La casalinga pipa del commissario Maigret

La casalinga pipa del commissario Maigret Cronaca televisiva La casalinga pipa del commissario Maigret Le avventure con Gino Cervi volgono alla fine Gli abiti goffl, pesanti, di cattivo taglio, le saccocce sempre piene di carte, il cappello sulla nuca e l'eterna pipa tra le labbra: bisogna dire che Gino Cervi s'è truccato molto bene da Maigret anche se certi dettagli fisici possono rispondere si e no. S'è truccato molto bene e recita molto bene. L'abbiamo già detto altre volte, ma vogliamo ricordarlo ancora perché questa sua recitazione estremamente semplice, naturale, disinvolta, ha avuto una grande importanza: cioè ha ricondotto in termini umani e famigliari la figura del detective che il pubblico, abituato agl'inverosimili telefilm americani (e non parliamo del cinema), considera ormai come un'entità mitica composta di un cervello straordinaria- mente acuto, di una muscolatura straordinariamente possente, di una mira straordinariamente infallibile. Non c'è nulla di straordinario nel Maigret di Simenon e Cervi ha avuto il merito di rendere in modo vivo questa casalinga e simpatica sostanza del personaggio. Porse l'ha accentuata, ma sempre con misura. Ed è stato veramente un successo popolare, il suo: meritatissimo. Anche ieri la sua interpretazione ferma e corposa ha rappresentato il perno attorno a cui ha ruotato il meccanismo della storia. La puntata s'era avviata male, con quella lunga sequenza nel bar, così confusa e slegata: poi è andata via via rinsaldandosi e ha lasciato lo spettatore sospeso su angosciosi enigmi... La soluzione a domani. Ma domani, con rammarico, saluteremo definitivamente Cervi-Maigret * * E' seguito un ritratto della città di Parma: un ritratto che in breve spazio di tempo ha voluto abbracciare troppi argomenti, dal formaggi alla lirica, da Maria Luigia a Toscanini, dai fatti napoleonici alla vittoriosa resistenza dopo l'altra guerra alle squadracce fa sciste di Italo Balbo. Tuttavia la trasmissione merita una lo de perché in quelle immagini e in quel commento c'erano dell'affetto sincero e del gusto e Parma ne veniva fuori dipinta magari un po' sommaria mente ma con amore. Buona serata nel comples so. Sul secondo canale si sono allineati un servizio di carattere archeologico, schiacciato dalla concorrenza di Maigret e un suggestivo varietà tede sco la cui prima parte riceve va calore e fascino dalla pre stig'.osa voce di Hildegarde Neff. * * Stasera la grande attrazione è « Studio Uno » di cui parliamo a parte. Seguirà un « Pri mo piano » dedicato a Salva dor Dali: sì tratta di un ser vizio già trasmesso lo scorso anno sul secondo canale: un profilo piuttosto divertente del famoso pittore che in occasione dell'incontro ha compilato una « pagella del genio » in cui egli mette se stesso nel gruppo dei sommi, assieme a Leonardo e a Velasquez. Sul secondo canale una ripresa PevspsrmRtdi dello spettacolo dell'Opera o. Pechino registrato tempo fa al teatro Alfieri di Torino e un telefilm della serie «" L'assistente sociale », una serie piena di pretese ma di livello modesto. * * Venerdì della settimana prossima avrà inizio sul secondo canale il documentario in cinque puntate II ferro ideato da Roberto Rossellini. Il documentario intende tracciare la storia del ferro e della sua importanza nello sviluppo della civiltà dalle origini ai nostri giorni. I cinque capitoli comprendono: la ricostruzione della vita degli Etruschi che dovettero la loro grande potenza fra il settimo e dottavo secolo principalmente all'intenso sfruttamento del ferro; l'illustrazione delle ricerche e degli esperimenti sul ferro durante il Rinascimento e la nascita delle armi da fuoco; l'utilizzazione del ferro nelle vicende belliche; la storia di un operaio dell'Uva di Piombino durante la guerra; e infine un panorama sulla civiltà della nostra epoca che sì fonda in gran parte sull'impiego del ferro e dell'acciaio. Il singolare programma, che si avvale di diverse tecniche di racconto, è stato, come abbiamo detto, Ideato da Roberto Rossellini che però si è servito per la realizzazione pratica della regìa di suo figlio. u. bz.

Luoghi citati: Parma, Pechino, Torino