Accorato appello del Papa al Congo perché cessino le lotte fratricide di R. S. Filippo Pucci

Accorato appello del Papa al Congo perché cessino le lotte fratricide Battezzati in San Paolo dodici africani Accorato appello del Papa al Congo perché cessino le lotte fratricide La coscienza del mondo, dice, è offesa dalla violazione delle più elementari leggi umane - Ostaggi uccisi, prigionieri pascati per le armi senza processo, religiosi perseguitati per la loro fede - Con solennità ricorda «il grande precetto scolpito nel cuore degli uomini e scritto nelle prime pagine della Bibbia: non uccidere» (Dal vostro corrispondente) Città del Vaticano, 26 febbraio Nel pomeriggio di oggi alle 17 Paolo VI si è recato nella Basilica di San Paolo per presiedere una solenne cerimonia religiosa destinata a sottolineare < il cordoglio e la preghiera della Chiesa » per la uccisione ed espulsione dei missionari in molte regioni dell'Africa. Nel corso del rito il Papa ha battezzato e cresimato 12 neofiti congolesi, sei uomini e sei donne, per i quali fungevano da padrini rispettivamente i cardinali Agagianian, Shehan, Dante, Colombo, Cardij, Bevilacqua e sei Superiore generali di altrettanti Ordini religiosi femminili. In un discorso ha stigmatizzato i crimini perpetrati particolarmente nel Congo: « La violenza si è scatenata — ha detto — ed il sangue è stato sparso. Sangue di numerosissimi figli della terra africana, massacrati nel corso di lotte fratricide, spe so in violazione alle leggi più elementari dell'umanità; sangue altresì di uomini e di donne originari di altri Paesi, cattolici e non cattolici, e tra essi un buon numero di pacifici missionari, venuti sul continente africano per portarvi, con ti Vangelo di Cristo, l'amore fraterno e la vera pace ». Paolo VI ha proclamato che c è la coscienza del mondo, e non solo la Chiesa cattolica, che e ferita da questi attacchi alle più elementari regole dell'umanità. Non si tratta più infatti — ha aggiunto — solo del caso di religiosi o di religiose perseguitati per la loro fede. Si tratta di ostaggi che sono uccisi, di prigionieri che sono passati per le. armi senza processo; si tratta di una brutale violazione del diritto alla vita, che ci obbliga a ricordare solennemente il grande r.ccetto scolpito nel' cuore di ogni uomo e scritto nelle prime pagine della Bibbia: Non ucciderei ». Il Papa ha concluso con un appello di pace: « A tutti i nostri figli d'Africa — ha dichiarato — noi vorremmo rivolgere un appello a riflettere sulla grave, lezione che scaturisce da questi tragici avvenimenti. Il sangue chiama il sangue, un disordino genera un altro disordine. Non c'è che una via che conduce alla pace ed alla prosperità ed è quella del rispetto della legge naturale, del diritto altrui e soprattutto del diritto alla vita *. Il Papa ha poi consegnato ai dodici battezzati una croce d'oro, una corona del rosario ed un orologio, sottolineando come questo ultimo sia un dono caratteristico della Cresima. Paolo VI ha portato una nuova riforma al vertice del Sacro Collegio. Ha decretato cioè con suo « motu proprio » che l'elezione del cardinale decano e del cardinale vicedecano avvenga d'ora in poi non più automaticamente, per semplice merito di anzianità, ma per libera e ragionata scelta dei cardinali appartenenti all'Ordine dei vescovi. Dai tempi di Sisto V il Sacro Collegio è diviso in tre Ordini, detti dei vescovi, dei preti e dei diaconi e la ripartizione tradizionale, puramente teorica oggi dato che tutti i porporati godono egualmente del rango episcopale, si mantiene invariata. L'Ordine dei vescovi, il primo per importanza storica, è anche quello che conta il minor numero di