«Non ho ucciso mio padre!» grida lo studente di Cuneo

«Non ho ucciso mio padre!» grida lo studente di Cuneo «Non ho ucciso mio padre!» grida lo studente di Cuneo In auto, durante il trasferimento alle carctri minorili di Torino - Il giovane, di 17 anni, è scoppiato in pianto (Dal nostro cor rispondente ) Cuneo, 27 febbraio. Un tassì s'è fermato, stamane alle 8,30, dinanzi alle carceri di Cuneo; poi il portone s'è aperto e sulla soglia è apparso Giovanni Spadia, Io studente diciassettenne sospettato di parricidio. Pallidissimo, lineamenti tirati, il giovane, senza cappotto e manette ai polsi, ha evitato di guardare un gruppetto di curiosi che osservava la scena all'angolo di via Leutrum. Salito sull'auto, ai lati dello Spadia hanno preso posto :1 i i e i e » o] , maresciallo Gambella, comandante degli agenti di custodia, e un altro sottufficiale. Così s'è iniziato il trasferimento al carcere minorile di Torino dello studente sospettato di aver ucciso il padre, l'agricoltore Pietro Spadia di 65 anni, che fu rinvenuto impiccato il 5 febbraio in una baita di Valloriate. Per tutta la durata del viaggio il ragazzo ha continuato a protestare la sua innocenza «Non ho ucciso mio padre — ha dichiarato. — Sono andato lassù, come facevo spesso, per aiutare il babbo nel lavoro. L'ho trovate impiccato ». Questa è la versione che lo Spadia ha dato negli ultimi interrogatori: prima aveva invece confessato, sia ai carabinieri che davanti al magistrato, di avere colpito il padre con un pugno e credutolo morto, di avere inscenato la impiccagione. I due sottufficiali, vedendolo sempre più agitato, hanno cercato in ogni modo di tranquillizzarlo. Varcata la soglia del « Ferrante Aporti », a Torino, i nervi di Giovanni Spadia hanno ceduto di schianto. Il ragazzo è stato colto da una crisi e quando 1', porta della stanza di isolamento s'è chiusa alle sue spalle è scoppiato in un pianto convulso. Più tar di, visitato dal direttore e dal cappellano dell'istituto, il giovane è apparso più sollevatoNei giorni scorsi lo Spadia aveva scritto due lettere alla madre protestandosi innocente. La donna, Lucia Dutto, d54 anni, vive in uno stato tale di intorpidimento che a stento riesce a rendersi conto della situazione in cui si trova il llgliolo. Per ora soltanto la zia, Teresa Dutto. e il marito sono rimasti vicini a Giovannpromettendogli di recarsi a visitarlo a Torino. Oggi il fascicolo degli attistnittori svolti dalla magistratura cuneese è stato trasmesso alla Procura dei Minori di Torino: in questa prossima settimana il magistratinquirente prenderà una decisione sulla perizia psichiatrican. m. abrS'Tdfatdsvcrd\\ Giovanni Spadia, scia il carcere di accusato di avere ucciso il padre, laCuneo per essere portato a Torino

Persone citate: Gambella, Giovanni Spadia, Lucia Dutto, Teresa Dutto

Luoghi citati: Cuneo, Torino, Valloriate