Danze e canti evangelici in uno spettacolo negro

Danze e canti evangelici in uno spettacolo negro Danze e canti evangelici in uno spettacolo negro Il ritorno a Torino di « Black Nativity » Da quando Menotti scovò questa compagnia di negri in un teatrino di Broadwag e la portò al Festival di Spoleto del 1961, Black Nativity ne- ha percorsa di strada nel mondo. Applaudita anche da noi due anni fa, la prima « Gospel Song-Play » — melodie evangeliche sceneggiate come, usano i negri americani nelle cerimonie del culto — è. tornata ieri sera all'Alfieri confermandosi uno spettacolo affascinante e di alta qualità. La più suggestiva è ancora, la prima parte, cioè la Black Nativity vera e propria: alternandosi con una narratrice elle ripete i testi del Vangelo nell'adattamento di Langston Hughes, una dozzina di cantori intonano stupendi «songs» intorno a due danzatori vite raffigurano Giuseppe e Maria. La nascita del Bambino è così cantata e mimata in una sorta di sacra rappresentazione. La seconda parte s'intitola * La parola è diffusa», è composta di « Gospel Songs » di vario genere e contenuto, ■naturalmente sempre religioso, r, diventa pittoresca con gli interpreti che talvolta scendono in mezzo al pubblico e accennano movimenti e passi di danza al ritmo di un semplice tamburello. Lo spettacolo, nel quale Brother Joe May e i tJubilatinn Singers» hanno preso il posto dei < Bradford Singers » accanto a quell'usigno¬ lo che è Marion Williams con la sua « Stars of Faith », ha ottenuto calorose accoglienze e si replica ancora staserai. a. bl.

Persone citate: Bradford Singers, Gospel Song, Langston Hughes, Marion Williams

Luoghi citati: Spoleto, Torino