Sei miliardi e mezzo di puntate in Francia per il G.P. d'Amérique

Sei miliardi e mezzo di puntate in Francia per il G.P. d'Amérique Entusiasmo a Parigi per la più imporiuinto corsa al irolSo d'Europa Sei miliardi e mezzo di puntate in Francia per il G.P. d'Amérique La cifra corrisponde a più di un decimo delle scommesse che vengono effettuate in un anno in Italia - Le emozionanti fasi della gara, svoltasi su una pista molto pesante Vittoria di Ozo: vano l'attacco finale di Elaine Rodney Nostro servirlo particolare Parigi, lunedì mattina. Ozo ha vinto il suo secondo Grand Prix d'Amerique. Lo ha vinto di forza, dopo ssere rimasta assente dalla otta per oltre metà percoro, avanzando decisa sulla curva finale per spiccare il volo in retta d'arrivo, dove nvano ha cercato di avvicinarla l'americana Elaine Rodney, che portava in pista i colori italiani della scuderia Santipasta. Elaine Rodney ha dato il « momento d'emozione > alle centinaia di italiani presenti quando è avanzata come un bolide, quasi sul ciglio esterno della pista, lanciata all'inseguimento di Ozo. E' sembrato, a metà dirittura, die la trottatrice guidata da Krugcr riuscisse a ripetere il grande "exploit" di Nike Hanover nel 1961,, ed a far trionfare ancora una volta a. Vincennes una scuderia italiana. Ma Ozo ha risposto da campionessa ai richiami di Frocmmhig, ha respinto la minaccia e, accompagnata dalle ovazioni della folla, ha tagliato prima il traguardo, come già aveva fatto nel '63. Tutta la Francia, si può dire, aveva scommesso su Ozo. Solo ieri mattina, ai botteghini dei €Pari mutuel Urbain* disseminati in Parigi e in tutto il Paese, erano stati puntati 1,0 milioni di franchi: oltre i due terzi erano per Ozo, per cui al momento dell'apertura del gioco all'ippodromo, la sua quota era irrisoria: 6 contro 10, in un campo di 18 partenti. La pioggia, caduta continua da venerdì sera fino al mezzogiorno di ieri, aveva, trasformato la pista in un mare di mota, nero per lo strato superficiale di polvere di carbone. Il vento gelido ha certo influito sull'affluenza del pubblico: trentamila sono comunque risultati gli spettatori presenti ed in totale — in tutto il paese — sono stati incassati per il gioco sul Grand Prix d'Amerique oltre sei miliardi e mezzo di lire. Una cifra record anche per la Francia, cifra, che è oltre un decimo del movimento totale di un anno sugli ippodromi e nelle < sale corse * italiane. Al momento della partenza la quota di Ozo era leggermente salita, oscillando fra il 70 e V80 per cento: nella graduatoria delle preferenze la seguivano Oscar RI e Elaine Rodney, ambedue a 9 contro 1. Nike Ha- norer il vincitore dello scorso anno, era a 25, preceduto come numero di puntate da Ohe St. Urbain (15 contro 1) c da Morlant D (10 contro 1). Il più abbandonato di tutti era il germanico Torrìd Song a 90 contro 1. Il russo Apex Hanover era a £9 contro 1. Coreografica sfilata davanti alle tribune dei diciotto concorrenti: grandi applausi a Froemming ed a Ozo quando sono passati davanti alle tribune nereggianti. Le ultime sgambature, poi lo schieramento dietro l'autostart Due file di nove cavalli: non sfuggiva agli appassionati che l'anno scorso aveva vinto Nike Hanover, guidato da Froemming, portando il numero €13*. Quest'anno Ozo era guidata da Froemming — che è senza dubbio il driver più brillante oggi in Europa — ed aveva il numero 13 nello schieramento