Altri attacchi aerei americani alle basi comuniste del Nord Vietnam

Altri attacchi aerei americani alle basi comuniste del Nord Vietnam Pericolosa tensione nell'Estremo Oriente asiatico Altri attacchi aerei americani alle basi comuniste del Nord Vietnam Le azioni decise dopo che i guerriglieri avevano bombardato con i mortai due aeroporti presso Saigon - Nel primo assalto (all'alba di domenica) 8 soldati americani erano morti, 120 feriti - Duecento ribelli uccisi in uno scontro con le forze governative - La Casa Bianca ordina lo sgombero dei civili americani e invia rinforzi militari, tra cui un battaglione armato di missili capaci di colpire gli aerei a 15 mila metri (Nostro servizio particolare) Saigon, 8 febbraio. A meno di 21, ore dalla violenta rappresaglia aerea degli americani sulle basi nord-vietnamite di rifornimento dei partigiani comunisti, che operano nel Sud Vietnam, i guerriglieri hanno attaccato questa notte un'altra base militare degli Stati Uniti — Soc Trang — nel delta del fiume Mekong, a 160 chilometri da Saigon. Questa volta l'attacco — compiuto forse un po' troppo frettolosamente — 71071 ha avuto le tragiche conseguenze del bombardamento dell'alba di domenica su Pleiku, quando otto soldatiamericani furono uccisi, 120 feriti ed una ventina di aerei ed elicotteri distilliti: i mortai hanno incominciato a sparare da lontano, e con scarsa precisione, contro piste sulle quali erano pronti all'involo gli apparecchi dell'aviazione americana e sud-vietnamita; gli aerei sono stati subito trasferiti senza danni, nessun militare della base è stato colpito. La nuova rappresaglia non è stata immediata. L'alto comando americano e quello sud-vietnamita hanno esaminato alungo la situazione; non è escluso che sia stata chiesta l'autorizzazione della Casa Bianca prima di ordinare agli aerei di partire per un'altra incursione sulle basi del Nord Vietnam (ad Hanoi si trova ancora in visita il primo ministro souic-| fico Kossighin). A mezzogiorno, dodici ore dopo l'attacco dei guerriglieri a Soc Trang, ventiquattro aerei (tra cui alcuni velocissimi caccia-bombardieri americani) decollavano da Da Nang, che dista 130 chilometri dal confine, e puntavano verso la stessa base comunista di Dong Boi già seriamente colpita ieri. L'anione non era limitata a Dong Hoi; ad ondate successive gli apparec chi scendevano a mitragliare i villaggi di Vin Linh, Lieti Cong That Le, Son Song, Ha Tinh, tutti a ridosso della fron- . fiera. Il più vicino (Vin Linh) * dista appena otto chilometri i i e è o i e m n m o d i, tati ca a a dalla linea di demarcazione La squadriglia era comandata dal generale sud-vietnamita Kg. Al ritorno dalla missione, Ky ha detto in una conferenza stampa che i suoi piloti avevano colpito il 70 per cento degli obiettivi, lasciandoli in rovine e causando vasti incendi; eguale successo hanno riportato gli aviatori americani. Un aereo vietnamita è stato abbattuto, ma il pilota si 6 salvato lanciandosi con il paracadute e scendendo in territorio nazionale. Il gen. Ky è stato colpito alla guancia da una scheggia di granata; è tornato ferito, ma non gravemente, anche un altro pilota sud-vietnamita. Malgrado il successo delle incursioni sulle basi di rifornimento del Nord Vietnam, i guerriglieri sono sempre attivissimi. Nella provincia di Quant Tin, i partigiani hanno attaccato in forze un posto militare: sono stati respinti dalle truppe governative, che affermano di avere ucciso duecento degli assalitori. Saigon è in stato d'assedio. Soldati e polizia presidiano i centri nevralgici della capitale. Oggi sono arrivati alla base aerea di Ha Nong i primi reparti di difesa anti-aerea americani equipaggiati con missili Hawk. Appartengono ad un battaglione trasferito da Okinawa per ordine del presidente Johnson, comprende 500 uomini, 20 lanciamissili, ciascuno dei quali è munito di tre razzi capaci di colpire un aereo a 15 mila metri di quota. Contemporaneamente a queste misure di carattere militare, Johnson ha ordinato lo sgombero graduale dei civili americani nel Sud Vietnam. Le partenze cominceranno domani: 18 persone lasceranno Saigon cól Da Nang. Gli altri 1732 cittadini degli Stati Uniti partiranno entro 8.-10 giorni. La scuola americana di Saigon è stata chiusa oggi. a. p L'aeroporto di Pleiku, nel Sud Vietnam, devastato dopo l'attacco dei comunisti (Telefoto «Associated Press»)

Persone citate: Dong Boi, Dong Hoi, Hawk, Johnson, Kossighin