La "Mazzonis,, di Luserna occupata dalle maestranze

La "Mazzonis,, di Luserna occupata dalle maestranze La "Mazzonis,, di Luserna occupata dalle maestranze La direzione aveva annunciato che altri 70 dipendenti saranno sospesi - Attualmente l'azienda ha in forza 1050 persone, ma da oltre sette mesi 560 operai sono in "cassa di integrazione" a ore 0 - La causa della crisi : costi di produzione troppo elevati (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 29 gennaio. Lo stabilimento Mazzonis a Pralafera di Luserna San Giovanni è stato occupato quest'oggi dagli operai, di cui due terzi donne anche in giovane età. Alla grave decisione le maestranze sono giunte dopo l'annuncio che altri settanta operai sarebbero stati sospesi e passati alla Cassa integrazione ad ore zero. Alla prima notizia, data ieri l'altro dalla direzione alla commissione interna, era stato proclamato uno sciopero bianco, quindi si era costituito un comitato di agitazione che quest'oggi ha proclamato l'occupazione della fabbrica. Nell'interno dello stabilimento sono ora circa 120 persone. Attualmente alla fabbrica di Pralafera nominalmente i dipendenti sono 1050, ma da oltre sette mesi 560 operai sono sospesi a ore zero. Gli occupati effettivi sono perciò circa 440. Subito dopo l'annuncio dell'occupazione, il dott. Gal lia, direttore dello stabilimen to, 1 dirigenti, gli impiegati e gli assistenti hanno abbandonato l'azienda. Verso mezzogiorno è giunto da Torino il proprietario della Mazzonis, dott. Nanni Mazzonis, che si è subito incontrato con i membri della commissione interna e con i rappresentanti provin ciali della Cisl, Cgil e UH, giun ti anche loro da Torino. Il dott. Mazzonis ha rilevato che l'occupazione potrebbe ave re conseguenze negative anche sullo stabilimento «stamperia » di Torre Pellice, dove sono attualmente occupati 588 dipendenti a quaranta ore. La ditta di Torre Penice è in un certo senso sussidiaria di quella di Luserna, in quanto provvede al lavaggio, candeggio stampa e tintura delle cosici dette ';arze prodotte dalla Pralafera. Il dott. Mazzonis ha anche assicurato le commissioni interne circa l'azione in corso per la ricerca di nuovi mercati che possano vitalizzale la anemica situazione di Praiafera, dove attualmente più di a e e e o a i a a o i i a a 0 i o a o e ol s, i a o e 8 a n o i o a i metà degli operai sono sospesi i ted 1 rimanenti ridotti a venti-Inquattro ore settimanali, che'|Zvengono effettuate a turni dljntre giorni lavorativi e quattro j ddi riposo. | tlièi pomeriggio di oggi, con- avacata dal sindaco di Luser-1rna, dott Gastaldetti, ha avu-inte luogo nell'aula consiliareI«'del Comune una riunione a cui hanno partecipato, oltre ai componenti della giunta comunale, il cappellano del lavoro don Buffa, i sindacalisti Moggio della Cisl, Galvan della UH e Strullato della Cgil, il presidente dei commercianti di Luserna, Forneron, i membri della terna: Frezet vie. Sulla situazione ha fatto un'ampia relazione a nome delle maestranze Frezet, il quale ha concluso affermando: «Non vogliamo andare contro la realtà. Siamo disposti a fare dei sacrifici, ma vogliamo discutere su qualcosa di concreto :». I problemi che in questo momento assillano la Mazzonis sono i problemi comuni a tutta la categoria dei tessili, e cioè sono problemi di produzione, di costo e di mercato Sarebbe necessario, hanno detto i sindacalisti, un intervento diretto del governo, specie per quanto riguarda la riduzione delle imposte sulla lavorazione dei filati, che sono particolarmente gravose. Il sindaco ha promesso un suo intervento nella giornata di domani presso il prefetto di Torino per un esame della situazione Nel frattempo si è costituito un comitato ristretto per portare i primi aiuti agli operai e alle operaie che occupano la fabbrica Già da stasera, a cura della Casa di riposo di San Giovanni e a spese del comitato, saranno serviti una minestra calda e altri generi alimentari. Nello stabilimento occupato da uomini e donne, luce, telefono e riscaldamento fino a questa sera funzionano regolarmente A conclusione della lunga riunione in municipio, è stato riaffermato uftìcialmen- llcamotoimmissione in- j iProli e Chau ssbodfetsnuatrlrstcesorvra te che lo scopo dell'occuparlo ne è quello di ottenere garan ZÌe che la lavorazione conti Anuerà regolarmente, indipen- dentemente dagli acquisti ditessuti che, a quanto risulta a"e maestranze, la Mazzoni?reperisce grezzi sui mercati nazionalì. pd esteri, completan-«'""e poi la lavorazione nel- lo stabilimento di Torre Pel lice, a tutto scapito di quelli che dovrebbero venir prodotti a Luserna. E' questa, forse la maggior preoccupazione degli operai e il fondamentale motivo che li hanno indotti ad occupare la fabbrica. m. g.