Prova balistica con un'arma sequestrata alla giovane milanese
Prova balistica con un'arma sequestrata alla giovane milanese La polizia sulle tracce degli assaltatori di banche Prova balistica con un'arma sequestrata alla giovane milanese Milano, lunedi mattina, (e. b.) Da più di due giorni i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano non si concedono riposo. Sono sulle tracce della banda dei rapinatori che con 1 suoi ripetuti assalti alle banche ha lanciato il guanto di sfida alle forze dell'ordine delle più importanti città del Nord Italia. Tutto è partito dal ritrovamento di un vero e proprio arsenale nell'appartamento di una compiacente ragazza di viale dei Mille. La situazione, al momento attuale, è la seguente: quattro uomini e due donne in stato di fermo, altri tre uomini e un'altra donna ricercati in tutta Italia. Dovrebbero essere tutti componenti del clan di « faccia d'angelo », vale a dire Francesco (<Francis» per gli amici) Turotello, un sarto ventenne abitante in via Brocchi 7. I fermati sono, oltre al già citato Francis, Anna Collotta, di 19 anni, conosciuta come <Pucci», abitante in viale dei Mille, una ragazza che condu¬ ceva una vita non certo irreprensibile e che era notoriamente amica del Turotello; Maria Lucano, una collega di «Pucci », con lei abitante; Carlo Pinto, di 28 anni; Angelo Manca, di 30 anni; Angelo Bianchi, di 32 anni. Una valigia piena di armi, tra le quali un mitra a calcio segato, è ora al centro dell'interesse degli inquirenti. L'unica prova degna di rilievo lasciata dagli assaltatori delle banche nelle loro diverse imprese è costituita da un proiettile di mitra che fu trovato ai piedi di una .parete dell'agenzia della Cassa di Risparmio di Rho, presa d'assalto il 4 gennaio scorso. E' un proiettile con caratteristiche particolari; quantunque sia stato sparalo contro un muro, non è che minimamente schiacciato. Ciò sta a significare che la forza di espulsione dell'arma non era molto forte, o comunque regolare; e questa è una caratteristica delle armi vecchie, «sfiatate», come dicono i tecnici, proprio le armi del tipo di quella trovata nella valigia di fibra nell'appartamento di «Pucci»: un mitra «Beretta». Per questo motivo, nella giornata di oggi verrà effettuata una prova balistica, prova che in questo caso può assumere un'importanza determinante: se il proiettile è stato esploso da quel mitra si può veramente dire che la gang delle banche ha i giorni contati. Ma chi ha lasciato !e armi in casa di «Pucci»'.' La Collotta non ha dubbi in proposito: «Afe le consegnò Francis — ha detto ai carabinieri — dicendomi di tenerle nascoste, perché un giorno o l'altro gli sarebbero servite*. «Faccia d'angelo », però, è altrettanto deciso: «.Von so assolutamente nulla di tiuel mitra e di quelle pistole. Non le ho mai viste e non ho mai parlato di queste cose con Pucci... ». E' tanto deciso a dimostrarsi innocente, il Turotello, che sabato si è gettato contro una vetrata, nella caserma dei carabinieri, producendosi dei tagli alle mani
Luoghi citati: Italia, Milano, Nord Italia, Rho
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