I lavoratori italiani in Germania avranno gli stessi diritti dei tedeschi di Tito Sansa

I lavoratori italiani in Germania avranno gli stessi diritti dei tedeschi I lavoratori italiani in Germania avranno gli stessi diritti dei tedeschi Firmato ieri a Bonn (con effetto immediato) l'accordo tra i due Paesi - Nella Repubblica federale sono disponibili 600 mila posti - Il contratto di lavoro indicherà le condizioni di salario, vitto, alloggio - Assicurata la "carriera" in fabbrica - L'emigrante potrà farsi raggiungere dalla famiglia, avere scuole per i figli, mandare in Italia la valuta che vorrà (Uà! nostro corrispondente) Binili, 23 febbraio. Mentre la Svizzera respinge i lavoratori italiani, la Germania federale, che ha bisogno di manodopera (nel Paese vi sono circa seicentomila posti di lavoro liberi) spalanca loro le porte, offrendo ad essi migliori condizioni di impiego e di vita. A partire da oggi, tutti i lavoratori italiani avranno in Germania gli stessi diritti, le stesse retribuzioni, le medesime possibilità di alloggio, di istruzione e formazione professionali dei lavoratori tedeschi. Un accordo in tal senso — il secondo del genere, ma notevolmente perfezionato rispetto a quello precedente dell'aprile 1962 — è stato firmato oggi al ministero degli Esteri di Bonn dall'ambasciatore d'Italia Mario Luciolli e dal segretario di Stato agli Esteri Karl Carstens. L'aecor do è frutto dei lavori di una commissione italo-tedesca, che si è riunita due volte l'anno scorso prima a Roma e poi a Bonn. D'ora innanzi il lavoratore italiano che decida di trasferirsi in Germania e che si presenti ad un ufficio di lavoro in Italia, non andrà più Incontro all'ignoto e non dovrà affrontare alcun rischio Nel contratto saranno indicate chiaramente la destinazione, le condizioni di lavoro, la re¬ tvgcqz , tribuzione, le trattenute di diverso genere e, soprattutto, gli verrà fatto sapere dove e come alloggerà, quanti metri quadrati avrà a sua disposizione, come saranno il vitto, il riscaldamento, le condizioni igieniche eccetera. Nulla gli verrà nascosto, per cui non vi saranno possibilità di equivoci, di false interpretazioni e di proteste. Interessante è la parte normativa dell'accordo riguardante le possibilità di alloggio per le famiglie dei lavoratori. Ottenuto un impiego, gli italiani potranno chiedere un appartamento, mettendosi in lista con i loro colleghi tedeschi Non verranno fatte preferenze né discriminazioni. Ottenu to l'appartamento, il lavorato re italiano potrà farsi raggiun Bere dalla famiglia (coniuge e figli, e in casi eccezionali gè nitori o nipotini), ai quali le autorità dovranno concedere il permesso di soggiorno. Ma non è tutto. Il coniuge e i figli del lavoratore italiano, appena giunti in Germania, avranno diritto di ottenere un posto di lavoro e di frequentare scuole elementari, corsi di insegnamento e di addestramento professionale, alle medesime condizioni dei lavoratori tedeschi. Se vorranno (se cioè riusciranno a raggranellare un piccolo capitale base) potranno concorrere con i colleghi tedeschi ad ottenere una casa in proprietà. Inoltre, come già avviene, potranno esportare, cioè inviare a casa in Italia, tutta la valuta che desidereranno, senza alcuna limitazione. Il nuovo accordo prevede che gli italiani potranno fare carriera come i colleghi tedeschi e non essere confinati (come finora) ai posti più bassi della scala professionale. Nell'interno delle aziende godranno del diritto elettorale attivo (potranno cioè votare) e, do po tre anni di residenza in Germania, avranno anche il di ritto elettorale passivo (cioè potranno essere eletti negli organi rappresentativi dell'azienda). L'accordo verrà applicato automaticamente, su richiesta, a quei lavoratori italiani (e sono purtroppo la maggioranza) i quali vengono in Germania alla ventura, senza una precisa destinazione, su richiamo di un amico o di un parente. In base alle disposizioni della Comunità economica europea sulla libera circolazione dei lavoratori nel Mec — entrata in vigore l'anno scorso — nessun lavoratore (a meno che non sia colpevole di reati gravi o affetto da ma lattie contagiose) potrà essere respinto dalle autorità tedesche Rimangono in sospeso alcu¬ ni problemi, ma questi — secondo quanto il segretario di Stato Carstens ha detto oggi durante la cerimonia della firma — verranno discussi e ai spera di poterli risolvere nella prossima primavera a Roma: nidi d'infanzia, scuole con corsi di lingua italiana, trasmissioni radio in italiano, case ancora migliori, centri di ricreazione per lavoratori stranieri. L'anno prossimo, forse anche questi problemi saranno risolti. Tito Sansa

Persone citate: Carstens, Karl Carstens, Mario Luciolli