cardinali. Krano sei fino a pochi giorni addietro, titolari fin dall'epoca di Sisto V delle sedi suburbicarie, che sor gono intorno a Roma: Ostia, Porto e S. Ruflna, Velletri, Al bano, Palestrina, Sabina e Poggio Mirteto e infine Fra scati. A questo ristrettissimo numero Paolo VI ha ora aggiunto 4 patriarchi orientali Attualmente gli uffici di decano e di sottodecano del Sacro Collegio sono affidati ai cardinali Eugenio Tisserant, francese, e Clemente Micara, vicario di Roma. La riforma di Paolo VI non muta le loro attribuzioni e pertanto il « mo tu proprio » " Sacro Cardinalium Consilio " andrà in vigore soltanto alla loro morte Quel giorno l porporati titolari di sedi suburbicarie si rluni ranno in seduta segreta ed eleggeranno il nuovo decano del Collegio cardinalizio. Resta tuttavia fermo l'obbligo per i cardinali titolari delie chiese suburbicarie, quindi anche per il decano e sottodecano, precisa il documento, della residenza stabile in Roma: e questo esclude che 1 patriarchi, cui sono affidate importanti sedi dell'Oriente cattolico, possano partecipare a tale elezione o ritenersi pos sibili candidati. La riforma del Papa evidentemente vuole introdurre democratico consen so al posto di un matematico avvicendamento nella designa zione dei due elementi più autorevoli del Collegio cardina lizio, mentre questo, per sua stessa affermazione, va crescendo, oltre che nel numero, ne' compiti di collaborazione e di ausilio nel governo centrale della Chiesa. psctsciagzamBIsm Settanta denunce per frodi alimentari Coinvolti proprietari di industrie torinesi ed astigiane (Nostro servizio particolare) Uomo, 26 febbraio. Aroma di formaggio al posto del formaggio naturale, coloranti sintetici non consentiti nell'olio e nella pasta non sono soltanto conquiste della chimica ma altrettanti capi di imputazione contro trentasette aziende, denunciate in questi giorni dal nucleo antisofisticazioni del carabinieri. L'indagine, che ha portato alla scoperta delle frodi ali mentari, ha avuto come centro Bologna ma si è estesa a tutta Italia. Nella città emiliana ha sede la società « Nuclei aro¬ maticl naturali », più nota sot ■iniiiiiiiiiiii to il nome di «Leepen»; stan-lne, ancora In corso, è la dedo al carabinieri la ditta nuncia di 54 persone al proavrebbe fornito a numerosi | curatore della Repubblica di l iB pastifici, oleifici ed altre aziende gli additivi chimici non permessi dalla legge. Le sostanze sintetiche, secondo le indagini, venivano impiegate per aromatizzare o colorare paste, olio d'oliva, tortellini e dadi per brodo. I coloranti più usati erano « Licitene », «Fosfatene 22 », « Similovo » che davano al prodotti, e in particolare all'olio, una gradazione di colore più commerciale, ma diversa da quella voluta dalla legge. Nei tortellini e negli estratti per brodo, per esempio, gli analisti del carabinieri hanno trovato «aromi di formaggio» invece del formaggio vero e proprio, dichiarato sull'involucro. Il primo bilancio dell'indagi- Bologna. La lunga lista si apre coi titolare della « Leepen », Stefano Giuliani, nato 51 anni fa a Milano e residente a Bologna; è accusato, con altri diciotto, di associazione a delinquere, frode commerciale Gli altri trentasei denunciati sono proprietari delle industrie che hanno adoperato gli addi tivi chimici de'la «Leepen a., e risiedono a Torino, Milano, Asti, Vauo Ligure, Genova, Salò, Firenze, Roma, Napoli e in altri centri del Veneto, dello Marche, dell'Emilia, del la Lombardia. Proseguono le denunce per l'impiego dpt;!i additivi prò dotti dalla società torinese «Nova:»: oggi sono stati denunciali sedici titolari di industrie alimentari delle Puglie. r. s. Filippo Pucci