dietro la macchina. Le voci dell'ultima ora volevano Ozo ancora una volta leggermente € zoppa* nell'ultima sgambatura. Se ciò era vero, l'abilità di Froemming ha ancora una volta sopperito ai malanni della sua allieva. Al <via* comunque Ozo — al pari delle americane Elma ed Elaine Rodney — non era delle più svelte ed appariva in coda. In testa Brighenti aveva lanciato Behave, seguito da Nilce Hanover. A ridosso di Behave, Parguerriere D, con vicino Morlant D, poi Oscar RI, Olten L, e tutti gli altri con il russo-americano Apex Hanover presto nelle prime posizioni. Dopo 600 metri, al passaggio davanti alle tribune, già Nike Hanover aveva sostituito Behave al comando e subiva la pressione di Apex Hanover. Venivano poi Oscar RI, Morlant D, Paguerriere D, Olten L e man mano tutti gli altri chiusi da Elma, con Ozo ed Elaine Rodney ancora completamente estranee alla lotta. La discesa non portava sensibili spostamenti. Sulla curva, Apex Hanover aumentava la pressione su Nike Hanover che aveva passato il primo chilometro in 1' 21" e che affrontava al comando la salita, ma perdeva presto brio e cedeva il passo. La presenza del cavallo russo in testa alla gara e con passo assai sostenuto creava un certo < choc * nel pubblico. Premevano intanto Morlant D, Parguerriere, Oscar RI, Olten, mentre dalla retroguardia si muoveva Ozo seguita da Elaine Rodney e Elma. Ozo appariva già in quarta posizione all'attacco della curva finale dove produceva il suo sforzo al largo di Oscar RI. Spariva dalla lotta Apex Hanover all'imbocco della dirittura, mentre Ozo già dominava Oscar RI. Lungo la corda cercava di farsi luce Olten L, superata però da Petit Amoy F, un trottatore specialista del terreno pesante. L'occhio intanto era richiamato da un cavallo che, dopo aver girato al largo di tutti sull'ultima piegata, era teso in un finale impressionante. Era Elaine Rodney che veniva avanti come un proiettile, esaltava* Oscar RI e sferrava l'attacco ad Ozo. La treine du trot*, come la chiamano a Parigi, si difendeva però assai bene e vinceva in bellezza. l'20" 5/10 il tempo al chilometro di Ozo, un ragguaglio che considerato lo stato della pista, pub essere considerato più che buono. Applausi a non finire alla vincitrice, all'impareggiabile Froemming che salutava agitando il berretto, ed un vero assalto ad Ozo, quando è entrata fra il pubblico per raggiungere il recinto d'onore. Hanno dovuto intervenire i <flic* per salvare la cavalla dall'entusiasmo degli appassionati. Elvio Rossi Ordine d'arrivo del Grand Prix d'Amerique (500 mila nuovi franchi, 2600 metri): 1) Ozo (femmina di 7 anni appartenente a Mr. Roger Massue, guidata da Johans Froemming); 2) Elaine Rodney (della scuderia Santipasta, guidata da Gerard Krueger); 3) Oscar RI (di Mr. Henry Levesque guidato dal proprietario); 1,) Petit Amoy F, (di Louis Joseph Sohn, guidato da Marius Riaud); 5) Apex Hanover; 6) Ohe St. Urbain; 7) Elma; 8) Olten L. Non piazzati: Nike Hanover, Nisos H, Picardy, Morlant D, Gueyja, Torrid Song, Behave, Pastorelle Vili, Parguerriere D, Miss Des Ramiers. Tempo al chilometro l'20"5/10. Totalizzatore: Vincente 17, piazzati 13-19-17, accoppiata 6. Al proprietario di Ozo, Mr. Roger Massue, sono toccati 291.280 nuovi franchi, corrispondenti a 37 milioni e 300 mila lire italiane. Il vittorioso arrivo di Ozo a Vincennes, nettamente prima davanti ad Elaine Rodney (Tel. a » Stampa Sera»;