Gaetano Martino depone a favore degli ex direttori delia Sanità

Gaetano Martino depone a favore degli ex direttori delia Sanità Gaetano Martino depone a favore degli ex direttori delia Sanità Già ministro agli Esteri e docente di fisiologia umana a Roma, faceva parte del comitato scientifico dell'ente - Ha detto d'essere stato consultato più volte per quei problemi che interessavano la sua specialità (Nostro servizio particolare) Roma, 17 febbraio. L'onorevole Gaetano Martino, già ministro degli Esteri, è stato interrogato come testimone al processo per le presunte irregolarità amministrative che si sarebbero verificate all'Istituto superiore di Sanità, processo nel quale sono imputati tra gli altri gli ex direttori generali professori Domenico Maratta e Giordano Giacomelli). Fra le accuse rivolte ai due ex direttori c'è quella di avere attribuito gettoni di presenza ai componenti del Comitato scientifico, senza che il Comitato stesso si fosse mai riunito. La maggior parte dei testi di oggi sono stati citati dalla difesa per dimostrare che i componenti del Comitati scientifico, pur non riunendosi riendcaminctmèmnrtdCtfidmltd a a o e e In modo del tutto regolarci prestarono la loro opera di ■consulenza presso l'Istituto, o riunendosi in piccoli gruppi, o rispondendo alle consultazioni dei vari capi di laboratorio Alcuni testimoni hanno deposto anche in merito alle borse di studio. L'on. Gaetano Martino, direttore dell'Istituto di Fisiologia umana dell'Università di Roma e componente, a partire dal 1961, del comitato scientilieo dell'Istituto di Sanità, ha detto: «Sono stato consultato più volte dai direttori Maratta e Giacomello, dal Premio Nobel Bovet e dall'attuale, facente funzione di direttore prof. Marini Bettolo. Fui convocato anche con il prof. Amantea, altro componente del comitato scientifico, per discutere i problemi della determinazione o metodo biologico del contenuto in vitamine dei medicinali. Altre volte ho pre-, stato la mia opera nell'Istituto. Dal prof. Marini Bettolo sono stato consultato in merito all'attribuzione di borse di studio n scienziati stranieri e, in particolare, latino-americani, per la mia particolare competenza che mi derivava dall'essere stato per quattro anni insegnante in una università americana. Il prof. Bovet mi consultava frequentemente su particolari problemi della ricerca scientifica, come, ad esempio, le reazioni condizionate dei ratti, le sofisticazioni delle paste alimentari e la circolazione cerebrale ». L'on. Martino ha concluso affermando che in questi ultimi tempi, cioè dal momento in cui la Procura generale concluse l'istruttoria che ha portato all'attuale processo, il comitato scientifico dell'Istituto è stato riunito una sola volta mentre ai vari componenti sono stati chiesti numerosi pareri verbali. Il prof. Silvio Ranzi, direttore dell'Istituto di zoologia d: Milano e componente del Comitato sc'entifìco dell'Istituto dal 1952, ha dichiarato che, fin dal 1946, eseguì lavori di ricerca nel laboratorio di microscopia elettronica dell'Istituto e che, per compiere tali ricerche, si spostava da i Milano a Roma senza alcun I rimborso. «Spesso — he ag- giunto — mi recai a visi'ire tZ|direttore generale dell'Istituto per discutere con lui i vari-.problemi della ricerca. Ho cu- rato un allevamento di sala-ìmandre e rospi nel Sudafrica,] perché era impossibile alleva-\re a Roma questi animali a causa dell'alto tasso di cloro contenuto nell'acqua. Ho eseguito ricerche sulle salamandre e sui rospi per conto dell'Istituto di Sanità, senza pretendere alcun compenso, tanto per gli animali, allevati, come ho detto, a mie spese in Sudafrica, quanto per i viag\gi. Non ho mai avuto nulla, se non nelle rare occasioni in cui ho fatto parte di commissioni giudicatrici nei concorsili. E' stato quindi interrogato il prof. Franco Sganga, vice capo del laboratorio di mioro- biologia dell'Istituto Superiore di Sanità, il quale ha dichiarato a. proposito delle borse di studio: «li dott. Ugo Maratta, ha eseguito nell'Istituto ap profondite ricerche microbiologiche e nel campo dell'isto logia patologica, con studi al microscopio elettronico. Il prof. Albertt ita spesso conferito con il mio capo di laboratorio, pur non facendo ricerche personali nell'Istituto. I,a signora Pcsso, sorella del dott. Domenicucci, c stata assidua e diligente nel suo lavoro ». Sono stati poi sentiti il prof. Anselmi, ex capo laboratorio dell'Istituto; il prof. Calò, capo del reparto controllo medicinali; il prof. Tentori, ricercatore; il prof. Batudieri, rappresentante del personale in seno al consiglio amministrativo. TI processo riprenderà venerdì. r. s.

Luoghi citati: Milano, Roma, Sudafrica