Discusso al Consiglio di Novara il «caso» della ragazza che «giudicò» la professoressa
Discusso al Consiglio di Novara il «caso» della ragazza che «giudicò» la professoressa MOLTO RUMORE PER POCO Discusso al Consiglio di Novara il «caso» della ragazza che «giudicò» la professoressa Dichiarazioni del sindaco: «Un provvedimento contro l'alunna doveva essere preso, anche se non così grave» - Il psi presenta un ordine del giorno favorevole alla studentessa: 16 consiglieri lo approvano; altri 17 (de, psdi, pli) si astengono - Stasera nuova riunione (Dal nostro corrispondente) Novara, 11 febbraio. La vicenda delia studentessa Mara Martin, sospesa per quindici giorni dalle lezioni per alcune frasi ìrriguardose contenute in un tema di italiano, ha avuto un'eco stasera al Consiglio comunale: alcuni consiglieri comunisti infatti avevano presentato una interrogazione al sindaco chiedendo il suo intervento presso il Provveditore agli Studi. Letto il lungo ordine del giorno ha preso la parola il* sindaco prof. Masciadri che è preside d'una scuola media a Trecate. Ha detto: tNon ho bisogno di fare la cronistoria: ne ha parlato la stampa nazionale diffusamente. Mi sono recato dal Provveditore agli Studi ieri l'altro perché avevo inteso il vivo interesse della città e perché, interpretando sentimenti comuni a molti, intendevo chiedere clemenza. Il Provveditore mi ha risposto che egli non poteva entrare nel merito di un provvedimento preso dal consiglio dei professori che, sotto il profilo giuridico, era legittimo. Il mio parere, valutata la cosa, è che un provvedimento, anche se non così grave, andava preso». Ha quindi preso la parola il prof. Rosario Muratore del partito comunista, insegnante all'istituto magistrale («E' la prima volta — ha detto — che un episodio della scuola ha suscitato così grande e responsabile interesse in tutto il Paese») il quale, ha presentato per l'approvazione il seguente ordine del giorno: «Il Consiglio comunale di Novara, rag presentanza qualificata e responsabile di tutta la cittadi nanza, di fronte alla vasta e profonda eco suscitata dalla punizione della studentessa Mara Martin in tutti i settori dell'opinione pubblica, nella ctl'letottlidzssddvmil convinzione che una più matura e meditata disamina dell'episodio, anche alla luce delle considerazioni critiche e autocritiche affiorate nel dibattito in corso, possa oggi consentire al preside dell'istituto "Galileo Ferraris " e al consiglio di classe che ha inflitto la sanzione della sospensione dalla scuola per quindici giorni alla studentessa Mara Martin, di ridimensionare la portata reale dell'episodio, interpretando il voto della cittadinanza, esprime la fiduciosa speranza che il consiglio di classe riveda la sua prima decisione togliendo sollecitamente alla punizione, in parte già scontata, l'effetto dannoso della ulteriore perdita delle lezioni ». Sulla proposta di mettere ai voti l'ordine del giorno del consigliere comunista, il capo gruppo democristiano avv. Cassietti ha fatto osservare che, a termine di regolamento, gli ordini del giorno debbono essere discussi e votati nella seduta successiva. Si sono accesi vivaci contrasti e il sindaco ha sospeso la seduta convocando nel suo ufficio 1 capi gruppo. Alla ripresa, il consigliere Stalla (psi) ha espresso la perplessità del suo gruppo, non conoscendo le frasi incriminate. Ha quindi proposto un altro ordine del giorno nel quale è detto: *Il Consiglio comunale di Novara, nel caso della studentessa Mara Martin, pur disapprovando le espressioni che pare siano contenute nel suo tema, ritiene opportuno invitare il preside e il consiglio di classe a riesaminare alla luce dei princìpi pedagogici moderni il provvedimento ». Per dichiarazione di voto ha quindi parlato il consigliere Pizzone (psiup), che sostan zialmente ha aderito all'ordine del giorno. Lo stesso ha fatto il consigliere comunista San lorenzo. L'assessore Canna (psdi) ha annunciato l'astensione del suo gruppo e così il consigliere liberale Santagostino. L'avv. Cassietti (de) ha ribadito il principio che l'ordine del giorno non potrebbe essere votato a termine di regolamento. Perciò ha annunciato la sua astensione. Si è passati quindi alla votazione. Hanno approvato l'ordine del giorno presentato dal consigliere Stalla sedici consiglieri (comunisti, socialisti e socialisti unitari); si sono astenuti diciassette consiglieri (de mocristiani, socialdemocratici e liberali). Sulla questione se l'ordine del giorno debba considerarsi approvato, si è acce sa un'altra discussione. Taluni sostenevano che i sedici voti favorevoli valevano dl per sé l'approvazione. Di parere diverso erano invece ì democristiani. Si è data lettura del regolamento ma nessuno si convinto ed un giudizio — ha annunciato il sindaco — verrà deciso nella seduta di domani sera. p. b. Il prof. Cornelio Masciadri, sindaco di Novara
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