Manovre nel Tirreno del "Caio Duilio" il moderno incrociatore lanciamissili

Manovre nel Tirreno del "Caio Duilio" il moderno incrociatore lanciamissili Manovre nel Tirreno del "Caio Duilio" il moderno incrociatore lanciamissili L'esercitazione nel mare di La Spezia è perfettamente riuscita - L'unità, dotata di razzi supersonici, è stata ideata per la caccia ai sommergibili - Necessario un equipaggio di operai specializzati - In programma una lunga crociera negli Stati Uniti (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 26 febbraio. « La Marina italiana sino a poco tempo addietro rrn ancora legata ai vecchi sistemi: o sperimentava qualcosa di nuovo o era destinato a morire ». Questa frase l'ha pronunciata l'ammiraglio Antonio Mondaini, capo dell'ufficio pubbliche relazioni del ministero della Difesa-Marina. In effetti, che sia stato sperimentato qualcosa di nuovo si è avuto modo di constatarlo subito stamane salendo a bordo dell'incrociatore scorta lanciamissili «Caio Duilio». L'unità ha compiuto oggi, al largo delle coste toscane, una esercitazione di tiro contro bersaglio lanciato e controllato dalla corvetta « Farfalla ». Per quanto la linea esterna di una nave come la «Duilio» a prima vista possa ancora sembrare quella tradizionale, addentrandosi nei suol locali si scopre immediatamente che ci si trova nell'interno di un modernissimo laboratorio scientifico ove ogni uomo dell'equipaggio è un tecnico specializzato e dove l'clettrotccni- ca e l'elettronica sono scienze che nessuno ignora. Il «Duilio» venne costruito nel cantiere navale Navalmeccanica di Castellammare di Stabla, ove fu varato, madrina la signora Luisa Segni consorte clell'allora Presidente della Repubblica, il 22 dicembre ti)62. Ha una lunghezza di metri 149,3, è largo metri 17,2, ha una potenza di 60.000 HP velocità massima di 31 nodi, dislocamento a pieno carico di tonnellate 6500; consuma 150 litri di nafta al miglio, ha un equipaggio di 500 uomini. L'armamento è costituito da otto cannoni da "6/62 in torri singole, 48 linee di tiro, due lanciasiluri trinati antisommergibili, una rampa binata lanciamissili «Terrier» due lanciarazzi trinati illuminanti da 105, è dotato di quattro elicotteri antisommergibili ed ha una potenza elettrica pari a quella di una città di 200 mila abitanti. L'unità è gemella del « Doria » ed appartiene ad un nuovo tipo di incrociatori che possiedo armi efficienti sia per la caccia antisnmmcrgihili sia antiaerea. Appena l'ecogoniometro di cui è fornito localizza un sottomarine!, emette un'onda sonora e su uno schermo appare l'eco di ritorno, quindi un elicottero prende subito il volo, dopo che al pilota è stata segnalata a grandi lìnee la zona dove si trova il sommergibile. Anche gli elicotteri, che dispongono di ecogoniometro, sono in grado di localizzare sommergibili. Il sistema missilistico «Terrier», già sperimentato sul « Garibaldi », appartiene al gruppo di sistemi di media gittata. Il missile «Terrier» è lungo circa 9 metri, con un diametro di 50 centimetri, pesa 2300 chilogrammi, ha una gittata di 20 miglia e raggiunge una quota massima di oltre 20.000 metri. La sua velocità è circa tre volte quella del suono e la rampa del «Duilio» è in grado di lanciare una coppia di «Terrier» ogni 30 secondi. Imbarcati i rappresentanti ili numerosi giornali italiani l'incrociatore ha lasciato il porto di La Spezia questa mattina verso le otto, navigando ad una velocità di sedici miglia. A bordo dell'unità, comandata dal capitano di vascello Mario Bini, c'era anche l'ammiraglio Antonio Mondaini, il capitano di fregata Rougier e il colonnello Ghetti del ministero Difesa-Marina. Gli impianti della nave sono quasi tutti automatizzati; ciò consente all'unità di poter far fronte con relativa tranquillità ad uno degli effetti dell'offesa atomica, come la ricaduta radioattiva (è possibile proteggere le parti esposte con un «ombrello d'acqua» costituito da potenti getti di acqua marina nebulizzata; far fun zionare l'apparato motore e la centrale di tiro senza uomini nei locali relativi). Al largo della Gorgona si è svolta l'esercitazione in programma. Niente di spettacolare, ma un'azione scientificamente precisa, calcolata al secondo o al millimetro che ha consentito ai colpi sparati da bordo di raggiungere il bersaglio cosi com'era previsto. L'ammiraglio Mondaini nel corso della navigazione ha illustrato le caratteristiche del « Duilio ». Fra l'altro ha detto che l'unità, con ì suoi quattro elicotteri (Augusta-Bell 206 a turbina e bipala, di prossima assegnazione) può coprire un fronte di cento miglia e ben difficilmente i sommergibili che eventualmente si trovassero in quella zona potrebbero sfuggire all' avvistamento. Ha anche aggiunto che quan do si progettò di trasformare l'incrociatore «Garibaldi» in una moderna unità lanciamis sili, non mancarono le criti che, comprese le sue. Ma l'esperienza sul «Garibaldi» ha consentito la realizzazione di navi come il «Duilio» che dispone di impianti aggiornai' come quelli delle più moderne unità del genere american". «Oggi — ha sottolineato Tarn- miraglio — non ci sono "«fisuperiori a questa. Un grosso problema, però, è quello degli equipaggi. Il "Caio Duilio" richiede personale altamente specializzato, e la Marina deve battersi contro la concorrenza delle industrie private die se lo accaparra ». Le preoccupazioni dell'ammiraglio Mondaini sono senz'altro fondate. Infatti, soltanto grazie alle varie complesse apparecchiature scientifiche di cui dispone, l'ine sciatore «Duilio » pur avendo un dislocamento di sole 6500 tonnellate può disporre di una potenza di fuoco superiore a quella delle grosso unità da 35 mila tonnellate, tipo, per intenderci, la «Vittorio Veneto» della passata guerra. Verso lo 17.30 l'Incrociatore è rientrato nel porto di La Spezia dove rosi era fino al 15 marzo. Quindi prenderà il mare dirotto negli Stali Uniti dove, in un periodo addestrativo della durata di circa due mesi, eseguirà la prova definitiva del sistema, missilistico con lanci effettivi. a, g.

Persone citate: Antonio Mondaini, Caio Duilio, Ghetti, Luisa Segni, Mario Bini, Mondaini

Luoghi citati: Castellammare, La Spezia, Stali Uniti, Stati Uniti, Vittorio Veneto