I seguaci di Lysenko destituiti in Russia

I seguaci di Lysenko destituiti in Russia Continua la «destalinizzazione» iniziata da Kruscev I seguaci di Lysenko destituiti in Russia La polemica sulla genetica si è estesa al più vasto campo della libertà della scienza - Il caso della professoressa sconfessata perché aveva ottenuto una nuova varietà di patate (Dal nostro corrispondente) Mosca, 10 febbraio. Il presidente dell'Accademia delle scienze agricole, Olscianski, e il suo sostituto, Biedsko, sono stati allontanati dalle loro cariche. La notizia è stata accolta con enorme interesse, e non soltanto negli ambienti scientifici: dieci anni fa, Olscianski era stato chiamato a sostituire il famoso biologo Lysenko, accusato di avere imposto, contro le moderne scoperte della genetica, teorie da lui considerate più consone all'insegnamento marxista. Lysenko sosteneva che l'influenza dell'ambiente, contrariamente ai principi di Mendel, s'impone sui fattori ereditari, e che quindi l'ambiente è l'elemento determinante nelle variazioni della specie. Nel 1954, auspice Nikita Kruscev, Io «stalinista» Lysenko venne apertamente sconfessato, e si credette fin da quel momento che gli indirizzi « liberali » della scienza sovietica avessero definitivamente trionfato. Olscianski, invece, continuò in pratica l'opera del predecessore, contrastando con la stessa pervicacia le correnti innovatrici: ci sono voluti più di dieci anni per stabilire la perpetuazione dei vecchi errori. La destituzione di Olscianski, fatto di per se stesso clamoroso, non ha colto di sorpresa alcuno. Da qualche mese i giornali sovietici avevano aperto una veemente campagna contro i seguaci di Lysenko. Nessuno osò attaccare pubblicamente Olscianski, che ricopriva l'alta carica di presidente dell'Accademia: vennero presi di mira invece i suoi collabo ratori più diretti, ed in primo luogo il prof. Sizov. Ad aprire il fuoco della po lemica fu lo scrittore Dudin zev, il quale raccontò ai lettori della Konsomolskaia Prav da le scandalose persecuzioni di una scienziata sovietica, la prof. Lebedeva, cacciata dal l'Istituto dì scienze agricole per certi suoi studi invisi agli « stalinisti ». La Lebedeva era convinta che i fattori genetici potessero influire notevolmente sulle variazioni della specie. E continuando l'opera del suo maestro, il prof. Vavilov (uno dei precursori della moderna genetica russa), era riuscita a migliorare con ibridazioni alcune specie di patate. Le pata te della Lebedeva, spiegava lo scrittore, erano state ottenute «modificando la disposizione e la composizione di elementi dei cromosomi»: una autentica operazione di genetica che ser viva a dimostrare, tra l'altro l'importanza relativa del fat tore ambiente. Le patate Lebe deva erano ottime, osservava Dudinzev cpn sarcasmo, mi gliori di tante altre specie fino ra prodotte nell'Urss; ma la scienziata, per ordine del prof Sizov (e dei suoi potenti prò tettori), fu costretta a inter rompere le sue ricerche. In se guito fu licenziata in tronco « avendo essa seguito princìpi psenrlo scientifici di tendenza borghese ». Il caso della Lebedeva non era unico nel suo genere, giornali di Mosca, che con tutta evidenza preparavano i pubblico alla destituzione d Olscianski, rivelarono o ricor darnno altre vergognose per sedizioni di scienziati innova tori. Si parlò del prof. Rapo port, altro illustre genetico che s'era schierato contro gl orientamenti ufficiali perdendo subito il suo impiego; del prof. Salganik, di un istituto di Novi Sibirsk, allontanato dal suo posto per avere se guito studi stranieri sulla ge netica; del prof. Karpecenko che era morto in carcere do ve era stato rinchiuso per or dine di Stalin. Alle riabilitazioni segui difesa di scienziati ancora in ' carica, che da anni si batte vano con scarse fortune con tro le teorie del prof. Olscian ski. Si fecero i nomi di Knu niantz, Kapiza, Liapunov — celebri in tutta l'Unione So vietica —, che lo stesso Ol scianski tentava di mettere i stato d'accusa. I tre scienzia ti, Infatti, erano stati tacciati di « incompetenza » da una ri vista pubblicata dall'Accade mia delle scienze. Negli ultimi tempi la pole mica ha guadagnato In ani piezza e in profondità. Si giunti a constatare che tutto l'insegnamento della biologi risentiva delle antiquate con cezioni di Lysenko e di Ol scianski; che i testi delle scuo le medie e le dispense univer sitarie « ignoravano le moder ne scoperte della genetica » che pertanto occorreva riscri verli. Si affermò che l'agrico tura, la zootecnia e la medi cina, così come esse erano in segnate e praticate, mostravano lacune spaventose; mentre in Occidente (si può aggiun gere) la biologia in tutte sue applicazioni è avanti decenni. Quando i giornali sovieti scatenano una polemica significa che la sorte di qualcuno è già segnata: il 4 febbraio scorso l'Accademia delle scie ze annunciò che il prof. Ly senko era stato destituito a che dalla carica di direttordell'Istituto di genetica, chaveva assunto dopo il siluramscè shsdtèIlGclrd<dlIZla1la mento dall'Accademia delle scienze agricole. E oggi infine è stato giubilato il suo successore Olscianski. A sostituirlo hanno chiamato ora il professor Lobanov, che, assicurano, cl'suggtaderno e, soprattutto, tollerante verso i suoi colleghi. m. C. è uno scienziato di idee mo-istam1ddaVerso la riabilitazione

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