Tremelloni contrario ad aumentare le tasse

Tremelloni contrario ad aumentare le tasse Alia Commissione Finanze e Tesoro del Senato Tremelloni contrario ad aumentare le tasse Il ministro afferma che lo sviluppo economico del Paese pone dei limiti alla pressione fiscale - « E' necessario reagire al mito della tassazione come fonte inesauribile di risorse » - Nel 1964 le entrate fiscali sono salite del 13,3 per cento, il reddito nazionale (in termini monetari) dell'8,6 per cento (Nostro servizio particolare) Roma, 2 febbraio. Il ministro delle Finanze, rcmi. Tremelloni, è intervenuto moggi alla riunione della commissione Finanze e Tesoro del Senato per illustrare la politica tributaria condotta nel 1964 e il preventivo del 1965. Il ministro delle Finanze ha concordato con l'affermazione del relatore sen. Lo secondo la quale sistema e apparato tributario hanno bisogno di un periodo di pausa negli inasprimenti, non meno di quanto ne abbia bisogno un'economia che vuole ottene- hdrttencGiudicete vrdstatiiieiiiiaiiiiiiiiiiiiiiteiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiieiiiiiiiiiiii re un alto saggio di sviluppo. L'on. Tremelloni ha detto che durante il 1964 l'accerta¬ mento tributario dello Stato ha raggiunto i 5817 miliardi di lire, cioè 682 miliardi in più rispetto al 1963. Le entrate tributarie sono così aumenta te in un anno del 13,39ó dinanzi ad un reddito nazionale che, in termini monetari, si e espanso, secondo cifre provvisorie, dell'8,6% e in termini reali del 2,6?*o. In merito alla composizione dei tributi, l'on. Tremelloni ha sottolineato che una importanza sempre crescente va as- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiittiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiie sumendb l'imposizione diretta, passata dal 20,89fc uel totale del gettito tributario nel 1954 al 25,6Tb nel 1963-'64 e al 30,170 nel secondo semestre dell'anno scorso. Il ministro ha inoltre osservato che è in atto un continuo miglioramento degli accertamenti, anche se quasi 1 due terzi del reddito complessivo del Paese godono di esenzioni legali o di forti attenuazioni dell'imposta (Mezzogiorno, agricoltura, nuovi fabbricati, franchigie, minimi esenti, ecc.). Dopo aver esaminato l'azione anticongiunturale compiuta il ministro Tremelloni ha affermato che le previsioni fiscali per il 1965 «anche se non sono da giudicarsi imprudenti, sono però le massime consentite da un'obiettiva valutazione delle prospettive ». 'Tali previsioni aumentano le entrate fiscali del 7,2-70 rispetto all'anno scorso. L'on. Tremelloni ha concluso il suo intervento affernian|do che occorre però non sotjtovalutare i problemi posti jdalla pressione fiscale e parafiscale, ed i limiti di prelievo pubblico compatibili con lo sviluppo economico del Paese, e che occorre reagire « al mito della tassazione come fonte inesauribile di risorse ». r. s.

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