Il nipote dell'armatore Fassio nega l'attentato alla dc di Roma

Il nipote dell'armatore Fassio nega l'attentato alla dc di Roma Il nipote dell'armatore Fassio nega l'attentato alla dc di Roma L'accusato, di trentasette anni, è consigliere comunale del msi a Savona Sarebbe capo di un'organizzazione paramilitare chiamata « Camicie verdi» - La segreteria del suo partito declina qualsiasi responsabilità CDal 7iostro corrispondente) Genova, 28 gennaio. Romano Fassio di 37 anni — nipote dell'armatore ed editore genovese Ernesto Fassio — è stato interrogato oggi dalla polizia che lo accusa dell'at tentato dinamitardo contro la sede della de di Roma, all'Eur, avvenuto la notte fra il 15 e il 16 novembre scorso: il giovane ha respinto qualsiasi addebito ed ha sostenuto che quel giorno non si trovava neppure nella capitale. Romano Fassio è figlio di Francesco Fassio, morto in Africa Settentrionale, e abita a Genova in via Cesare Cabella 22. E' consigliere comunale del msi a Savona e commissa rio del partito in quella provincia. E' sposato ed ha due figli. Qualche anno fa si occupava di assicurazioni d'auto e attualmente è impiegato nella società di navigazione «Villain ePftcGn e Fassio » presieduta da suo zio, l'ing. Ernesto Fassio, cavaliere del lavoro, armatore, assicuratore della « Levante » ed editore del quotidiano del pomeriggio « Corriere Mercanti rsaable », del settimanale « Gazzetta i sdel lunedì» e della rivista te- !acnica «L'assicurazione». e o i n a e e e a n Il suo « fermo », quale presunto autore dell'attentato alla sede della de, è stato ordinato ieri dalla Procura della Repubblica. Secondo notizie non confermate la polizia — che conduce l'inchiesta sotto la direzione dei questori Ribizzi e Di Stefano, di Roma — avrebbe appurato che Romano Fassio è il capo in Liguria di una organizzazione paramilitare denominata « Volontari » o « Camicie verdi ». A Genova questi «volontari» sarebbero non più di una ventina. Portano una camicia verde sulla quale vengono cuciti i gradi in oro delle varie gerarchie; sopra la camicia una Biacca blu con bottoni d'argento brunito, tipo yachtmen. « Azione spinta » sarebbe il loro motto. Dopo l'attentato alla sede della de di Roma, venivano fermati a Genova due di questi «volontari », l'uno di 18 anni e l'altro di 30, sospettati di essere implicati nell'episodio. Portati a Roma e messi a confronto con altri giovani indiziati, presenti funzionari dell'ufficio politico delle questure di Genova e di Roma, 1 due genovesi confermava l'esistenza dell'organizzazione dei « Volontari » facendo il nome di Romano Fassio. In seguito a ciò martedì scorso si è avuto il «fermo» del nipote dell'armatore. Romano Fassio ha respinto ogni addebito dicendo che i due giovani che l'accusavano erano i suoi galoppini elettorali e che si erano recati a Roma per il partito, non per l'attentato. Il Fassio, tra l'altro, ha smentito di aver telefonato a Roma nella mattinata di sabato 14 novembre 1964 e di avere viaggiato in aereo da Genova a Roma la stessa sera, Queste circostanze — secondo la polizia — sarebbero invece confermate da documenti e t stimonianze. mdenlCnsprecdln Secondo l'autorità giudiziaria Romano Fassio, con altri, sarebbe partito da Genova ed avrebbe compiuto l'attentato alla sede della de per fare una bravata e per dare una dimo- strazione di coraggio ad altri appartenenti all'organizzazione, La segreteria regionale del msi, interpellata a proposito dei « Volontari », ha escluso di essere a conoscenza dell'organizzazione e in particolare della attività di Romano Fassio. Costui era stato deferito nel novembre scorso alla commissione di disciplina del partito per il suo comportamento durante la recente campagna elettorale. La segreteria politica del msi dichiara di « scindere le eventuali responsabilità del Fassio dagli indirizzi politici del msi, che non solo non ha autorizzato, ma ha sempre biasimato l'atto di violenza da chiunque sia compiuto ». In casa di alcuni neofascisti la polizia ha sequestrato stasera armi ed esplosivo dello stesso tipo di quello usato a Roma. c. nri. Romano Fassio, consigliere comunale di Savona