I periti accertano che Ippolito soffre di "imponenti disturbi"

I periti accertano che Ippolito soffre di "imponenti disturbi" I periti accertano che Ippolito soffre di "imponenti disturbi" Dopo l'intervento chirurgico all'orecchio è sopravvenuta una labirintopatia che gli provoca capogiri, irritazione costante, crisi di depressione psichica - I tre specialisti propongono al Tribunale di ricoverare l'ex segretario del Cnen nella clinica neurologica e , a e a , a a a l a. a 1. i e n ze. lsi n si a finiaooi : ul li(Nostro servizio particolare) Roma, 12 febbraio. Il prof. Felice Ippolito deve essere ricoverato in una clinica neuropsichiatrica perché soffre realmente di « imponenti disturbi » neurovegetativi, conseguenti all'operazione chirurgica per l'asportazione della escrescenza ossea nell'orecchio destro. Queste sono le conclusioni raggiunte, dopo molteplici controlli, dai tre periti medici nominati dal presidente della IV Sezione del tribunale di Roma che condannò l'ex segretario del Cnen a undici anni di reclusione. Sulla base del responso, il magistrato deciderà entro qualche giorno, con , tutta probabilità accogliendo la richiesta dei professori Cirrincione, Sii vagni ed Alemà: ordinerà 11 trasferimento dello scienziato dalla clinica otorinolaringola trica della Università di Ro ma, dov'è degente dal 16 settembre '64, in una clinica specializzata. Il collegio medico ha indicato la clinica delle malattie nervose e mentali del l'Università di Roma «che appare pienamente rispondente alle necessità del caso». La visita collegiale venne decisa dalla magistratura dopo che il prof. Ippolito, la sera dì martedì 26 gennaio scorso, fu colto da una violentissima crisi di disperazione: rifiutò il cibo, spaccò i piatti, lacerò la tovaglia, diede in escandescenze tali da far temere un gesto irreparabile. I tre specialisti, incaricati dal presidente del tribunale, dott Giuseppe Semeraro, sottoposero Ippolito a ripetute visite, ad esami clinici e radiologici, soprattutto ad esperimenti per accertare le sue condizioni nervose. La perizia, depositata oggi alla cancelleria del tribunale, dichiara che il prof. Ippolito « presenta in atto una labirintopatia post-operatoria da esostosi osteomatosa, aggravatasi dopo l'intervento operatorio. carns con imponenti disturbi neurovegetativi e stato disforico secondario ». Ciò vuol dire che, in seguito all'operazione chirurgica per la rimozione dell'anormale escrescenza ossea nell'orecchio destro, si è prodotta una lesione del labirinto auricolare: questa malattìa (labirintopatia) dà disturbi nell'orientamento, variazioni dell'umore in senso negativo indicato dalla dizione « stato disforico », che equivale a depressione e irritazione costante. Le manifestazioni neurovegetative consìstono in nervosismo, agitazione, capogiri, smarrimento. « Tale condizione morbosa — prosegue il documento medico — è da considerare postumo transitorio della subita operazione. L'affezione richiede l'applicazione di una cura farmacologica mirante ad attenuare la reattività del sistema nervoso vegetativo ». Di solito, queste malattie sono curate con medicinali che agiscono sul simpatico e sul vago per diminuire l'eccitabilità, la tensione, l'umore tetro « E' opportuno che tale terapia — prosegue la perizia — aia però preceduta da .accertamenti specialistici ». I tre me dici fiscali concludono proponendo il trasferimento del prof. Ippolito nella clinica neuropsichiatrica dell'Università di Roma. Il magistrato potrà accetta re questa indicazione, come tutto lascia prevedere, o sce gliere un altro Istituto di cura, in ogni caso il prof. Ippolito sarà nuovamente sottoposto ad esami, probabilmente ad una perizia, ritenuta necessaria dai prof. Cirrincione, Alemà e Silvagni. Intanto l'ex segretario generale del Cnen è piantonato nella stanza « G. 75 » al secondo piano dell'ospedale otorinolaringoiatrico in attesa di conoscere la sua sorte. I. f.

Luoghi citati: Roma