuole il regolamento, sino alle 3 del mattino. Ora, mentre noi telefoniamo, loro riposano, per tornare a gareggiare alle 15 di oggi pomeriggio; così fino a sabato, Quando, verso la mezzanotte, la « Sei Giorni > vivrà le sue ultime elettrizzanti fasi. La cronaca della serata inaugurale è in genere cronaca festosa e il 1965 non ha interrotto la tradizione. Forse, un po' è mancato l'apporto della folla, che gli organizzatori si aspettavano più folta ed entusiasta; c'è stato Invece un concorso notevole da parte del pubblico elegante, quello delle belle donne e delle pellicce preziose: il bilancio, insomma, per quanto riguarda gli spettatori, si è chiuso alla pari, con la sensazione (e con l'augurio) che l'interesse generale vada via via aumentando fino a raggiungere, e magari superare, quello delle passate edizioni. Ieri sera, ad aprire la riu¬ nì ». La voce stentorea dello speaker ha presentato le sedici coppie in lizza, che hanno compiuto il giro d'onore a lentissima andatura tra gli applausi dei tifosi. Tutti in bicicletta, ad eccezione di Terruzzi-Post e di MaspesPfenninger che piano piano si sono concessi il giro a bordò delle due automobili che rappresentano i premi più cospicui dell'intera manifestazione. Dieci minuti durava la pre¬ sentazione, poi il via. fiato dall'assessore Crespi, madrina l'attrice Scilla Gabel. Subito un brivido, Motta c Van Steenbergen compivano un ruzzolone con gli spettatori a trattenere il fiato. 1 due si rialzavano quasi subito, qualche spelatura ma nulla di grave, solo la scossa sottile della paura per questo pedaggio pagato da Motta alla dura esperienza di così vorticosa manifestazione. La lotta si accendeva per l'« americana * su 20 chilometri. Si imponeva la coppia composta da Terruzzl e Post (premio una cucina de! valore di centomila lire), che insieme con le coppie Kemper-Oldemburg e Gillen-Eugen guadagnavano un giro su tutti gli altri concorrenti. Tornava quindi la calma in pista, mentre l'attenzione degli spettatori si spostava dai ciclisti alla pedana del parquet dove erano di turno tre acrobati, due uomini e una donna: molto, molto bravi, per la cronaca. Una parentesi di tranquillità: tra i corridori al piccolo trotto si metteva a pedalare anche una scimmietta, naturalmente in bicicletta e piena di sussiego. Ancora un po' di varietà, quattro acrobati che, da soli, sicuramente hanno faticato più di tutti 1 ciclisti messi insieme. E tornavano a lottare •: corridori, cento giri, ogni dieci giri una volata. A mezzanotte e qualche minuto il carosello terminava. La giuria faceva rapidamente i conti e comunicava qui'-'11 '•• siflca della primi. .. Per completare la cronaca, il vento di una piccola polemica. Il regolamento dice che in caso di caduta vengono «bonificati» ai corridori vittime del capitombolo, 3 o 5 giri! Van Steenbergen e Motta, dopo aver compiuto il ruzzolone, sono stati fermi per qualche giro In più e non è mancato chi l'ha fatto notare. Nessuna protesta ufficiale, però. Gigi Boccacini ( ^^^^^^^^^^^^ Terruzzi e Post hanno vinto la prima tappa della «Sei Giorni» (Telefoto) La prima tappa 1. Terruzzi-Post, punti 32; 3. Kemper-Oldenburg, punti 21; 3. Gillcn-Eugen, punti 6; i. a un giro: BeghettoBianchetto, punti 19; 5. a un giro: Maspes-Pfenninger, punti 13; 6. a un giro: Zoffel-Lelangue, punti 19; 7. a un giro: Faggin-Pett< nella, punti 12; 8. Brancati-Domenicali, punti 11; 9. Baenseh-Roggendorf. p. 11; 10. a un giro: Van Steenbergen-Motta, p. 7. nione in attesa della «Sei Giorni », sono stati i velocisti, impegnati in un torneo internazionale. Erano di scena i velocisti più bravi del mondo, vale a dire la maglia iridata Maspes, il suo avversario più