Fermato in aula a Mondo vi un teste reticente che stampava in buona tede le false bollette

Fermato in aula a Mondo vi un teste reticente che stampava in buona tede le false bollette Il processo per le frodi alle imposte di consumo Fermato in aula a Mondo vi un teste reticente che stampava in buona tede le false bollette L'uomo, un anziano tipografo, è stato rilasciato al termine dell'udienza - Non ricordava quanto ammesso in istruttoria - Su ordine di un daziere, imputato per complicità, fabbricò i blocchi di ricevute - Con esse i 73 commercianti accusati avrebbero evaso il fisco per decine di milioni (Dal nostro corrispondente) Mondovi, 30 gennaio. Un'udienza movimentata si è avuta stamane al processo delle « frodi fiscali » a carico di settantatre commercianti, imputati di avere evaso il dazio per alcune decine di milioni grazie ad un astuto sistema Nel breve volgere di un'ora, l'anziano tipografo Francesco Vissio, di Bene Vagienna, è stato fermato dai carabinieri, per ordine del Presidente della Corte, mentre rendeva la sua deposizione, ed un capitano della Finanza, Umberto De Bellis, il principale accusatore, è stato sottoposto ad un fuoco di fila di domande e contestazioni da parte degli avvocati della difesa Il processo, che da alcuni giorni si svolge a Mondovi, riguarda un presunto traffico illecito di prodotti compiuto dal 1961 al 1983, parte In Piemonte e parte in Liguria Una grossa ditta di Bene Vagienna, di cui sono titolari 1 coniugi Francesca Abrate, di 45 anni, e Giovanni Battista Giaccardi, di 54 anni, che commercia all'ingrosso in polli, conigli, burro e selvaggina, avrebbe smerciato In Riviera centinaia di tonnellate di merce, frodando gii uffici delle imposte di consumo di una ventina di comuni. L'operazione sarebbe riuscita per tanti mesi in quanto del traffico sarebbero stati complici gli impiegati della ditta, i sei camionisti, il daziere di Narzole e numerosi commercianti liguri, clienti dei Giaccardi. Dopo alcuni appostamenti, il comandante del nucleo di polizia tributaria di Cuneo, eap Umberto De Bel lis, denunciò alla magistratura un centinaio di persone: venti poterono provare in Istruttoria la loro innocenza; gli altri vennero rinviati a giudizio Da alcun! giorni in tribunale si cerca di far piena luce sulla frode. L'accusa maggiore è certamente quella che pende sui coniugi Giaccardi e sugli impiegati della ditta, Antonietta Fea, di 38 anni, e Giovanni Rolfo, di 42 anni, i quali devono rispondere, congiuntamente al daziere di Narzole, Remo Tomiolo, di 35 anni, del reato di falso ideologico e materiale, e ciò In quanto, secondo l'accusa, essi avrebbero addirittura falsificato i sigilli del comune di Narzole. Stamane, durante l'escussione di alcuni testi, ed in particolare mentre avveniva la deposizione del capitano De Bellis e dei marescialli della Guardia di Finanza Raffaele Jannelli e Domenico Carusi, gli avvocati della difesa hanno sferrato il loro attacco a quel- lo che essi ritengono il tanta-stico castello delle accuse. L'episodio più clamoroso si è però avuto al momento della escussione del teste Francesco Vissio. di 74 anni, tipografo di Bene Vagienna, il quale avreb-he stampato nella sua tipograf o fla, in perfetta buona fede e su ordinazione del daziere di Narzole, alcune migliaia di blocchetti di bollette destinate illecitamente alla Ditta Giaccardi. Il Vissio, emozionato, ha reso una deposizione palesemente difforme da quella che aveva dato in istruttoria. Il presidente, dott. Bruno di Clarafond, lo ha severamente richiamato ed Infine ne ha ordinato il fermo. Dopo una mezz'ora di permanenza in camera di sicurezza, l'anziano artigiano è risalito sul podio dei testimo ni ed ha Unito con l'ammettere di aver detto la piena verità solo in istruttoria. Il P. M., dott. Fattori, ha pertanto ri j nunciato alla sua incrimina1 zione per falsa testimonianza IX1 processo riprenderà martedì è a o mattina per l'escussione degli ultimi testi: nel pomeriggio si inizierà la discussione. Merco ledi sera, o al più tardi gio -1 vedi mattina, dovrebbe aversi fia sentenza. r. C. FMs

Luoghi citati: Bene Vagienna, Cuneo, Liguria, Narzole, Piemonte