Uno dei condannati di Manta grida «Sono innocente, è tutta una congiura»
Uno dei condannati di Manta grida «Sono innocente, è tutta una congiura» Uopo la sentenza delia Corte «fi Assise a. Cuneo Uno dei condannati di Manta grida «Sono innocente, è tutta una congiura» L'Olivero, ricondotto in carcere a Saluzzo, non si è rassegnato alla sua sorte - Insieme con il Locati e l'Isoardi dovrà scontare 28 anni - I tre hanno presentato appello (Dal nostro corrisiionilente) Cuneo, 29 gennaio. Piero Isoardi, Domenico Locati e Lorenzo Olivero, condannati ieri in Assise a ventotto anni di reclusione ixv l'assassìnio di Anna Daniele, l'anziana possidente di Manta, uccisa a bastonate nella notte dal 24 al 25 novembre 1962. hanno già firmato 11 ricorso in appello. Nessuna decisione è stata presa invece dagli avvoati Andrels e Mazzola, difensori di Bernardo Fino che, assolto con formula ampia dall'accusa più grave, è stato invece condannato a quattro anni per la tentata rapina. L'imputato Ieri, subito dopo il verdetto, aveva manifestato apertamente la sua amarezza per una condanna che ha riflessi morali piuttosto gravi Il Fino non sembrava affatto sollevato per essere sfuggito ad una richiesta di ventidue anni di carcere. Le perplessità della difesa del Fino sono intuibili: non appellare significherebbe incrinare la linea difensiva che aveva sostenuto la piena innocenza di tutti e quattro gli accusati; appellandosi rischierebbe di compromettere la situazione del giovane. Il Fino che si trova in carcere dal 15 gennaio 1963, dovrebbe uscire fra poco più di 11 mesi, aven dogli la Corte concesso un anno di condono. Molto dipende anche dall'atteggiamento del P. M, Interpellato in merito a un eventuale ricorso, il dott. Squarotti si è riservato di decidere nei prossimi giorni. Frattanto gli imputati hanno chiesto di essere nuovamente trasferiti nelle carceri di Saluzzo. I più abbattuti apnarlvano ieri sera l'Olivero e!il Locati; ma anche l'Isoardi, cMfche aveva seguito con atteggiamento assente tutto il dibattito, è scoppiato in pianto nel momento in cui veniva ricondotto in carcere. Ieri, le invettive dell'Olivero al Locati, che con la sua confessione, invano ritrattata, ha deciso anche il destino degli altri, sono state udite da centinaia di persone. Il maturo agricoltore di Costiglìole Saluzzo, nel salire sul cellulare, ha urlato ad alcuni compaesani che lo rincuoravano: i Andate a dire a tutti che sono vittima di una congiura ». Anche oggi in carcere non si è rassegnato continuando ad imprecare contro la sua sorte Lo stato dell'Olivero è comprensibile, se si pensa che In istruttoria il P. M. aveva richiesto il suo proscioglimento per insufficienza di prove, negatogli invece dal giudice istruttore. n. Iti. L'imputato Olivero lascia l'aula dopo la condanna
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