irriducibile, l'australiano Baensch, il campione olimpico Pettenella, Gaiardoni, Beghetto e Bianchetto. Sì sono disputate tre batterle a due, la prima l'ha vinta Pettenella, su Baensch, la terza l'ha vinta Maspes, su Bianchetto. Per la seconda, un po' di confusione. Erano di fronte Gaiardoni e Beghetto e Gaiardoni prima ha fatto il «surplace», poi è caduto, poi ha bucato una gomma, quasi il destino sì divertisse a sottolineargli il ruolo di « personaggio » dopo la recente polemica. Per fortuna, è venuta la volta buona: e, sia pure d'un soffio, l'ha spuntata Gaiardoni, resistendo molto bene al brillante tentativo di rimonta operato dall'avversario, evidentemente ben poco rassegnato. Pettenella, Gaiardoni e Maspes entravano così in semifinale, con l'aggiunta di Beghetto, che si affermava nel ricupero. Semifinale: Gaiardoni-Pettenella e Maspes-Beghetto. Facile per Gaiardoni; e facile per Maspes. I due eterni rivali si trovavano così a testa a testa nello scontro decisivo per 11 successo. Maspes vestiva la maglia di campione del mondo, Gaiardoni quella di campione d'Italia: in palio un premio del valore di 300 mila lire. Conduceva per tre giri Maspes, che scattava alla campana indicante l'ultimo giro. Gaiardoni lo affiancava e, a un palmo dal traguardo, lo superava con un disperato guizzo. Primo Gaiardoni, come voleva il pronostico Il tutto durava all'incirca un'ora e mezzo, ma mica si trattava soltanto di corse, di tanto in tanto lo spettacolo sportivo cedeva il passo al varietà. «Musica e attrazioni », segnalava il- programma. L'orchestra, diretta dal maestro Maraviglia, esordiva In carattere, con un motivo piuttosto vecchio di anni, ma di attualità, « Stramilano ». Poi veniva 11 turno di un balletto arrivato fresco fresco dal Moulin Rouge di Parigi. Una cantante-ballerina e sei ballerine non cantanti. Un bel colpo d'occhio, a essere sinceri. E il pubblico, magari un po' freddo, ha battuto le mani, anche il pubblico difficile delle gradinate, quello stesso pubblico che negli anni scorsi si era divertito malignamente a fischiare gli assi della canzone. Flrarlmeaie. la « Sei Gior-
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Ancora una famiglia distrutta in una sciagura sull'autostrada
- I bianconeri continuano la fuga imponendo la legge del Comunale alla Fiorentina
- Queste gentilissime signore sotte l'ombrellone d'agosto
- «Macché derby, qui servono punti!»
- A Verona successo di Chailly e della protagonista Oriella Dorella
- "Sampans,, in fiamme attorno al "Montecuccoli,,
- La favorita Infra Green ha vinto senza difficoltà
- Vittoria brivido firmata Brio
- La scomparsa di un eminente umanista
- il I
- Ancora una famiglia distrutta in una sciagura sull'autostrada
- I bianconeri continuano la fuga imponendo la legge del Comunale alla Fiorentina
- Queste gentilissime signore sotte l'ombrellone d'agosto
- «Macché derby, qui servono punti!»
- A Verona successo di Chailly e della protagonista Oriella Dorella
- "Sampans,, in fiamme attorno al "Montecuccoli,,
- La favorita Infra Green ha vinto senza difficoltà
- Vittoria brivido firmata Brio
- La scomparsa di un eminente umanista
- il I
- Ancora una famiglia distrutta in una sciagura sull'autostrada
- "Sampans,, in fiamme attorno al "Montecuccoli,,
- I bianconeri continuano la fuga imponendo la legge del Comunale alla Fiorentina
- Queste gentilissime signore sotte l'ombrellone d'agosto
- T F Materno e MJs
- Tele Torino Int Canali 61 -50-32
- «Macché derby, qui servono punti!»
- Il giudice di Marsiglia forse ucciso da commando della mafia siciliana
- La favorita Infra Green ha vinto senza difficoltà
- T C JL eatro y^h'm
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy